- mar, 19 feb 2013 - 14:25
#1025024
Accidenti che musi lunghi... sicuri che avete visto lo stesso film che ho visto io?
No perché a guardare i vostri interventi sembra che abbiate buttato via i soldi, o quasi.
Rispondo brevemente:
@ Spirit74
Quale sarebbe l'eccezione che non condividi? Semplice curiosità.
@Aranciaidraulica
Guarda, anche io ero scettico quando nel cast ho visto Di Caprio, però mi sono dovuto ricredere. Cioè, che fosse un ottimo attore non lo scopriamo in questo film. Piuttosto io temevo che fosse visivamente "deboluccio" per un film di Tarantino. Invece mi ha sorpreso non solo per l'abilità recitativa e caricaturale che lo stesso attore ha dato al personaggio, quanto per la scelta dello stesso all'interno del cast e in quella specifica parte. Era perfetto. La sua faccia era perfetta in quella parte. Chi altri avrebbe potuto, meglio di lui, indossare i panni del provincialotto bianco americano arricchito, ottuso, perverso, viziato, snob, e poi cattivo, vendicativo.. ecc ecc.. Fatemi altri nomi e ne parliamo. Criticare solo per il gusto di criticare non ha molto senso. Bisogna argomentare. E' innegabile poi che abbia recitato alla grande, dando spessore ad ogni scena dove ha preso parte. In particolare - ripeto - la scena della cena è stata qualcosa di sublime sul piano recitativo. I film di Tarantino sono lavori complessi per gli attori. Personaggi con più facce, dove la mimica, le pause, i gesti sono estremamente studiati nel dettaglio. Dove non basta un attorucolo qualunque per gestire quel tipo di copione. Spesso sono piani sequenza lunghi. Ce ne vuole di bravura! Altroché... Stesso discorso vale per Waltz, che si ricoferma un grande attore. Assolutamente perfetto. Il discorso della "macchietta" - che non condivido - lascia un po' il tempo che trova. Quello era il personaggio! Se poi si vuole far notare che il personaggio era "caricaturale" sono d'accordo. Ma per tutti i personaggi era così. Nel dentista cacciatore di taglie era forse solo più evidente.
@ActionCamStudio
Quali altri punti non condividi? Riguardo poi al confronto fra Landa e Stephen, capisco quello che dici, ma obiettivamente mi fa più impressione il colonnello Landa. Quando compariva era il terrore. Questa figura militaresca, solida, impettita, imperscrutabile, terribilmente intuitiva e intelligente, infernale e al servizio dell'inferno nazista! Avere a che fare con un simile soggetto, anche solo da spettatore, la cosa angoscia non poco. Inoltre Landa sta nel film sin dall'inizio, mentre Stephen entra solo a metà film. In più la personalità di Stephen, benché sia stata anticipata da qualche battuta, viene fuori solo nel climax del film. Fino a quel punto si ha l'impressione che sia un personaggio quasi "instupidito dalla vecchiaia". Invece più avanti si comprende che la sua apparente rincitrullaggine è solo devozione ossessiva e devianza razzista paradossale. Una figura incredibilmente complessa da raccontare e da interpretare. Per cui, sia Tarantino che Samuel L. Jackson hanno indovinato tutto!
@P&P
Perfettamente d'accordo con le statistiche. Infatti il film sta andando benissimo. Ha incassato di già più soldi di ogni altro suo film. E non è solo una questione di fanatismo. Il film è piaciuto e il passaparola convince altri ad andare. Inoltre il tema è molto sentito in America.
@Gambadilegno
Ho esordito dicendo "per me è un capolavoro". Quindi ho immediatamente fatto presente il mio pensiero, e non la verità assoluta. Non solo. Ho anche premesso che non avrei fatto critiche al film, benché ci fossero comunque degli appigli in tal senso. Si tratta di spaccare il capello. E anche mettessi nero su bianco delle critiche, il mio giudizio complessivo non cambierebbe. Resta - per me - un Capolavoro. Se poi nelle mie parole ci vedi un egocentrico fan di tarantino, accecato ed eccitato, è solo una tua visione. Riguardo la mediocrità dei miei interventi, beh.. resta una tua opinione. Io nella mia "mediocrità" ho cercato di fare delle analisi costruttive e meditate. Tu invece sembri essere ossessionato solo dalla presunta "scopiazzatura" col Django originale - cosa che non esiste proprio -. Si tratta di omaggio. E' dichiarato palesemente e come ho già scritto è una cosa molto intima di Tarantino che viene fuori. Un omaggio al made in Italy, a Franco Nero, a Morricone... Omaggi che nel cuore di Tarantino erano importanti. Come ho già scritto lui è un artista. E si comporta come tale. Nel suo film ha voluto questi omaggi. Li ha voluti e li ha tenuti così, vivi e vividi. Ma ti pare che un genio come lui, capace di tanta creatività, avesse bisogno di "scopiazzare" un font e una musica. Suvvia.. inoltre questa cosa di dare i voti ai registi come ai calciatori la trovo abbastanza meschina. Non più di 8, meno di 8, 8++... ma cos'è, un temino alle scuole medie? Avete visto un gran film. E quando forse lo capirete, pur non gradendo tutto, forse lo rispetterete per quello che è. In ultimo su questo punto dico che non ha alcun senso paragonare Tarantino a sé stesso se si vuole dare un giudizio obiettivo al film. Se non ci fosse stato "bastardi senza gloria" avreste dato un giudizio migliore o peggiore? I film vanno giudicati nel mercato dei film, e possibilmente all'interno del loro genere... Se Tarantino ha fatto un Capolavoro con Bastardi senza gloria, questo non significa che poi la soglia del Capolavoro si alza solo per lui. O da quel momento in poi ogni film va paragonato a Bastardi senza gloria. Io sarei un po' più di manica larga... e dico che di questi film ce ne sono davvero pochi.
Riguardo poi la scena del Klu Klux Klan, che per molti è stata lunga, inutile, prolissa, dove la risata sembra sia stata un "obbligo di fanatismo al sommo Maestro" e non puro divertimento...ecc... Beh.. non sono affatto d'accordo. Quando io ho visto quella scena ho riso di gusto. Non è affatto lunga. E' proprio una spassosissima gag all'interno del film. Una tecnica che Tarantino usa benissimo e che è solo sua. Spesso i suoi film sono caratterizzati da scene di questo tipo. Come ho già ampiamente espresso nel mio commento precedente, si tratta di un vero e proprio marchio di fabbrica. Tarantino ama questi intermezzi goderecci, queste pause ironiche. Non scordiamoci che il film è molto lungo, e che se scorre così bene, è anche grazie a delle pause che facciano distendere l'attenzione. Inoltre hanno l'effetto della sorpresa, perché di solito queste gag anticipano un colpo di scena. Non solo. Come ha detto Spirit - giustamente - è stato un modo per caratterizzare in maniera ironica quel razzismo imperante. E' una vera "pennellata" insomma.... Ma non è l'unica. Tutto l'impianto narrativo muove spesso su gag di questo tipo, più o meno evidenti. Sono presenti in tutto il film. Ad esempio quando Stephen è infuriato perché un negro sta a cavallo e brontola con Candie. Quando per le stesse ragioni un po' prima il dottore e il proprietario della tenuta (dove lavorano i fratelli Brittle) discutono sul modo in cui la servetta nera carina debba trattare Django. E poi ancora nella birreria, prima della sparatoria con lo sceriffo. E poi quando Django si sceglie il vestito. L'incontro fra Django e Broomhilda, reso in chiave comica, con lei che sviene. Sicuramente ci sono altri episodi distensivi e ironici, ma che - come già detto - non sono affatto casuali. Fanno parte dello stile narrativo di Tarantino. Sono presenti in tutte le sue opere. E' la sua firma. Inoltre, fra i molti obiettivi, hanno proprio quello di addolcire un film che altrimenti potrebbe risultare pesante sia per contenuti, sia per lunghezza. Cioè tutto il contrario di ciò che molti di voi dicono. La scena del Klu Klux Klan dura solo pochissimi minuti. E' decisamente godibile. Solo che cade come un fulmine a ciel sereno. E' spiazzante e molti non la assorbono come dovrebbero. Sembra un capriccio, uno "scherzetto". Sì, forse lo è, ma tarantino 'ste cose le fa sempre e continuamente.
Vee