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Discussioni su come comporre, modificare, arrangiare le proprie musiche ed i propri Sound FX.

Moderatore: Moderatori

#1059835
you dont know the dark side of neurofunk :alien: :alien: :alien:



no davvero ci sono produttori elettronici che danno la [CUT] alla maggior parte dei fonici e sound designer in circolazione, cmq dai siamo off topic solo che questi argomenti mi appassionano
#1060043
Ciao, mi inserisco nella discussione perché anch'io sono molto interessato e vorrei saperne qualcosa da voi che ve ne intendete di più. Nei miei corti e nei DVD dei miei spettacoli vorrei arrivare anch'io a uno standard corretto, e a volte ho l'impressione di essere costretto ad appiattire un po' la dinamica verso l'alto, soprattutto per adeguarmi alle casse dei notebook che nella maggior parte dei casi hanno una dinamica poverissima. In genere mi ero dato come regola quella di porre il picco massimo dei rumori più forti a -6db e il picco di una conversazione in primo piano a -12, ma mi sembra di capire che sono volumi già troppo alti, meno male poi che non ho ancora fatto corti con sparatorie ed esplosioni eh eh...

A questo punto vorrei capire se ci sono delle impostazioni per la dinamica (scusate se magari non uso i termini più giusti), o almeno dei valori di riferimento per i vari tipi di suono, che siano standard non soltanto per le trasmissioni in TV, ma anche per la codifica in DVD, e soprattutto per la sala. Finora non ho mai distinto le cose e per le proiezioni mi hanno chiesto dei semplici DVD, ma credo che bisognerebbe creare differenti versioni dell'audio del proprio lavoro, con dinamica massima per la sala, magari un pelo più di livellamento sul DVD e per la TV, e compressione massima per lo streaming via web. E' corretto?
Esistono già dei riferimenti o potete consigliarci dei livelli approssimativi?

Inoltre volevo sapere che tipo di "scala di valori" assegnate ai suoni, mi spiego meglio: io non sono ancora molte esperto e non ho un'attrezzatura davvero ultraprofessionale, però riesco più o meno ad avere dell'audio discreto e cerco alla fine del montaggio di livellare i suoni attribuendo un picco diverso per ciascun tipo, mi viene quindi da distinguere alcuni gradini generici su cui impostare il lavoro:

1 - Cataclisma biblico, oppure colpo di pistola ravvicinato
2 - Tonfo o scricchiolio importante di un mobile in scena, oppure colpo di pistola lontano
3 - Dialogo tra soggetti in primo piano, oppure rumori lievi in sottofondo ravvicinato
4 - Battute di soggetto lontano o fuori scena, oppure sottofondo a media distanza
5 - Sottofondo compatibile con ripresa in presa diretta in esterni rumorosi, traffico ecc.
6 - Somma dei disturbi indesiderati che non riesco a fare a meno di far arrivare nel master

Secondo voi può essere corretta una scaletta del genere?
Alzereste o abbassereste il gradino per i dialoghi?
Quali valori ideali di picco attribuireste a questi gradini per la proiezione in sala?
Invece su computer impostare il livello 1 a -6, il 2 a -12 e il 3 a -15 sarebbe eccessivo?
Questi filtri di loudness distinguono i vari tipi di suoni o dobbiamo applicarli noi alle singole tracce?
Se il gradino 6 riesco a convertirlo da fruscio a ronzio con WavClean e sta intorno a -30dB può andar bene?
Esiste un livello minimo accettabile anche in sala per un disturbo attutito, tipo -48 o non so?

Mi rendo conto che tante cose potrebbero costituire una precisa scelta registica e quindi stare al di fuori di uno standard preciso, e mi scuso se magari le mie domande sono un po' confuse, ma per me sarebbe importantissimo avere delle linee guida almeno generali. Opero ancora con un'attrezzatura da amatore evoluto piuttosto che professionale, quindi mi piacerebbe avere dei consigli che tengano anche conto del fatto che non posso arrivare alla perfezione, almeno credo... insomma scusate la confusione e ogni consiglio sarà un tesoro per me e i confratelli del forum.
Mille grazie e ciao!!
#1060152
Ci sono scelte che non sono necessariamente degli standard. Io che mi guardo, anche per lavoro decine di film trovo alcuni audio favolosi e altri poverissimi.
In genere, devo dire che i televisionari e i cinematografari non hanno grande rispetto per l'audio, Woody Allen che non è l'ultimo pirla gira tutto in mono perchè secondo lui è inutile un audio più elaborato.
Io posso dire la mia filosofia:
1) io non mi adeguo ai notebook o agli i-pod, sono loro che si devono adeguare. Che montino un compressore di dinamica, ma mi sembra ingeneroso nei confronti di chi invece dell'audio ha rispetto "rovinarlo" per chi si guarda un film su notebook, che per inciso, la trovo una cosa irrispettosa anche per il film - che come è noto dovrebbe essere pensato per il grande schermo.
2) il rapporto segnale rumore di un film non dovrebbe mai scendere sotto i 50 db, il che vuol dire che ronzii e fruscii devo stare sotto quella soglia. A volte capita che un ronzio entri in un microfono e sia irrimediabile, ma bisogna tentarle tutte e in ogni caso renderlo inudibile almeno dove non c'è altro rumore a coprirlo in parte. In audition esistono comunque molti strumenti per risolvere questi problemi ,a volte si salvano audio impossibili
3) nel mix i dialoghi devono essere chiari: questo è un difetto che colgo spesso, il tentativo di avere musica, rumori e dialoghi allo stesso livello, poi si fa fatica a seguire il dialogo. Meglio un poco più alto che il contrario
4) i rumori (tuoni, colpi di pistola ecc) devono essere realistici. Ci deve essere tutta la dinamica che è parte essenziale di quei tipi di rumore, ma anche tutta la gamma di frequenze specialmente quelle basse. Al contrario ad esempio di un rumore di automobile che non ha praticamente dinamica, e come tutti i rumori poveri di dinamica è meglio tenerli più bassi del naturale perchè tendono ad impastare il suono e ad affaticare chi ascolta.
5) Oggi come oggi, un mix che non sia almeno 5.1 è anacronistico. Se uno non ha l'impianto, ci penserà il player a fare il downmix, ma il coinvolgimento di un 5.1 è impagabile. E le tracce vanno usate tutte, comprese le posteriori, non con un upmix automatico ma pensato.
6) i miracoli non si possono fare: qualche anno fa ho rifatto il mix 5.1 di una edizione di apocalypse now italiana che in origine era uscito solo in dolby surround stereo, ma avendo le tracce originali ero riuscito a fare un lavoro decente. Invece, più recentemente ho rifatto il mix de "il buono, il brutto e il cattivo" per l'edizione bluray: avevo tracce datate, addirittura dei pezzi che arrivavano da una colonna ottica e nonostante tutta la buona volontà l'audio è buono ma non eccelso - specialmente i dialoghi (le musiche le avevo in digitale ed era un altro pianeta). Tuttavia, quando lo ascolto è molto più coinvolgente del mono d'epoca. Per rispetto all'opera comunque ho ripulito al meglio anche il mono e sul bluray è possibile scegliere.
#1060268
io non mi adeguo ai notebook o agli i-pod, sono loro che si devono adeguare. Che montino un compressore di dinamica, ma mi sembra ingeneroso nei confronti di chi invece dell'audio ha rispetto "rovinarlo" per chi si guarda un film su notebook, che per inciso, la trovo una cosa irrispettosa anche per il film - che come è noto dovrebbe essere pensato per il grande schermo.

:wink:


qualche anno fa ho rifatto il mix 5.1 di una edizione di apocalypse now italiana che in origine era uscito solo in dolby surround stereo, ma avendo le tracce originali ero riuscito a fare un lavoro decente.

Si tratta delle registrazioni originali non mixate rispettivamente di dialoghi soltanto, musiche soltanto, effetti soltanto, vero? Ve le danno le case cinematografiche a parte? Su che supporto, in che formato? Loro dove le tengono?
Insomma, come funziona "fisicamente" l'archiviazione e le gestione degli originali? (audio e video).
#1060356
il dbLKFS è una scala piuttosto complessa, nata per cercare di creare uno standard di volume, anzi di percezione del volume, nelle trasmissioni televisive.
Anzichè misurare i picchi fa un calcolo sulla base di due principali fattori, prima di tutto misura i decibel con una scala "pesata" tipo A o C e poi fa una media in un tempo che può essere variabile ma spesso, se non ricordo male, è di 2 secondi. Questo per evitare che l'utente debba stare continuamente a cambiare il volume ogni volta che si passa da un canale all'altro o da un programma all'altro.
Ci sono dei plug-in che misurano i dbLKFS, so che esistono per protools e credo anche per logic, sul programma che usi tu non so se si possono installare, fatti un giro in rete e vedi se sono compatibili.

buon lavoro!
#1120003
Sto lavorando anche io su mix completi e non recenti (doppiaggi di trent'anni fa) che dovrei fare rientrare nei parametri. Vorrei capire bene come fare perchè i doppiaggi vecchi hanno una grande dinamica. Con Audition ho portato innanzitutto la colonna con i picchi entro -8dB dopodichè ho applicato la Corrispondenza audio con ITU RS 1770-2. Ho quindi analizzato la traccia così elaborata con il Loudness Radar che ha apportato ancora qualche minima correzione. Di fatto, però, ho notato che vi sono ancora alcuni punti di breve durata (2 o 3 secondi max.) che il radar rileva nella zona gialla. Quindi ho applicato il limitatore del True Peak level a -1.
Vorrei capire se ho seguito una procedura giusta oppure no e se la colonna, una volta trattata, deve stare sempre nella zona verde del radar meter o sono ammessi minimi picchi nella zona gialla.
Potete darmi qualche dritta?
Grazie sin d'ora a tutti!
#1120011
Ma noto anche al telegiornale interviste in cui l'audio e' tremendamente basso da non sentire quasi nulla costringendo ad aumentare il volume da telecomando, con il risultato che al cambio di scena successivo si sente il "botto".
I broadcaster pongono restrizioni, ma poi accettano erroni madornali dai loro reporter!
#1120013
Ma noto anche al telegiornale interviste in cui l'audio e' tremendamente basso da non sentire quasi nulla costringendo ad aumentare il volume da telecomando, con il risultato che al cambio di scena successivo si sente il "botto".
I broadcaster pongono restrizioni, ma poi accettano erroni madornali dai loro reporter!


Vero, ma se poi un fornitore consegna materiali non conformi allora apriti cielo!
#1120474
Beh, diciamo che un prodotto che passa da una sala mix è ovvio che sia meglio curato di un servizio giornalistico, che tra l'altro non passa dalle mani di un fonico, ne in fase di ripresa ne di montaggio.
Relativamente al processo di Giovanni, l'unica cosa che mi sento di dire è di stare attento al limiter, nel senso che il limiter applicato "ad occhi chiusi" non distingue tra un picco a 200hz e un picco a 3500, per cui magari ti va a schiacciare (senza considerare il -9dbfs) delle cose che possono entrare in zona gialla, ma non sono percepiti con un volume troppo alto, proprio perchè fanno parte di un range di frequenze meno fastidiose.

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