beh, non c'entra con la qualità dei prodotti, ma con la qualità della distribuzione.
Ma la distribuzione è il cinema ormai.
Non è colpa mia se vivo in provincia e quello che viene distribuito nel circondario è quello che il pubblico medio vuole vedere. Un paese che produce un certo numero di commedie sciatte a scapito di poche produzioni "serie" ha come obiettivo quello di accaparrarsi gli spettatori,c'è poco da fare. So bene che in grandi città (ho vissuto otto anni a Firenze,due a Milano e lavoro spessissimo a Roma) la scelta è possibile,ma questo non significa che in altre parti del nostro paese le cose funzionino allo stesso modo. Ed è bene non scordarselo,perchè è importante analizzare i fenomeni sociali da diverse angolazioni.
Il discorso del multisala (era staccato dalla considerazione sulla qualità dei film,ho premuto invio e mi scuso se non era chiaro il passaggio ad un altro paragrafo) era legato al pensiero di Luca a proposito della provincia e alle considerazioni di Augusto sul pubblico folkloristico che si può incontrare in certe sale "adibite" a cinema.
P.S.
Faccio un quote a quanto detto da nessundorma!