Come accennato sopra sono andato al cinema per gustarmi la proiezione del film dunque è doverosa una meritata recensione!
Per cominciare va detto che trattavasi di "Prima" assoluta volendo escludere il Torino Film Festival (così sono stato informato per mezzo della mail recante l'invito alla proiezione inviatami dal Comune di Saluzzo).
Credo che la serata abbia potuto fruttare una grande e forse inaspettata soddisfazione a Daniel ed al resto della squadra dato che sono state riempite ben 2 sale anzichè una e per ben 2 turni di proiezioni, abbandonando la sala dopo i saluti di rito ho incrociato una fiumana di gente che verosimilmente avrà esaurito anche i posti della seconda tornata! Tanto di cappello
Ma veniamo al Film: (mi vedo costretto ad un'altra sviolinata...)
In apertura colpisce subito la fotografia (esaltata alla grande dal maxischermo del cinema), fin dal primo fotogramma si viene positivamente impressionati grazie alla ottima PDC ed a una correzione colore dall'aspetto veramente professionale decisamente azzeccata rispetto al soggetto.
Amplificano l'effetto del primo impatto visivo anche una ottima colonna sonora sia musicale che di rumori ambiente.
Completano il tutto un bilanciato ed azzeccato montaggio alternato tra titoli ed immagini che restituiscono un ritmo accattivante attirando l'attenzione.
La recitazione è credibile granzie anche al giustificatissimo utilizzo della inflessione dialettale autoctona ed a tratti del dialetto stesso (d'obbligo nell'ottica del voler ricostruire fedelmente una condizione d'epoca).
Trovo azzeccatissima anche la selezione dei personaggi che sono sembrati davvero credibili e vorrei dire "con volti ed atteggiamenti davvero in parte" a partire dal protagonista meno smaliziato e già navigato fino all'ultima "comparsa" scelta con evidente probabilità nel giro di amicizie.
Ovviamente grande merito di questa riuscita caratterizzazione deve anche essere attribuita alla scelta dei costumi, degli oggetti di scena e dei luoghi (il santuario ed i boschi sono davvero quelli nei quali si svolsero i fatti il 6 Mardo 1945) che delle armi "originali".
Senza ogni dubbio occorre infatti sottolineare il grande sforzo realizzato in (se non erro) 4 anni di preproduzione che sono serviti a raccogliere tutte le informazioni necessarie a poter realizzare un film che è più che altro un fedele documentario di un' evento realmente e tragicamente accadunto.
Per es. si denota appunto la ricerca eseguida sui costumi ecc. ma sprattutto grande merito deve essere trribuito alle varie "interviste" realizzate nel tempo direttamente presso gli anziani superstiti dell'epoca.
Sulla trama c'è meno da dire dato che si tratta per forza di cose di un copione "prestabilito" dal reale evento storico che lo stesso Daniel ha dichiarato di voler ricostruire con la massima precisione possibile...una persona nel pubblico gli ha anche detto, cito testualmente "Ci sei riuscito".
Il corto presenta credo con la massima umiltà ed onestà tutti i personaggi coinvolti e con semplicità anche la loro collocazione sociale, spazio/temporale oltre che emotiva.
Il ritmo del corto è azzeccato e la situazione descritta bene e con semplicità rendendo il prodotto gradevole e fruibile.
Accidenti! Solo cose positive mi vengono in mente? Non vorrei sembrare di parte ed evidenziero forse l'unico aspetto che rivedrei e che mi ha soddisfatto meno:
Il rumore degli spari e dei colpi di mortaio non mi è piaciuto troppo, forse troppo sordi e "sintetici" (ok! il paesaggio era innevato con circa 150 cm di neve che attutisce naturalmente ogni rumore...ma li avrei vivacizzati un poco di più) .
Concludendo si tratta di un ottimo documento che credo possa aver centrato quello che era l'obbiettivo primario del preservare ed onorare la memoria degli sfortunati protagonisti della nostra storia che sarebbe un peccato perdere nel tempo e con la inevitabile scomparsa dei superstiti.