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Discussioni relative alle produzioni cinematografiche indipendenti...

Moderatore: Moderatori

#1241675
Io ho un concetto un pò tutto mio sulle autoproduzioni o produzioni low budget, che non condivido, ma rispetto le scelte di chiunque e mi limito a dire la mia dove richiesto :)

Ora mi hai incuriosito :)
Vorrei conoscere la tua idea, mi piace sapere come vedono gli altri che frequentano questo forum, come pensano e come riescono a muoversi.

Idem !
Dicci la tua dai !
#1241727
Fermo restando che questa mia è una sola opinione strettamente personale, che non va quindi presa come un giudizio tecnico/personale verso la categoria ma come un semplice pensiero, visto che è stato richiesto mi esprimo.
(Mavvaìa, sentiti escluso da questo parere).

Io credo che i corti, così come le produzioni low budget screditino pesantemente il lavoro di un regista/sceneggiatore. Un lavoro low budget prevede, per forza di cose, una troupe di medio livello (spesso perfino basso, di solito si tratta di amici di amici o gente infilata un pò a caso). Per carità, io apprezzo enormemente chi si autoproduce come può, e rispetto davvero lo sbattimento che devono subire per ciò, ma non lo condivido affatto, proprio perchè credo che svaluti il tutto. Questo tipo di produzioni non hanno mercato nè visibilità. Il massimo a cui possono aspirare sono qualche concorso o simili. Non finiranno mai nei cinema di larga scala o qualcosa con più pretese. E questo perchè a rigor di logica, non può esserci dietro una "vera" casa di produzione e di distribuzione.

Penso piuttosto che chi ha una buona idea debba avvalersi di professionisti. Non sono d'accordo con chi dice "ma non ho i fondi", perchè i produttori esistono per questo. Sono loro ad investire. Molti giovani d'oggi non tentano neppure di avvicinarli, si buttato su corti e produzioni scadenti (tecnicamente) e un lavoro che magari potrebbe essere lodevole diventa solo un video su youtube.

Questa è una cosa che qui ho letto spesso: "non ho i fondi per farlo"... Ma chi ha messo in testa alla gente che siano loro a dover investire? E i produttori allora che ci stanno a fare?? Piuttosto esponiti, cerca un produttore di un certo peso, esprimigli la tua idea, mostragli il tuo lavoro. Se ha una base solida ed è un lavoro davvero ben fatto, un vero produttore non si lascia scappare un buon film. Infondo tutti i registi del mondo sono partiti solo da un pezzo di carta mostrato alla persona giusta. Oggi non vedo determinazione, ambizione, e la cosa mi dispiace, perchè credo si perdano tanti bei lavori che invece si trasformano in corti di basso livello.

Non dico che sia così facile, attenzione, non lo è nemmeno lontanamente. Però io personalmente penso che sarebbe più proficuo agire così: piuttosto che screditare il proprio lavoro accontentandosi di amici e parenti e materiale/macchinari di dubbia professionalità, puntare un pò più in alto e proporsi a qualche produttore. Chi lo sa, infondo tentare cosa costa?

N.B: questo è solo il mio personalissimo (ed espresso in modo spicciolo) parere da prendere con le pinze. Non ho nulla contro i corti o chi si autoproduce, anzi, tanto di cappello. Ma io agirei diversamente. Voi cosa dite?
#1241751
Metto le mani avanti: scrivo qua sotto non per polemizzare o mettere in discussione le affermazioni di sopra ma solo per discorrerci sopra e per esternare qualche ipotetica ragione alternativa...sempre nello stesso spirito che ha animato la sollecitata risposta di ScriptMode.
.... Voi cosa dite?

Dico che a rigor di logica puoi anche avere ragione !!!
Purtroppo credo che sia davvero difficile che "noi" "Pinchi Pallini" qualunque si possa ambire non tanto a vedere prodotto il proprio lavoro ma prima ancora a venire considerati dai professionisti...
Voglio dire...magari pur disponendo di un capolavoro perchè il produttore dovrebbe considerarci iniziando a leggerlo preferendoci in mezzo a centinaia di scritti verosimilmente "spazzatura"...
è questo a mio avviso il problema ! se davvero un produttore dovesse prendere visione di ogni proposta non avrebbe tempo neppure per bere un sorso di acqua...

Credo che sia proprio questa "consapevolezza" che spinge i più ad "accontentarsi" dell'autoproduzione.

Ma poi che ha detto che tutti vogliano per forza spiccare ed avere successo (anche se certamente almeno inconsciamente piacerebbe a tutti) magari, come nel mio caso almeno, lo si fa solo per passione e gioco...un poco come chi costruisce aerei radiocomandati non lo fa certo a scopo di lucro (anzi investe a fondo perduto) ma per solo divertimento trattandosi di un Hobby.

Ci sono stati anche casi in cui qualcosa si sia mosso dopo o grazie ad una produzione "di basso livello" che ha messo in evidenza soggetto e capacità potenziali (e per forza di cose, come dicevi giustamente tu, non espresse al 100%) di chi lo ha scritto e diretto.
Ricordo per esempio un caso anche discusso in passato su questo forum...
Era: "Il marito perfetto" - di Lucas Pavetto
Il quale visionato da qualche produttore è stato ritirato dal tubo e rigirato con mezzi più professionali e rimesso in un circolo più "prestigioso"...
#1241753
Concordo con entrambi, la mia piccola esperienza mi ha detto proprio questo, come dice Scriptmode (se non ho capito male) se non si hanno i mezzi sarebbe meglio non far niente in attesa dell'occasione di parlare con un porduttore interessato, altrimenti si rischia di bruciare delle idee valide (che per forza di cose non avendo budget non possono essere realizzate come si deve: tagli a gli attori, ai costumi alle location alle luci alle atrezzature...).
Poi però è anche vero che la passione viene fuori e tutti noi credo abbiamo bisogno di girare qualcos adi nostro ogni tanto...
Io ho avuto questa esperienza, insieme ad una persona conosciuta sul web, ho scritto il sequel per The Loot, visto che a Cannes quando ci sono stato col western tutti mi chiedevano solo chi c'era di famoso senza nemmeno sapere genere, durata o trama, allora ho iniziato col cercare un attore di nome che potesse portarmi visibilità. Bene l'ho trovato, uno che ha lavorato in tutto il mondo, gli piaceva la sceneggiatura, nel frattempo ho cercato tra le produzioni toscane chi potesse aiutarmi telefonando e inviando mail col progetto e con la lettera d'intenti dell'attore, ma nessuno si è interessato alivello economico e pur riconoscendo di non aver scritto un capolavoro (ma lo reputo migliore del primo The Loot :) ), mi pare strano che non son riuscito a trovar aiuti ne pratici ne economici, poi si è agginto il fatto che per 4 giorni di lavoro il protagonista (io avrei praticamente per il 90% del corto solo lui in scena) miha chiesto 20.000€, che sono già scontati del 50% rispetto al suo cachet normale :) e da li si caduto in depressione produttiva :D
a tutt'oggi non ho fatto niente ma il sogno rimane di girare il sequel più un terzo episodio formando così una "trilogia" che possa essere accorpata e diventare un lungometraggio...
Ultima cosa: per me il problema più grosso è proprio parlare con il produttore, via mail non rispondono, se telefoni ridono appena gli dici che avresti un cortometraggio o un film e incontrarli mi pare difficile se non si è introdotti da qualcuno che li conosce...
#1241773
Ma poi che ha detto che tutti vogliano per forza spiccare ed avere successo (anche se certamente almeno inconsciamente piacerebbe a tutti) magari, come nel mio caso almeno, lo si fa solo per passione e gioco...un poco come chi costruisce aerei radiocomandati non lo fa certo a scopo di lucro (anzi investe a fondo perduto) ma per solo divertimento trattandosi di un Hobby.


Hai perfettamente ragione, difatti il mio discorso vale solo ed esclusivamente per chi ambisce a produzioni di un certo livello. E' chiaro che a chi lo fa per passione o hobby non frega nulla di vedere il suo film proiettato in sala o in chissà che produzione.

Ultima cosa: per me il problema più grosso è proprio parlare con il produttore, via mail non rispondono, se telefoni ridono appena gli dici che avresti un cortometraggio o un film e incontrarli mi pare difficile se non si è introdotti da qualcuno che li conosce...


Questa è la parte in cui dicevo che è difficile. Ma attenzione, difficile non vuol dire impossibile. Nessuno al mondo è diventato regista per caso o ha ottenuto i fondi per simpatia. Ci si deve sbattere parecchio, trovare l'aggancio giusto, farsi furbo e conoscere la gente infilata nel giusto giro. E' in questo che secondo me sta la difficoltà. Perchè è vero, se gli scrivi non ti rispondono, se gli invii del materiale te lo rispediscono indietro dicendoti che non possono leggerlo se non sei accompaganto da un agente che garantisca per te, se li chiami ti prendono per uno sprovveduto e così via. Ma esistono anche le vie traverse ragazzi. Nessuno dice che sia facile, mai fatto. Ma non provarci nemmeno o buttarsi sul low budget solo perchè "ma chi mi dà retta" no. Almeno è quello che penso io. Non lasciatevi intimidire dalle grandi produzioni. Esistono centinaia e centinaia di registi ALLA LORO PRIMA REGIA a cui sono stati affidati film non indifferenti (alcuni perfino vincitori di Oscar). Ma questo in AMerica. Perchè in Italia non ti calcola nessuno, avessi anche tra le mani il film del secolo. Qui il cinema è fermo a parecchi anni fà. Certi temi non li trattano, altri sono troppo seri, altri ancora da non considerare nemmeno. Ci si butta sull'ovvio e sulle commediuole. Ogni 10 anni forse viene fuori un bel film, di un certo spessore, che però si perde in mezzo a questo pattume da quattro soldi. Vai in America, mostra una sceneggiatura con i contro cog**** e vedi se ti lasciano tornare a casa. E' una questione di mentalità, e qui c'è quella sbagliata. In Italia cercano solo i film facilotti, quelli di facile resa (che alla fine poi però si palesano come clamorosi flop, perchè dalla qualità scadente, sempre ripetitivi e sempre dello stesso stampo - scenette pseudo umoristiche del marito che viene beccato dalla moglie con l'amante mentre lei è col suo e il film gira tutto su questi equivoci e così via - ma questo non li ferma dall'investirci sempre pur sapendo che sono flop in partenza, e questa la dice lunga sull'incapacità imprenditoriale dei produttori italiani). Non interessa a nessuno un western vecchio stampo, un film drammatico di un certo livello o una storia interessante. Quindi se posso dire la mia, escludete categoricamente l'Italia da un possibile proponimento. Poi ognuno faccia come come crede, ci mancherebbe! :)
#1241776
Questa è la parte in cui dicevo che è difficile. Ma attenzione, difficile non vuol dire impossibile. Nessuno al mondo è diventato regista per caso o ha ottenuto i fondi per simpatia. Ci si deve sbattere parecchio, trovare l'aggancio giusto, farsi furbo e conoscere la gente infilata nel giusto giro. E' in questo che secondo me sta la difficoltà. Perchè è vero, se gli scrivi non ti rispondono, se gli invii del materiale te lo rispediscono indietro dicendoti che non possono leggerlo se non sei accompaganto da un agente che garantisca per te, se li chiami ti prendono per uno sprovveduto e così via. Ma esistono anche le vie traverse ragazzi. Nessuno dice che sia facile, mai fatto. Ma non provarci nemmeno o buttarsi sul low budget solo perchè "ma chi mi dà retta" no. Almeno è quello che penso io. Non lasciatevi intimidire dalle grandi produzioni. Esistono centinaia e centinaia di registi ALLA LORO PRIMA REGIA a cui sono stati affidati film non indifferenti (alcuni perfino vincitori di Oscar). Ma questo in AMerica. Perchè in Italia non ti calcola nessuno, avessi anche tra le mani il film del secolo. Qui il cinema è fermo a parecchi anni fà. Certi temi non li trattano, altri sono troppo seri, altri ancora da non considerare nemmeno. Ci si butta sull'ovvio e sulle commediuole. Ogni 10 anni forse viene fuori un bel film, di un certo spessore, che però si perde in mezzo a questo pattume da quattro soldi. Vai in America, mostra una sceneggiatura con i contro cog**** e vedi se ti lasciano tornare a casa. E' una questione di mentalità, e qui c'è quella sbagliata. In Italia cercano solo i film facilotti, quelli di facile resa (che alla fine poi però si palesano come clamorosi flop, perchè dalla qualità scadente, sempre ripetitivi e sempre dello stesso stampo - scenette pseudo umoristiche del marito che viene beccato dalla moglie con l'amante mentre lei è col suo e il film gira tutto su questi equivoci e così via - ma questo non li ferma dall'investirci sempre pur sapendo che sono flop in partenza, e questa la dice lunga sull'incapacità imprenditoriale dei produttori italiani). Non interessa a nessuno un western vecchio stampo, un film drammatico di un certo livello o una storia interessante. Quindi se posso dire la mia, escludete categoricamente l'Italia da un possibile proponimento. Poi ognuno faccia come come crede, ci mancherebbe! :)


Esattamente quello che penso anche io, hai tralasciato però che la colpa è anche di noi spettatori che andiamo a vederli lo stesso quei film sempre uguali, io non ci sono andato però mi metto nel mucchio.
Tentare la via dell'estero è sicuramente la via migliore perchè ti affacci su paesi dove il cinema è una profesisone, un'industria se vuoi, e non come in Italia che sembra sia tipo un posto in comune o nel partito o addirittura un eredità del padre che già lavora nell'ambiente :)
certo è che io a 37 anni, faccio un altro lavoro per campare da 10 anni e non è che me la sento più di tanto di andare all'estero soprattutto in America, anche perchè avrei la credibilità del Lituano che a 40 anni vuol venire a fare lo Chef in Italia, patria del mangiar bene :D
Quindi riflettendo alle volte mi dico che alla fine la colpa è mia che non ho coraggio... :(
#1241778
Sul discorso che la colpa sia anche nostra (non li vedo neppure io) ti dò pienamente ragione. Gli italiani sono i classici chiacchieroni; tutti a screditare questi film di serie Z, ma poi non appena escono, tutti al cinema a vederli.

Sul fattore età ti dico subito che è indifferente. Anzi, paradossalmente questo è un settore in cui più hai esperienza meglio è. Nessun produttore è così folle da affidare un film da milioni di dollari ad un ragazzino di 20 anni, riflettiamoci bene. E l'età di per sè non è mai stato un problema in esso. Non è come il voler fare i ballerini dove a 30 anni sei già fuori fattore fisico e puoi solo sognare. Ci sono registi di un certo calibro che hanno cominciato a girare film anche dopo i 40 anni, ecco perchè non condivido affatto il tuo "avrei la credibilità del Lituano che a 40 anni vuol venire a fare lo Chef in Italia", ma è la mia opinione.

Sull'avere il coraggio di andare oltreoceano e proporsi non posso mettere bocca. E' una scelta del tutto personale e non da prendere sicuramente alla leggera. Mi rendo benissimo conto che è difficile mollare tutto (lavoro, famiglia e quant'altro) per imbarcarsi in un sogno che non sai come andrà. Ma com'è che si dice, chi non risica non rosica, no?
#1241784
Sull'avere il coraggio di andare oltreoceano e proporsi non posso mettere bocca. E' una scelta del tutto personale e non da prendere sicuramente alla leggera. Mi rendo benissimo conto che è difficile mollare tutto (lavoro, famiglia e quant'altro) per imbarcarsi in un sogno che non sai come andrà. Ma com'è che si dice, chi non risica non rosica, no?


Esatto, forse è proprio li che sono carente, è il coraggio a fare la differenza (a patto che poi io abbia delle qualità da far valere :) )
#1241794
Non mi sembri carente di coraggio. Investire tempo e fatica in un lavoro come quello che hai fatto (che a quanto ho capito ti ha anche dato le tue soddisfazioni) non è da tutti. Esporsi non è facile, soprattutto quando dietro c'è un reale impegno, non i 4 corti amatoriali e scadenti che mettono su youtube. Quelli siamo capaci di farli tutti. Piuttosto forse, si dovrebbe "semplicemente" puntare più in alto, senza essere timorosi di non valere. Quello si scoprirà solo provandoci.
#1242149
... Esporsi non è facile, soprattutto quando dietro c'è un reale impegno, non i 4 corti amatoriali e scadenti che mettono su youtube. Quelli siamo capaci di farli tutti. Piuttosto forse, si dovrebbe "semplicemente" puntare più in alto, senza essere timorosi di non valere. Quello si scoprirà solo provandoci.

Il Western di Claduio, grazie al fatto che si sia impegnato e che sia riuscito a realizzarlo coinvolgendo le persone e gli aiuti giusti (anche se Hobbistici), è diventato un'ottimo biglietto da visita che potrà senza dubbio aiutarlo in futuro a puntare più in alto...
Il fatto che chiunque possa realizzare un cortino da 4 soldi può voler significare che da un certo punto di vista ci sia voglia di divertirsi e mettersi alla prova anche per saggiare le proprie capacità e potenzialità, da un' altro punto di vista per fare esperienza e migliorarsi al fine di poter un giorno realizzare l'ambito "biglietto da visita" in grado di farsi notare...
Proprio con la consapevolezza (magari inconscia) che senza il biglietto da visita o la voce di un "accompagnatore" non si possa arrivare a nulla di più alto...
#1242152
@Spirit74 attenzione, stiamo facendo due discorsi del tutto differenti;

Il mio non è chiaramente riferito a chi gira dei film per hobby o semplice passione, perchè è chiaro che non essendoci lo scopo di venir prodotto le pretese sono logicamente ridimensionate. Infatti io non l'ho neppure menzionata questa categoria.
Io parlo di quelli che lo fanno con il chiaro intento di farne una professione o quantomeno ricevarne adeguati meriti. E per come la vedo io (discorso affrontato nei commenti precedenti), a MIO personalissimo parere, bisogna puntare più in alto. Girare per fare esperienza è sempre ottima cosa, ma anche questo, sempre a mio avviso (lo ripeterò per altre milioni di volte), bisgona farlo con metodoe professionalità. Prendere una videocamera e premere play Non è girare un film o corto o quel che sia, sia chiaro.

Sul discorso del biglietto da visita sono d'accordo e non. Lo sono perchè chiaramente avere del materiale da mostrare male non fa, anzi. Ma allo stesso tempo non lo sono proprio per il concetto esposto prima, ovvero quello che girando con pochi e scarsi mezzi, avvalendosi più che altro di amici e parenti (quindi nessun professionista), il risultato non può che essere mediocre (tecnicamente parlando), e si rischia che il biglietto da visita sia decisamente sotto la media, compromettendo magari anche la propria "candidatura".

Ma ripeto, tutto ciò non sono che semplici pareri personali. E' chiaro che ognuno agisce come crede sia opportuno, ci mancherebbe! :)
Inutile dire che il lavoro di Mavvaìa è del tutto escluso da ciò, in quanto si è dimostrato l'eccezione che conferma la regola.
#1242157
Infatti !
Il biglietto da visita di Mavvaìa dimostra proprio il fatto che anche con mezzi tendenti a 0 con l'adeguato impegno sia possibile realizzare qualcosa di notabile rispetto alla massa.
Un produttore intelligente, visionandolo, dovrebbe essere in grado di valutarlo al netto della tara dovuto all'impego di sacrsi mezzi e totale assenza di attori professionisti riuscendo così ad estrapolare le reali potenzialità del regista/sceneggiatore...
ecco perchè mi piace sottolineare il fatto che il tentativo realizzato con pochi mezzi potrebbe addirittura amplificare piuttosto che mortificare le capacità di chi ha diretto l'orchestra...ovviamente occorre che chi visiona sia intelligente come dicevo e non superficiale...
altrementi mi viene in mente quella vecchia pubblicità che diceva "potevamo stupirvi con effetti speciali..."
Esistono infatti film prodotti con potenti mezzi ma che in sostanza non dicono nulla e on rimarranno negli annali perchè diretti mediocramente o narranti soggetti inconsistenti e banali.
#1242176
Certamente, difatti io non sono tra quelli che credono che sia il budget a definire la qualità di un film. Come dici tu stesso ci sono film da budget inquantificabili che sono risultati degli autentici flop, eppure dietro avevano personale molto più che qualificato. Ma siamo sempre lì, parliamo di eccezioni, in merito al saper comunque tirar fuori il proprio talento con pochi e scarsi mezzi.
Il punto quindi secondo me è: è meglio fare da sè con quel poco che si ha a disposizione rischiando al 99,9% di avere un prodotto mediocre se non di basso livello oppure affidarsi ad un produttore che possa darti i mezzi giusti per esprimere il tuo potenziale?
In entrambi i casi la percentuale di riuscita è il 50%-50%. Perchè puoi girare un film da milioni di dollari e ottenere comunque un flop.

Bisogna però ammettere che aldilà delle proprie capacità i lavori low budget non ti permetteranno mai di esprimere in toto il tuo potenziale, per ovvi e pratici motivi. Per questo io dico che questa è una scelta prettamente personale, da valutare con attenzione considerandone tutti i pro e i contro.
#1242344
ScriptMode@ personalmente penso che chi vuole diventare un cineasta, cioè un regista cinematografico di professione (se si sono fatto delle scuole importanti in gioventù è meglio) deve fare tanta gavetta. Non penso che un importante produttore affida mezzi di centinaia di migliaia di euro ad una persona senza esperienza o competenza, salvo forse qualche rara eccezione. Si fanno tanti, tanti lavori, piccoli, poi sempre più ambiziosi, e, secondo me, se alla fine, oltre alle abilità acquisite, c'è anche il talento, si può avere una oppurtunità.
#1242358
ScriptMode@ personalmente penso che chi vuole diventare un cineasta, cioè un regista cinematografico di professione (se si sono fatto delle scuole importanti in gioventù è meglio) deve fare tanta gavetta. Non penso che un importante produttore affida mezzi di centinaia di migliaia di euro ad una persona senza esperienza o competenza, salvo forse qualche rara eccezione. Si fanno tanti, tanti lavori, piccoli, poi sempre più ambiziosi, e, secondo me, se alla fine, oltre alle abilità acquisite, c'è anche il talento, si può avere una oppurtunità.

Esattissimo !
Per portare un'esempio anche Sergio Leone si fece le ossa con tanti piccoli lavoretti, poi aiuti regia, regia seconde unità ecc per poi approdare alla regia vera e propria...
Chi vuoi che ti consideri se sei sconosciuto e chiedi finanziamenti senza nessuna garanzia ! Al limite potrebbero "rubarti" l'idea !
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