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Moderatore: Moderatori

#1286299
In un dialogo le inquadrature sono scelte in base a cosa si deve raccontare. In linea di massima, si riprende chi parla, e chi ascolta rimane di quinta, oppure non si vede proprio, o entra in scena appena con alcuni dettagli, dipende dal gusto della fotografia.
Ma spesso si monta anche chi ascolta, per vedere reazioni, gesti, cose così.
#1286399
Ammazza, ma allora in un film di tre ore (ad esempio Troy, Il gladiatore, ecc.), quante riprese vengono fatte per ogni singola scena?... 10?


ho visto solo adesso il post, è da un po' che non frequento il forum.
Per rispondere alle tue domande ci vorrebbero dei giorni.
Quante volte si ripetono le scene? Dipende dal regista, dalla complessità delle scene e dalla bravura degli attori e comparse. Ti racconto un'aneddoto capitato durante le riprese del film "L'albero degli zoccoli". Il regista era Ermanno Olmi, un regista molto esigente e accurato, il tutto è successo durante le riprese della carica a cavallo dei carabinieri a Milano (film) e girato a Pavia. Dopo l'undicesima volta che si effettuava la carica a cavallo per disperdere la folla, Olmi contento del risultato urlò:" bene ancora altre due così e andiamo a mangiare". Nel cinema come ti ha già risposto Willy, si usa quasi sempre una cinepresa, solo per alcune scene particolari e alcune volte irripetibili si usano più camere. Per rispondere a Koroshiya film, soap e sit commedy sono due cose differenti e anche dal punto di vista delle inquadrature e tecniche di ripresa. Le sit e le soap vengono riprese in genere con tre camere anche per questioni di tempo, si produce una puntata al giorno (centovetrine, casa Vianello, medici in famiglia etc) poi per il discorso delle luci sul set bisogna tener conto, sia in interno che in esterno della provenienza della luce. Per esempio in pieno sole ci sarà una parte illuminata dal sole, e il controcampo in ombra, in interno se l'attore è illuminato dalla finestra dal lato destro è logico che il sinistro deve essere leggermente in ombra, bisogna rispettare la provenienza della luce e le sue relative ombre (vedere Barry Lindon dove il regista pretese di usare solo la luce naturale delle candele in interno). I direttori della fotografia, quelli bravi, si ricordano di queste regole e le rispettano. Se poi il prodotto è puramente televisivo tipo le sit si vede che la luce è diffusa e piatta e non ci sono le ombre nei volti degli attori e questo comporta un appiattimento della scena :lol: :lol: .
Per il resto segui quello che ti ha detto Willyfan
#1286818
Grazie mille. In effetti il cinema è diverso da un programma televisivo. Io che da ignorante credevo che i tagli di scena erano stati generati dal multicamera!!!

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