- sab, 10 feb 2018 - 14:24
#1289242
Finalmente grazie alla segnalazione di Catocato ieri ho avuto modo di vedere questo film... che dire, mi ha stupito soprattutto la fotografia e in generale l'ambientazione, che ha secondo me giocato un ruolo fondamentale nella resa filmica della storia del poeta. Ripeto, non posso dire sia un film che mi ha fatto impazzire perché non amo il genere autobiografico, ma questo film, attraverso gli strumenti tipici del cinema (la fotografia, il montaggio, l'ambientazione, i costumi ecc), è riuscito a fare poesia di una storia personale che forse passa troppo spesso in sordina sotto il banale mantra del "pessimismo" di Leopardi, che a mio parere, tanto decantato quanto poco conosciuto, forse in questo film si mostra nella sua più nascosta, ma essenziale, realtà.
La messa in scena nel cinema ha il compito di sconvolgerci con la bellezza delle immagini artistiche e non con un'importuna illustrazione del significato ivi racchiuso. L'insistente spiegazione del significato limita la fantasia dello spettatore. (Tarkovskij)