- dom, 24 mar 2013 - 20:53
#1035167
Guarda, quello che fa l'Asylum è un caso un po' particolare. Mi spiego. Loro sfruttano opere famose ma cambiano tutto il possibile per far sembrare che non ci sia alcun richiamo. In realtà questo richiamo è ovvio ma, come dire, le major se ne fregano.
Insomma, sono quei casi particolari in cui un giudice potrebbe riconoscere il plagio e un altro no. E fare cause costa. Quindi, fintanto che alle major non gli pestano i piedi lasciano correre. Non a caso quelli dell'Asylum sono film fatti per la tv, non per la sala.
Negli anni '70 e '80 succedeva la stessa cosa anche da noi. Abbiamo fatto un sacco di film sulla scia di successi americani (come Terminator, L'Esorcista e tanti altri). Ma, appunto, finché le grosse produzioni americane non si sentivano minacciate lasciavano correre (in fondo è pubblicità indiretta).
Quando invece il successo rischiava di rosicchiare anche i loro incassi si muovevano eccome. Successe ad esempio con Il Cacciatore di Squali di Castellari. La Universal gli fece causa con la scusa di plagio allo Squalo di Spielberg. L'esempio è indicativo poiché il film di Castellari non c'entra niente con quello di Spielberg (e infatti persero la causa). Quindi, se per loro c'è una "minaccia", si muovono eccome. Anche se parlare di plagio è assurdo.
Altro esempio (che ti sarà noto) fu quello di Per un Pugno di Dollari, "ispirato" a I Sette Samurai. La causa finì con un patteggiamento, e Leone dovette cedere i diritti del film per il mercato asiatico.
Come dire insomma: dipende. Ma di regola è sempre meglio evitare di rifarsi a qualcosa di specifico senza averne il permesso. Anche perché una produzione (per evitare problemi, oggi più che mai) difficilmente prenderebbe in considerazione un soggetto o una sceneggiatura del genere.