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Moderatore: Moderatori

da niepce
#221077
Come sempre molto interessante ! Conosco molto bene il sitema di fotografia stereofonica in quanto mio padre ne era molto appassionato.
Ho ancora, perfetttamente funzionante una macchina tedesca del 1954 (ora non ricordo il nome che inizia con la W....). A differenza della tua, usa i normali caricatori da 35 mm. Ho un visore identico a quello che hai fatto vedere e ancora tanti telaietti da utilizzare.
L'effetto è veramente molto bello, soprattutto se nella composizione si ha l'accortezza di mettere qualcosa in pimo piano (che so, un ramo di un albero davanti a un paesaggio) in modo da accentuare l'effetto si profondità.
Mi ricordo che tanti anni fa, utilizzai un rullino in bianco e nero che poi invertii con un kit della ornano, i risultati furono veramente belli.
Secondo me l'unico limite del sistema è dato dal visore che oltre che scomodo, non è di grandissima qualità.



A parte la "stereofonia" lapsus comprensibile per voi che avete vissuto gli anni felici degli impianti audio stereo in tutti i salotti, con i vari cult dei componenti e gare all'ultimo decibel, a parte ciò dicevo mi sarebbe tanto piaciuto che anche te avessi postato a integrazione del mio topik la foto e la descrizione della macchina in tuo possesso, tanto per non farmi sentire il solo a parlare del passato (catatteristica della mia età) con l'etichetta di rinc...to che certamente meriterò ma non mi piace per niente :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:
da licciard
#221082
Ciao Nipece ! Ora sono a 40 km da casa ! In serata posterò qualche foto anch'io. Veramente avevo gia intenzione di farlo !!

A dire il vero la figura da rinco l'ho fatta io (foto stereofonica !! :cran:
da pegaso
#221158
tanto per non farmi sentire il solo a parlare del passato (catatteristica della mia età) con l'etichetta di rinc...to che certamente meriterò ma non mi piace per niente :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:


a noi fa piacere leggere quello che scrivi, come ti ho risposto in off topic vogliamo che continui a raccontarci del passato e delle tecniche usate, poi come hai notati i mod e gli amministratori del sito hanno giustamente spostato il tuo topic in cima alla pagina dando un notevole risalto e la giusta visibilità, appena posso (fra tre giorni ritorno in ferie) posto le immagini di una macchinetta con pellicola 120, penso degli anni sessanta, in modo che forse mi possa dare altre informazioni.
grazie per tutto quello che ci racconti
da Mister Alesis
#221162
:appl:
da maury
#221249
ciao Niepce,
volevo fare una domanda che forse non c'entra nulla, ma siccome sono appasionato di stereogrammi la cosa mi ha incuriosito: le foto fatte con la ISO DUPLEX 120 si comportano come gli stereogrammi?
ovvero: se le guardo insieme incrociando gli occhi si vedono in 3D, oppure l'effetto è solo con gli occhiali?
...certo che hai dei begli oggetti: da fare invidia ai collezionisti! :oops:
da licciard
#221261
Eccomi qua. Come promesso ecco le foto e le informazioni sulla camera di cui al mio precedente post.
Come la duplex di niepce ha la caratteristica di avere due obbiettivi per la realizzazione di immagini stereoscopiche.
Si tratta di una macchina costruita in Germania approssimativamente nel 1954, mi ricordo vagamente che mio padre l'accquistò usata verso la fine degli anni 60 (purtroppo non me lo può più confermare :triste:).
La marca è Wirgin ed il modello dovrebbe essere Edixa Stereo (dico dovrebbe perchè sul corpo oltre alla scritta STEREO non ci sono altre diciture e purtroppo non ho il librettto di istruzioni , ma dalle ricerco che ho fatto anche in rete dovrebbe essere quella).
Queste le caratteristiche principali:

utilizza pellicola in caricatori standard 135 e crea coppie di fotogrammi 21,80 x 23,90

ha due obbiettivi Steinhel Munchen Cassar 35 mm con diaframma da f3,5 a f 16 senza stop (regolabile con continuità)
messa a fuoco come la duplex di niepce, su scala metrica con distanza minima d 1 m
i due obbiettivi distano l'uno dall'altro circa 70 mm

l'otturatore è meccanico con tempi 1/200 1/100 1/50 1/25 e la posa B

dimensioni 197 x 77 x 55 peso 772 g
Allegati:
Mio figlio Lorenzo e la Wirgin Stereo
Mio figlio Lorenzo e la Wirgin Stereo
wirgin2.jpg (79.67 KiB) Visto 2342 volte
wirgin3.jpg
wirgin3.jpg (68.34 KiB) Visto 2342 volte
da Mister Alesis
#221266
Che spettacolo di Macchina!!

:wink:
da licciard
#221268
Che spettacolo di Macchina!!

:wink:


Grazie ! :wink:

I telaietti sono simili a quelli postati da niepce ed il visore è identico.
da niepce
#221303
ciao Niepce,
volevo fare una domanda che forse non c'entra nulla, ma siccome sono appasionato di stereogrammi la cosa mi ha incuriosito: le foto fatte con la ISO DUPLEX 120 si comportano come gli stereogrammi?
ovvero: se le guardo insieme incrociando gli occhi si vedono in 3D, oppure l'effetto è solo con gli occhiali?
...certo che hai dei begli oggetti: da fare invidia ai collezionisti! :oops:


Certo! Non sono simili agli stereogrammi, ma sono proprio stereogrammi, pertanto se riesci a vedere un fotogramma con un occhio ed uno con l'altro avrai sempre la percezione del rilievo.

Mi sembra di averlo scritto, sono riuscito ad ottenere l'effetto anche stampando con photoshop usando il sistema della stampa in anaglifia
(dal greco ana, sopra e glifo, impressione) con colori complementari e visionate con occhiali dello stesso colore in modo che ogni occhio veda solo l'immagine del colore inverso a quello del filtro.

Quella che tu chiami collezione, per la maggior parte sono macchine che ho usato, pertanto se le considerate macchine d'epoca, dovete inserire anche me in quella categoria, cosa credetemi per niente allegra :uffy: :uffy: :uffy: :uffy:
da niepce
#221305
Che spettacolo di Macchina!!

:wink:


Grazie ! :wink:

I telaietti sono simili a quelli postati da niepce ed il visore è identico.


Confesso, qualcosa ricordavo, ma per rinfrescarmi le idee ho dovuto consultare le riviste "progresso fotografico" che conservo rilegate per annata dal 1952. purtroppo non più pubblicata da qualche anno (altra vittima del digitale). Ho pertanto rilevato che le caratteristiche della Edixa erano (anche se antecedente) superiori all'italiana, costava anche molto di più, ne uscirono tre modelli l'ultimo aveva un esposimetro al selenio incorporato e consentiva l'uso di un aggiuntivo grandangolare (venduto a parte). La distanza tra i fotogrammi (non avendo il limite dei 6 cm della pellicola 120 era di ben 7 cm abbondanti, con un effetto di rilievo certamente superiore, l'avanzamento però corrispondeva ai 22 mm. del fotogramma producendo coppie sfalsate di tre fotogrammi, il che rendeva molto più difficoltoso il montaggio nei telaietti. Non permetteva foto singole neppure con un gioco di tappi in quanto aveva il blocco contro le doppie esposizioni e non scattava se non trasportavi.

Non ho notizie in merito, ma ritengo che la tua macchina abbia anche un discreto valore commerciale, data la scarsa diffusione, specialmente in italia.
da licciard
#221605
Ciao niepce. Grazie per le ulteriori notizie che mi hai dato.
Per quanto riguarda il montaggio dei fotogrammi nei telaietti, mi hai fatto ricordare che l'ultima volta che l'ho fatto è stato più di 20 anni fa :dimen: . All'epoca ti ricorderai senz'altro c'era una pellicola invertibile Agfa (50s se non ricordo male) che si poteva sviluppare anche in casa.
Il procedimento era molto lungo ma visto che le temperature di sviluppo non erano tantio critiche i risultati erano molto buoni e potevi anche azzardare qualche esperimento ! Ho ancora tante dia fatte così.
In quel periodo ero in pieno fervore fotografico e passavo molte notti in camera oscura !!

[Non ho notizie in merito, ma ritengo che la tua macchina abbia anche un discreto valore commerciale, data la scarsa diffusione, specialmente in italia.


Ho visto su internet qualche offerta da 100 a 250 $. In ogni caso per me, come potrai immaginare, ha un grandissimo valore affettivo e me la custodisco con cura insieme ad altre cosa appartenute a mio padre (un paio di cineprese e proiettori 8mm, una moviola e una Yashicamat 124 (6x6 copia della Rollei - a parte gli obbiettivi! - con la quale imparai a fotografare) e tante altre cose.

Una cosa curiosa: ieri mentre fotografavo l'Edixa mio figlio mi ha chiesto come si accendeva! Quando gli ho spiegato che è solo meccanica, meravigliato mi ha chiesto come faceva a fare le foto! Ne è nata una bella discussione e mi ha ascoltato con molto interesse.
E questo è anche merito tuo niepce !!

Ciao e grazie :wink:
Mario
da niepce
#222094
Non attribuirmi meriti che non mi spettano, quello che è lodevole è che i giovani d'oggi trovano interessanti le tecnologie superate e riescono a rivalutare quello che c'era di buono, anche solo a livello sperimentale, noi presi dall'entusiasmo per il nuovo abbiamo forse buttato via il bambino assieme all'acqua sporca. Quando arrivò il digitale con una qualità accettabile, mi ci gettai dentro a capofitto, sostenendo che per esperienza del passato, quando arrivarono i taxi i vetturini furbi presero la patente, mentre mia figlia sosteneva che anche se solo a livello elitario esistono ancora oggi le carrozzelle per turisti che permettono sufficenti guadagni a quanti hanno tenuto duro con forse meno stress dei tassisti.

Per il valore della macchina pensavo fosse decisamente più alto dato che il prezzo di vendita era decisamente superiore ed a quel tempo con 30/40 mila lire al mese si viveva decentemente.

Non ricordarmi la 50 S. odiata per anni. a quei tempi facevo laboratorio ed essendo l'unica pellicola che usava un trattamento diverso dal classicco E6. mi costringeva a tenere una sviluppatrice solo per pochi rulli giornalieri, non facendomi neppure sfruttare al completo i chimici, con un bagno di sbianca al ferricianuro, altamente inquinante e di difficile abbattimento, ti garantisco non è vero che era meno critica (bugia pubblicitaria dell'Agfa) era molto facile ottenere dia con i neri giallo vaerdastri, cosa mai successa con l'ektacrome e simili.
da licciard
#222448
Non attribuirmi meriti che non mi spettano, quello che è lodevole è che i giovani d'oggi trovano interessanti le tecnologie superate e riescono a rivalutare quello che c'era di buono, anche solo a livello sperimentale, noi presi dall'entusiasmo per il nuovo abbiamo forse buttato via il bambino assieme all'acqua sporca.


Peò se tu non mi avessi invitato a postare le foto dell'Edixa, forse sarebbe rimasta chissà quanto nel cassetto !!


era molto facile ottenere dia con i neri giallo vaerdastri, cosa mai successa con l'ektacrome e simili.

Ora che mi ci fai pensare, ricordo che mi è capitato più di una volta !!
da maury
#222733
Quella che tu chiami collezione, per la maggior parte sono macchine che ho usato, pertanto se le considerate macchine d'epoca, dovete inserire anche me in quella categoria, cosa credetemi per niente allegra :uffy: :uffy: :uffy: :uffy:


scusami Niepce, ma io sono collezionista ormai "da una vita", anche se di articoli completamente diversi, e alla vista di questi "gioielli" per me sono "una grande collezione"! (non intendevo ironizzare: apprezzavo con ammirazione le macchine da buon collezionista). :appl:
con Stima, Maury
da niepce
#222851
Quella che tu chiami collezione, per la maggior parte sono macchine che ho usato, pertanto se le considerate macchine d'epoca, dovete inserire anche me in quella categoria, cosa credetemi per niente allegra :uffy: :uffy: :uffy: :uffy:


scusami Niepce, ma io sono collezionista ormai "da una vita", anche se di articoli completamente diversi, e alla vista di questi "gioielli" per me sono "una grande collezione"! (non intendevo ironizzare: apprezzavo con ammirazione le macchine da buon collezionista). :appl:
con Stima, Maury


Non sono capace di considerarle collezione, per me sono solo ricordi che non ho voluto buttare, lo stesso mi accade con le attrezzature di laboratorio, ma per queste penso sia difficile conservare stampatrici o ingranditori 13x18 in una vetrina ;) ;) ;) ;)

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