- ven, 21 giu 2013 - 11:44
#1060043
Ciao, mi inserisco nella discussione perché anch'io sono molto interessato e vorrei saperne qualcosa da voi che ve ne intendete di più. Nei miei corti e nei DVD dei miei spettacoli vorrei arrivare anch'io a uno standard corretto, e a volte ho l'impressione di essere costretto ad appiattire un po' la dinamica verso l'alto, soprattutto per adeguarmi alle casse dei notebook che nella maggior parte dei casi hanno una dinamica poverissima. In genere mi ero dato come regola quella di porre il picco massimo dei rumori più forti a -6db e il picco di una conversazione in primo piano a -12, ma mi sembra di capire che sono volumi già troppo alti, meno male poi che non ho ancora fatto corti con sparatorie ed esplosioni eh eh...
A questo punto vorrei capire se ci sono delle impostazioni per la dinamica (scusate se magari non uso i termini più giusti), o almeno dei valori di riferimento per i vari tipi di suono, che siano standard non soltanto per le trasmissioni in TV, ma anche per la codifica in DVD, e soprattutto per la sala. Finora non ho mai distinto le cose e per le proiezioni mi hanno chiesto dei semplici DVD, ma credo che bisognerebbe creare differenti versioni dell'audio del proprio lavoro, con dinamica massima per la sala, magari un pelo più di livellamento sul DVD e per la TV, e compressione massima per lo streaming via web. E' corretto?
Esistono già dei riferimenti o potete consigliarci dei livelli approssimativi?
Inoltre volevo sapere che tipo di "scala di valori" assegnate ai suoni, mi spiego meglio: io non sono ancora molte esperto e non ho un'attrezzatura davvero ultraprofessionale, però riesco più o meno ad avere dell'audio discreto e cerco alla fine del montaggio di livellare i suoni attribuendo un picco diverso per ciascun tipo, mi viene quindi da distinguere alcuni gradini generici su cui impostare il lavoro:
1 - Cataclisma biblico, oppure colpo di pistola ravvicinato
2 - Tonfo o scricchiolio importante di un mobile in scena, oppure colpo di pistola lontano
3 - Dialogo tra soggetti in primo piano, oppure rumori lievi in sottofondo ravvicinato
4 - Battute di soggetto lontano o fuori scena, oppure sottofondo a media distanza
5 - Sottofondo compatibile con ripresa in presa diretta in esterni rumorosi, traffico ecc.
6 - Somma dei disturbi indesiderati che non riesco a fare a meno di far arrivare nel master
Secondo voi può essere corretta una scaletta del genere?
Alzereste o abbassereste il gradino per i dialoghi?
Quali valori ideali di picco attribuireste a questi gradini per la proiezione in sala?
Invece su computer impostare il livello 1 a -6, il 2 a -12 e il 3 a -15 sarebbe eccessivo?
Questi filtri di loudness distinguono i vari tipi di suoni o dobbiamo applicarli noi alle singole tracce?
Se il gradino 6 riesco a convertirlo da fruscio a ronzio con WavClean e sta intorno a -30dB può andar bene?
Esiste un livello minimo accettabile anche in sala per un disturbo attutito, tipo -48 o non so?
Mi rendo conto che tante cose potrebbero costituire una precisa scelta registica e quindi stare al di fuori di uno standard preciso, e mi scuso se magari le mie domande sono un po' confuse, ma per me sarebbe importantissimo avere delle linee guida almeno generali. Opero ancora con un'attrezzatura da amatore evoluto piuttosto che professionale, quindi mi piacerebbe avere dei consigli che tengano anche conto del fatto che non posso arrivare alla perfezione, almeno credo... insomma scusate la confusione e ogni consiglio sarà un tesoro per me e i confratelli del forum.
Mille grazie e ciao!!