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Sezione in cui parlare di come nasce e si sviluppa una sceneggiatura.

Moderatore: Moderatori

da Fabilly
#943088
Un caro saluto a tutti. Dopo aver letto libri su libri di sceneggiatura, frequantato corsi...ho deciso di fare come primo esercizio l'adattamento di un libro edito localmente, con successo, nella mia provincia. Si tratta di un giallo/noir. Ovviamente scrivere l'adattamento non è stato facile..perchè ho dovuto adattarlo ai tempi e modi della scrittura cinematografica..ho dovuto inventare un conflitto per il protagonista che ne era privo, dare forma a nuovi personaggi (e quindi sottotrame) , inserire nuovi accadimenti e dinamiche. Ne è uscito un prodotto che definirei interessante per la realizazzione di un mediometraggio di circa un'ora. Il problema, come ben saprete tutti, è trasformare questa sceneggiatura in qualcosa di concreto dal punto di vista audio/video...insomma...trovare una "produzioncina". Ma tutte le porte sembrano chiuse...neanche sono disposti a visionare il soggetto o a concedermi un pitching. Ammetto anche che io non so da che parte girarmi. Io sono sicuro che i diritti per la produzione cinematografica del libro sarebbero ancora liberi (e ho già chiesto anche per le opzioni, che tuttavia non fermo senza la sicurezza di aver una produzione già parzialmente interessata).
Avete consigli da darmi per favore? Da chi andare? Nel caso qualcuno sarebbe interessato a produrlo o prenderlo in esame? Secondo me sarebbe un prodotto più che sufficiente per un'emitente satellitare..o per qualche festival. Il problema è che serve una produzione (è un film a basso budget). Insomma...Non voglio osannare questo noir (che forse non è originalissimo) ma credo di aver visto di peggio spesso trasmesso in tv!
da Sarge
#943112
Purtroppo non posso aiutarti... Però sarei molto interessato a leggerla, mi hai incuriosito
#943220
Caro Fabilly, il tuo è un problema che affligge molti: non hai idea di come funziona il mondo della produzione; non hai idea di come e perché un film venga realizzato o meno.

Tranquillo, non è una critica. Ci siamo passati tutti.

Fare una spiegazione dettagliata del perché sei assolutamente fuori strada e stai assolutamente perdendo il tuo tempo sarebbe lungo e complesso. Proverò tuttavia a riassumere le parti salienti nella speranza di aiutarti.

1) Nessuno produce mediometraggi. Nessuno fa mediometraggi. A nessuno interessano i mediometraggi. Se proponi un mediometraggi ti guarderanno come su tu avessi detto: "Ragazzi, sono uno stupratore di minorenni affetto da AIDS".

Tutto ciò vale anche per i cortometraggi. Sono "cose" che non hanno mercato. E queste "cose" è bene tenersele per sé. Se ne avete voglia, costringete i vostri amici a guardarle o magari caricatele su Youtube. Ma per carità non andate da un produttore a dirgli: "Ho una sceneggiatura per un mediometraggio". Sarebbe come scoreggiare durante un'udienza papale.

Questo basterebbe, ma ci sarebbero tante altre argomentazioni. Roba tipo:

-Non si scrive da un libro senza possederne i diritti. E' come comprare l'abito da sposa senza nemmeno essere fidanzate. Il produttore potrebbe non avere nessuna voglia di sborsare soldi per i diritti di un libro... a proposito, di chi è il libro? Uno importante, famoso, conosciuto o un signor nessuno?

-Non si presentano sceneggiature. La lettura di una sceneggiatura è una faccenda tecnica, lenta e pallosa. E siccome CHIUNQUE alle prime armi non sa scrivere sceneggiature (anche se crede di essere un genio) non infestate gli uffici delle produzioni col vostro obrobrio. Scrivete un SOGGETTO. Buono, accattivante e scritto bene. E proponete quello.

Potrei dirtene altre mille ma il tempo è tiranno.

Spero comunque di esserti stato utile.

Dubbi, domande e chiarimenti io sono qua :festa:
#943385
ciao, grazie per aver risposto. allora dispongo di soggetto, soggettone, scalette varie.. un trattamento/sceneggiatura (con dialoghi, descrizione e suddivisione scene). Non ho mai detto di volere a tutti i costi presentare la sceneggiatura! La durata è di circa un ora, un'ora e un quarto , ma sarebbe possibilissimo ampliarla. Mi viene in mente che film come "pranzo a Ferragosto" sono film di breve durata..un'ora circa. Comunque io lo proporrei non come un film da grande sala, ma come prodotto per un canale satellitare o per un festival...non sarebbe d'altronde a mio avviso una cattiva idea proporre prodotti più veloci e fruibili, nuove tipologie di "confezioni filmiche". I tempi cambiano e le modalità di fruizione televisiva pure. Per esempio potrebbero anche essere due puntate da mezz'ora strategicamente collocate all'interno di qualche programmazione.. un prodotto alla FOX o alla MTV (azzardo per fare un esempio eh!). Certo non mi sarebbe mai venuto in mente di proporre un adattamento di un libro..che ne so ...di FALETTI senza averne diritti . Non sono mica così stupido!!!! Il libro è cmq edito localmente, in ambito provinciale, e il suo autore non è famoso, ciò non toglie che possa essere un prodotto valido, anche per le sopracitate tipologie di fruizione.Avevo iniziato a fare questo adattamento come "primo"esercizio, ma dato che poi mi è piaciuto ho contattato la casa editrice.. la quale dice che le opzioni per fermarlo sono libere..ed il costo di quelle spetterebbe a me per tutelarmi in fase di "proposta"..mi hanno poi spiegato che una volta trovata l'eventuale produzione è lei che deve farsi carico dei diritti...che, data la poco "famosa" notorietà dell'autore e del romanzetto, non credo proprio si aggirino su cifre irragionevoli. Ammetto che "mediometraggio" è un termine che non piace neppure a me e, di fatti, non sarebbe duopo usare questa terminologia, soprattutto in fase di "pitch". Cmq, ad oggi, ancora non ho avuto occasione di parlarne seriamente con qualcuno. Si forse è da mettere quindi nel cassetto senza troppe storie...però sarebbe anche un peccato non averci provato seriamente. Proposte?
#943589
Insisto: per fare questo lavoro devi conoscere i meccanismi. Il che significa stare a Roma. Il che significa sbattersi parecchio ma, cosa fondamentale, che non esiste "il provarci". O lo vuoi fare sul serio o è meglio lasciar perdere. Non per pessimismo e neppure per smontarti. Te lo dico perché è così. Altre strade non ce ne sono.

Nel tuo caso, ad esempio, oltre a quello che ho già detto potrei aggiungere:

-Attualmente nessuno produce thriller. Almeno, non in Italia. In realtà, attualmente ne fanno pochi anche in America. Quantomeno di thriller puri. Il perché dipende da molti fattori, ma il fatto che neppure i romanzi di Faletti siano riusciti a trovare un produttore interessato alla trasposizione cinematografica la dice lunga.

-Nessuno fa film per i festival. I film vengono fatti nella speranza che la gente vada a vederli e in quella (più remota) di venderli all'estero. I festival sono semmai contorni e vetrine, ma nessuno investirà un centesimo su "un film da festival".

-I canali satellitari investono quattro spiccioli. SE li investono. Stiamo parlando dell'Italia ovviamente. Io ad esempio sono coinvolto in un progetto grosso dove c'è di mezzo Sky e altra gente che sembrava dovesse partire senza problemi in quattro e quattr'otto e invece sono due anni che aspettiamo.

Comunque, se hai il soggetto, prova a mandarlo in giro. Magari trovi qualcuno interessato, chi può dirlo? Però fossi in te proverei a farlo avere anche a qualche regista.

Inoltre, se vuoi un parere, io sono a disposizione. Beninteso, io non sono un produttore :dimen:
#943978
Ma non credo i moderatori siano poi così rigorosi su ciò che è OT, soprattutto in una sezione in cui i contributi interessanti latitano.

EDIT: anzi, restando IT, sei riuscito a proporre con successo una tua sceneggiatura ad una casa di produzione?
Se si, il film è uscito in sala? È possibile vederlo?
#945960
Scusa Cannibal, ma perchè in MP ? chiaramente puoi fare quello che credi, ci mancherebbe, ma io penso che esperienze come la tua debbano essere portate a conoscenza anche di altri. Potrebbe essere un grosso contributo per tutti noi. A me, per esempio interessa e credo anche ad altri. Ti ringrazio
#946093
Ragazzi, guardate che io non sono nessuno ;)

Se volete, posso spiegarvi in generale come funziona oggi la macchina cinema in Italia.

Funziona a PROGETTI. Ovvero, a pacchetti sicuri (più o meno). Di questa situazione fanno parte un pugno di registi, attori e produttori.

Partiamo dai registi. Ce ne sono un pugno (Verdone, Pieraccioni, Avati, Moretti, Brizzi...) che hanno un loro pubblico "sicuro" e che il loro film all'anno riescono a farlo. Stessa cosa per Neri Parenti col suo cinepanettone. Toglietevi dalla testa di proporre qualcosa a questa gente, perché hanno già nel cassetto le loro idee, e quelle vogliono fare. L'eventualità "ma se la mia idea li colpisce" può sempre verificarsi... però non si verifica mai :lol: Questo perché le loro idee, magari pessime (vedi gli ultimi lavori di Pieraccioni) PER LORO saranno sempre migliori di qualsiasi proposta mandata da uno sconosciuto.

Gli attori. Come per i registi, ci sono un pugno di attori (Bisio, Abatantuono, De Luigi...) che se danno il loro sì, un film parte quasi sicuramente. Anzi, la situazione è estrema: al di là della bontà del soggetto, un produttore non investe un centesimo se prima non ha l'ok di certi "soliti noti".

Vedete ad esempio l'ultimo film di Claudio Fragasso "Operazione Vacanze". C'è Pannofino, Ceccherini, Enzo Salvi, Maurizio Mattioli... pensate che senza la partecipazione di questa gente il film si sarebbe fatto?

Una volta un produttore mi fece leggere una sua idea per una commedia. Per motivi vari la cosa è morta lì, ma lì per lì, sul momento, entrambi convenimmo: "Sì, sta' roba si può fare se il protagonista è Christian De Sica."

Oppure, un altro produttore chiese a un regista di buttargli giù un soggetto su una nota vicenda di cronaca nera. Scrivemmo la cosa, e una distribuzione s'interessò, pronta a metterci dei soldi. Pose solo una condizione: "Il protagonista deve essere l'attore tale" (non faccio nomi per evitare rotture... non si sa mai). L'attore in questione non trovò la cosa di suo gradimento. Poi, e non ho mai saputo come, tale soggetto capitò nelle mani di un altro attore che invece se ne innamorò e voleva fare il film a tutti i costi. Ora, questo signore è uno dei nomi "grossi", ma ahimé lo è nell'ambito della commedia. E la distribuzione disse: "Ma per carità, quello è perfetto per i cinepanettoni, non per un film drammatico" e, aggiungo, pure violento. La cosa è morta lì... tanto per dire come gira questo mondo.

Veniamo ai produttori. Anche loro ormai mettono in piedi qualcosa solo pensando al progetto. Vi faccio un esempio col Dracula in 3D di Dario Argento. Pensate che la cosa sia partita da Dario? :no:

Il ragionamento della produzione è stato: un classico dell'horror (più classico di Dracula...), diretto da un "maestro" dell'horror e in 3D. Le condizioni erano insomma queste: Dario, Dracula, 3D. Se ne fosse venuta a mancare solo una, il film non si sarebbe fatto. Qualcuno potrà pensare che è una visione miope, ma sappiate che tale tripletta (Dario, Dracula, 3D) ha già permesso al film di essere prevenduto in tutto il mondo. E in un'industria rischiosa come il cinema (dove i costi sono sempre più alti e la concorrenza sempre più accanita), avere almeno le spalle coperte non è poco.

Certo, non è una situazione confortante, ma è quello che abbiamo al momento. Ed è per questo che dico sempre che mandare in giro sceneggiature non serve a un cavolo.

Occorre stare sul posto e farsi conoscere. Solo così si ha la speranza di "entrare" nelle grazie di qualcuno e partecipare a qualche progetto.

Attenzione però: quando dico entrare nelle grazie non intendo raccomandazioni o simili. Perché, pur in questa situazione disastrata e sconfortante, a differenza di molti altri mondi, il cinema conserva una sua purezza: a nessuno frega niente di chi sei, da dove vieni, se sei figlio di un senatore o di un bidello. A nessuno importa che tu abbia la terza media o due lauree. Importa solo che tu sia bravo e creativo.

Se davvero vi interessa scrivere, usate i vostri scritti come biglietti da visita. Però non si può fare stando comodamente seduti a casa. Bisogna stare "in loco" (a Roma) e scassare la gente. Parlarci, incontrarla, conoscerla... e sperare per il meglio ;)
#946106
Cannibal, dici di essere nessuno,ma ti vedo dentro alla grande, anche autore di soggetti incaricato da produttori. Insomma, mi pare di capire che sei nella stanza dei bottoni, come si usa dire. Mi sembra strano - ma può succedere anche questo - che una distribuzione possa condizionare un prodotto in base alla scelta dell'attore; se il progetto è valido, di nomi di richiamo ce ne sono abbastanza per formare una rosa di candidati che possono assicurare gli introiti preventivati, perchè è di questo a cui si punta maggiormente, i soldi. Poi, che i nomi siano sempre i soliti noti lo vediamo anche noi, quello che mi chiedo è se sono arrivati al top per bravura o per cosa, perchè Bisio, De Luigi ecc. ecc. non ho il coraggio di chiamarli bravi.
#946114
Gli attori arrivano al top perché funzionano. In altre parole, perché piacciono. Che poi questo "piacere" sia dovuto a bravura o a bravura-nel-fare-determinati-ruoli è un altro discorso. Discorso che però ai produttori interessa poco. L'importanti è che un attori funzioni.

Trovi strano che una distribuzione faccia saltare un progetto SOLO per un attore? Succede anche di peggio :cran: come ad esempio, quando lo fanno saltare perché non fai recitare, DA PROTAGONISTA, la loro amante, che oltre a essere cagna è pure un cesso.

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