- gio, 07 mag 2020 - 06:29
#1316161
In questi casi l'esposimetro non si dovrebbe usare per fare l'esposizione in macchina, ma serve per illuminare la scena.
Esempio estremo: hai tre attori che parlano tra loro. Uno è molto illuminato, uno uno stop sotto e uno quasi al buio.
In questo caso, se fai una esposizione su quello al buio perché è il centro dell'attenzione, gli altri due saranno progressivamente sovraesposti, con quello illuminato probabilmente bruciato.
In un caso come questo, posto che si voglia avere quel "mood", l'esposizione va fatta sulla scena generale e quindi l'esposimetro esterno è poco utile.
Se invece hai tre attori che devono essere illuminati uniformemente ma non sei certo, vai a misurare la luce sul viso di ognuno, e compensi le differenze con le luci, o con riflettenti. Poi esponi in macchina, a rigore i visi dovrebbero stare uno stop sopra il grigio 18% (si presume che se fai le cose di fino con un esposimetro esterno tu abbia anche un color check), stando attento di non avere alteluci sopra il 100% altrimenti devi illuminare di più.
Ovviamente questo non è sempre possibile, e potrai correggere in post con maschere eventualmente.
Dipende anche se giri in log, in raw, con che macchina anche. Comunque l'esposizione oggi come oggi è meglio farla con gli strumenti della camera (waveform e false color principalmente) che con l'esposimetro, utile appunto casomai per bilanciare la luce sui soggetti.
Altra cosa per cui può essere utile l'esposimetro è la valutazione della dinamica, misurando le aree (ad esempio i visi del primo esempio) per valutare se la dinamica non sia eccessiva e contenerla in una gamma di 4 o 5 stop al massimo, comunque sempre con le luci o riflettenti.
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William Fanelli
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