a_da produttore: questi sono i personaggi e la storia?
b_da essere umano: per cosa dovrebbe redimersi una ragazza costretta a prostituirsi?
Sì, sono i protagonisti e le loro storie (che occupano gran parte del film), poi ce ne sono altri secondari ovviamente.
Ovviamente per nulla, ma non sempre si è razionali in certi casi, lei comunque sia, nonostante non sia stato per sua scelta si sente male e in colpa per questo, quindi cerca comunque di redimersi sentendosi sporca e orribile.
Per il titolo, mha, a parte che ovviamente è poco originale (...) non è appropriatissimo, insomma, quale sarebbe la mission impossible?
Per una sceneggiatura più dettagliata adesso sono ancora all'inizio, posso dirti fin dove ho scritto.
La storia parte dalla fine.
Sotto la pioggia ci sono i due vigilanti, quello conservatore a terra sanguinante e sorridente, davanti a lui quello liberale che dice
<Siamo davvero arrivati a questo infine?>
Zoom sul suo occhio (lo so che è un'effetto banale ma mi sembrava il più appropriato) che quindi "fuoriesce" dall'occhio piangente di lui bambino, nascosto sotto un tavolo, mentre i suoi genitori vengono brutalmente assassinati.
Quindi la storia si sposta a qualche anno più avanti, con lui nell'orfanotrofio che fa amicizia con alcuni ragazzi. Questa è la parte più spensierata del film, dura giusto pochi minuti, ci viene mostrata la sua vita all'orfanotrofio, tra scherzi e divertimenti.
Quindi, con uno stacco su lui che ride spensierato, si vede un bambino tutto pesto, che prende a pugni un sacco da boxe.
E' l'altro vigilante, sotto gli occhi del suo mentore e padre adottivo che lo allena.
Ci viene quindi mostrata la sua infanzia molto meno spensierata, che però lo fortifica e forma il suo carattere.
La parte si chiude con lui e il padre che camminano in un vicolo.
Da un angolo si vede spuntare il brillio di un coltello.
Zoom sul coltello, che poi torna nuovamente indietro.
La prostituta, piangente, è con in mano un coltello sanguinante.
Davanti a lui un cliente sanguinante con la gola tagliata.
Entra il pappone, sentendo le urla e, vedendo lo spettacolo, la colpisce violentemente.
Lei si giustifica dicendo che voleva fuggire senza pagare.
Mostrando una scena offuscata si capisce però che ha mentito, infatti, per la paura, quando sta per consumarsi il rapporto, lei lo ha accoltellato.
Quindi ci spostiamo sul killer.
Ci viene mostrata una sua missione, lui che insegue una vittima e, con abili mosse e appostamenti, riesce infine a stanarlo e ucciderlo.
Va quindi a consegnare il rapporto al boss della famiglia per cui lavora che, sorridendo, dice
<Ti ho cresciuto davvero bene, figliolo>.
Per il momento mi sono fermato qua (nel mio quaderno della sceneggiatura poi ho scritto tutte le inquadrature e i campi, però non ce l'ho qui).