come valutereste la prestazione attoriale di Max Schreck sul Nosferatu capostipite?
spettrale! ..e dunque perfettamente riuscita.
L'assenza di dialogo mette ancora più in luce il terrore suscitato dalla sua
presenza. C'è veramente l'impressione che si tratti di qualcosa di
altro rispetto all'umanità che lo circonda.
Tant'è che il vampiro di Lugosi e tutti gli altri compassati e ciarlieri aristocratici successivi non si posso considerare degli epigoni.
Aggiungo sul cinema dell'epoca che ha un valore aggiunto nell'essere arte sperimentale, senza preconcetti (se non debitrice del teatro ai tempi di Melies, ma comunque estremamente immaginifica) poi esplosa in capolavori visionari come quelli di Bunuel, l'
Entr'acte di René Clair o
La caduta della casa Usher di Epstein
Sull'onda dell'OT che mi dite del vampiro extracomunitario impiantato a Roma dei Manetti Bros?
Riguardo l'ultimo Argento spero in un inaspettato colpo di coda che lo riporti (non dico ad antico splendore ma) a farsi apprezzare dal suo pubblico non affezionatissimo.
Rivedere i suoi primi lavori mi infonde sempre grande orgoglio della nostra passata cinematografia nazionale.