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Discussioni relative alle produzioni cinematografiche indipendenti...

Moderatore: Moderatori

#968285
Pura e sacrosanta demagogia, parli come un politico.
Ecco perchè sto paese sta andando a p........
Non condivido per niente...
Mi dispiace che parli così, si vede che il sistema Italia ti fa comodo.



quindi secondo te sarebbe meglio che il luce si reggessero su finanziamenti pubblici perché ti fa comodo avere il materiale gratis? te l'ho detto ... prova a chiederli alla BBC i repertori gratis. e poi quello che farebbe andare il paese in cut sarei io??
#968287
Ma come fa a farsi promotore del cinema italiano(istituto luce) facendosi pagare le immagini,
ricordo a tutti voi che tale istituto è nato per portare cultura tramite le immagini, diffondere il sapere, certo poi fu utilizzato per fare propaganda per personaggi ben noti, ma l'intento era educare.
Adesso dopo aver preso tanti soldi delle tasse dei nostri padri ecco cosa fa, un po come dire che la RAI venga privatizzata, e tutti i soldi che hanno preso li restituiscono giusto?
Dici bene Iachidda siamo in Italia, e noi siamo italiani.
#968295
Comunque, la libera espressione è il principio fondamentale della comunicazione e della cultura della nostra società, per questo rispetto le vostre idee che fanno sicuramente pensare e ragionare.
Leggendo nei forum noto quello che siete e che fate, e quanto sicuramente piccolo io sia di fronte a tanta esperienza e conoscenza nel settore.
solo che davvero a volte mi fermo a sognare, perchè solo nei sogni siamo liberi di interpretare
realmente la nostra vita.
Scusate se ho offeso qualcuno.
Grazie ciao
#968305
per me nessunissima offesa :wink: , purtroppo non si può non tenere conto che siamo italiani e che siamo in Italia ecco tutto...
#968307
ma quando si fa un documentario come ben saprai le immagini di repertorio sono essenziali!
il fatto è che li ha solo l'istituto luce!
ne ha l'esclusiva ,il monopolio.


Non è affatto vero. Ci sono decine di archivi sparsi in tutta Italia e molto forniti. Ad esempio la Cineteca di Bologna. Più che altro è corrette dire che non esiste del vero e proprio materiale d'archivio a costo zero, e in un certo senso è giusto come dice Avalanche.
#968309
@peppinid. continuo a non capire. l'archivio luce è online da anni, tanti anni, completamente e gratuitamente consultabile da tutti.
La RAI è pubblica ma con piffero che ti da i repertori, fossero pure servizi TG. Prova a chiedere quanto costano le immagini dalle teche RAI, ed è giusto che sia così. puoi consultare ma non riutilizzare.
Tu sei libero di esprimerti come credi ma non violando i diritti o rubando ciò che non ti appartiene.

Queste sono le condizioni della RAI per la cessione di immagini per fini NON commrciali, dagli uno sguardo:
http://www.teche.rai.it/attivita/
#968310
per me nessunissima offesa :wink: , purtroppo non si può non tenere conto che siamo italiani e che siamo in Italia ecco tutto...

:birra:
#968312
Ci sono decine di archivi sparsi in tutta Italia e molto forniti. Ad esempio la Cineteca di Bologna


esatto e ti assicuro che anche la cineteca di bologna si fa pagare adeguatamente, e a differenza del luce non ha neppure l'archivio online ripeto, è giusto così.
queste son le tariffe della cineteca di bologna:

Video, finalità: tutto tranne ADV (€960,00/min), cinema (€720,00/min), TV + home video (€600,00/min), TV (€560,00/min), ADV + cinema + stampa (€1.280,00/min); prezzi per utilizzo in Italia, estero +20%.
Video, finalità: home video (€600,00/min); prezzi per utilizzo con meno di 1000 copie, per più di 1000 copie +€200,00/min.
Video, finalità: educational (€160,00/min).
Video, finalità corporate, comping, esibizioni/mostre: trattativa privata.
#968342
allora non litighiamo
secondo una mia teoria!
Istituto Luce nel 1930
ente pubblico che realizza video grazie a soldi dei contribuenti italiani!
quindi mio nonno tuo nonno il nonno di aalanche col loro lavoro hanno pagato terzi poichè gli facessero un documentario visto che loro magari facevano i contadini o gli operai o magari non avevano ne i mezzi ne le capacità x farlo.
ora io lavoro,pago le tasse,di cui una parte andrà sicuramente all'istituto luce,quindi dopo che mi hanno venduto 1 min di video a 350+iva è come se lo stessi pagando 3 volte!
1 volta lo ha pagato mio nonno
la seconda l'ho pagato io con le tasse
la terza lo sto pagando per utilizzarlo
è un pݳ come le autostrade,le hanno costruite coi soldi dei ns antenati,se le sono privatizzate e ora ti fanno pagare un pedaggio salato!
e noi italiani muti!
come se tu ti comprassi casa e poi ti devi pagare l'affitto per viverci dentro!
geniale!
poi si lamentano della pirateria!
#968345
All'origine della fondazione dell'Istituto Luce vi è una piccola impresa cinematografica privata promossa dal giornalista Luciano De Feo nell'intento di sviluppare l'educazione della popolazione italiana analfabeta attraverso le immagini; da qui l'acronimo Luce (L'Unione Cinematografica Educativa).
Il Luce venne istituito da Benito Mussolini con qualità di Ente morale di diritto pubblico con il regio decreto legge n. 1985 del 5 novembre 1925, a sostituire la precedente Società Anonima L.U.C.E. Nel luglio 1925 la Presidenza del Consiglio dei ministri dirama una circolare ai ministri degli Interni, della Pubblica Istruzione, dell'Economia e delle Colonie invitandoli a servirsi esclusivamente dell'organizzazione tecnica del Luce a scopi educativi e propagandistici.
Nello statuto di fondazione del Luce, la finalità dell'Istituto era volta alla "diffusione della cultura popolare e della istruzione generale per mezzo delle visioni cinematografiche, messe in commercio alle minime condizioni di vendita possibile, e distribuite a scopo di beneficenza e propaganda nazionale e patriottica".
Nel 1927 viene creato il cinegiornale Giornale Luce, destinato a venire proiettato per obbligo in tutti i cinema d'Italia prima della proiezione dei film: in Italia i Cinegiornali Luce possono considerarsi antesignani del telegiornale.
Nel 1935 l'Istituto Luce dà vita all'ENIC, Ente Nazionale Industrie Cinematografiche, entrando direttamente nella produzione cinematografica: uno dei primi film prodotti è il kolossal Scipione l'africano di Carmine Gallone. Nel 1936 il Luce cessa di dipendere direttamente dal Capo del Governo per passare al Ministero della cultura popolare (Minculpop); nello stesso anno si dà il via alla costruzione della nuova sede dell'Istituto accanto alle strutture di Cinecittà e del nascente Centro Sperimentale di Cinematografia.
A partire dal dopoguerra l'Istituto Luce si occupa della produzione di numerosi documentari e di film (diretti, tra gli altri, da Pupi Avati, Marco Bellocchio, Claude Chabrol, Liliana Cavani, Mario Monicelli, Ermanno Olmi, Ettore Scola).
Nel 2009 la società viene fusa con Cinecittà Holding S.p.A., costituendo una società per azioni: Cinecittà Luce S.p.A.[1]
Il 6 Luglio 2012 l'Istituto Luce annuncia l'apertura del canale YouTube mettendo a disposizione del pubblico trentamila video che raccontano 40 anni di storia italiana.[2]
#968348
fonte wikipedia,come leggerai era un azienda privata,poi passata allo stato e da poco ritornata mezza privata e mezza statale!
solito giochetto dei politici per ficcarcelo la dove non batte il sole!
ehehehehehehee
questi se lo stato non cacciava i quattrini negli anni 30 col cavolo che facevano tutti i documentari che hanno fatto,quindi siccome mio nonno e mio padre si sono fatt un mazzo tanto e io anche, pretendo i video gratis,quanti minuti voglio e quanti ne voglio.
sono miei tuoi,nostri!
non sto chiedendo mica chi sa che cosa,chiedo solo una cosa che mi appartiene!
anzi ti dirò mi sa che sentirò un avvocato per questa cosa qua!
sicuramente mi manderà a cag...e ma io ci provo!
#968350
@sandrone81,
conosco la storia del luce senza bisogno di fare ricerche su google. che importa quel che è stato? Hai idea di quanto costi mantenere un archivio come quello del Luce? Fermo restando che come la maggior parte delle società in Italia anche il Luce non utilizza al meglio le risorse, per far fronte alle spese di gestione e conservazione degli archivi che si fa?
ci buttiamo (tanti) soldi pubblici o lasciamo andare tutto in malora?
Pensi forse che le pellicole non si deteriorino e i server non vadano costantemente manutenzionati e aggiornati oltre che alimentati?
La RAI che pure è pubblica vende i suoi repertori, mica li regala. Se vado a chiedere un certificato alla camera di commercio lo pago ... Pago il bollo ai mezzi eppure li ho comprati io, mica lo stato ... perché non dovrei pagare le immagini del Luce?
#968352
togli un parlamentare e hai preso quei soldi
togli le province e trovi quei soldi
togli i finanziamenti ai partiti e trovi quei soldi
togli le auto blu e trovi quei soldi
togli i finanziamenti ai giornali e trovi quei soldi
togli i privilegi ai parlamentari e trovi quei soldi
potrei andare avanti per altre 3 pagine!
ah no aspetta forse è giusto che un ragazzo che guadagna 500€ al mese senza contratto o co co co che magari ha l'idea che gli può cambiare la vita!
si hai ragione è giusto che li paghi lui 500€ x 1 minuto di video
Geniale!
#968357
e poi quello che fa demagogia sarei io. abbi pazienza ma prima di regalare filmini a giovani geni preferisco che mi abbassino un po le tasse, almeno quelle che pago insieme agli stipendi dei dipendenti. così magari posso assumere il poveretto che guadagna 500 al mese a tempo indeterminato e con un contratto decente.
io da ragazzo avevo talento per andare in moto, beh ti sembra giusto che solo perché non potevo permettermelo non abbia potuto correre e dimostrare il mio talento al mondo? [CUT], eppure la ducati era statale a quei tempi, quindi una 750F1 era mia di diritto.
te l'ho già detto:
usa i proxy a bassissima risoluzione e fai vedere privatamente in giro il tuo lavoro, se vale e hai fortuna riuscirai a venderlo e ti potrai permettere l'acquisto deio repertori.
#968367
Più che altro è corrette dire che non esiste del vero e proprio materiale d'archivio a costo zero


In Italia no, ma guardate nei Prelinger Archives che trovate qui http://archive.org/details/prelinger, filmati d'epoca di cui si viene addiruttura incoraggiati ad usarli senza limitazioni.

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