Red One Mysterium-X, lenti Nikon AI-S e AF-D.
I fuochi sono colpa mia, non avevo un assistente e non era semplice farli da solo con quelle lenti e quei tempi.
Devo ammettere che il look finale non mi fa impazzire, l'avrei fatto più contrastato anche io. Infatti ho avuto un dibattito col regista a riguardo, purtroppo non mi è stato permesso di avere voce in capitolo nella color. Io avrei lavorato differentemente anche sugli incarnati.
Se lo avete fatto in un giorno complimenti!
Mandalo a Corto&Cultura http://www.cortoecultura.com/
Si, scritto la sera/notte precedente e girato in una giornata. Fu realizzato per il 48 hours film project ma non abbiamo consegnato perchè non erano contenti del primo montaggio quindi poi è stato post-prodotto con più calma. Sono d'accordo che ci possono essere degli evidenti limiti di sceneggiatura ma li ho riscontrati in quasi tutti i cortometraggi che partecipano a quel concorso, secondo me si può anche girare e post-produrre un corto in così poco tempo ma non lo si può scrivere. Può essere un esercizio di stile ma non credo si possa realizzare un'opera narrativa credibile senza prendersi il giusto tempo per scrivere e revisionare la sceneggiatura con più stesure. Infatti non amo neanche troppo quel genere di concorso.
Mi fa un po' sorridere vedere il porta penne e i bicchieri di carta sempre dello stesso numero (non ci ha mai bevuto nessuno, sempre con la bottiglia mezza vuota) e poi diventano 2 con lo stesso livello d'acqua nella bottiglia.
Non l'avevo notato, ottima osservazione!
Una curiosità: nessuno ha notato che la targa dell'auto nell'ultima scena è l'acronimo del titolo del corto?