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#634774
[Autonomia di ripresa illimitata] Ecco come procedere.

Chi fa videoriprese impegnative si rende conto di quanto sia frustrante possedere un mezzo con autonomia limitata.
L'uso di una serie di batterie potrebbe rendere l'operazione scomoda ed antieconomica.

Una soluzione potrebbe essere quella di dotarsi di una batteria da cintura da 12 volt di elevata capacità in funzione delle vostre esigenze.
5 Ampereora potrebbero soddisfare una buona fetta di utenti, valutate rapporto prestazioni e peso!

Una videocamera coma la mia samsung prevede una batteria da 7.4 volt 850mA avrei quindi quasi 6 ore di autonomia (5 : 0,85 = 5,88 h per la
precisione 5h e 53')

Ecco qui di seguito il circuito riduttore, in funzione dell'assorbimento della vostra videocamera potrebbe essere necessario inserire un'aletta di raffreddamento sul IC1. Ricordo che IC1 non sopporta correnti oltre 1A. (Lo schema riporta 1,5 A ma è un errore di battitura)

Immagine

La prima cosa da fare è valutare se la vostra videocamera lavora con lo spinotto dell'alimentatore da rete, provate mantenendo la batteria dentro e senza batteria. Io consiglio sempre di lasciare la batteria inserita possibilmente carica!

Superata questa fase non ci resta che reperire un connettore simile a quello del caricatore da rete. Operazione spesso impossibile per cui non ci resta che rendere modulare il caricatore originale.

Compriamo un ottimo jack, meglio un connettore volante, 1 maschio e 2 femmine.

Controlliamo con un tester in modalità lettura tensione dove si trova il positivo, non è detto che sia sempre il centrale.... marchiamocelo su un foglio!

Tagliamo ora il cavo dell'alimentatore a 10 cm dal modulo del trasformatore, al filo del trasformatore collegheremo il connettore femmina.

All'altro capo di filo tagliato, che vede da un lato lo spinotto da connettere alla videocamera, andrà collegato il connettore maschio. Fate modo di rispettare la polarità!

Connettiamo maschio con femmina, colleghiamolo alla presa 220 e ricontrolliamo la tensione di uscita! (Il mio prevede un'uscita di 8,4 volt 0,9A) Verificate che esca la tensione con la corretta polarità, se è ribaltata invertite i fili.

Bene.... ora abbiamo un caricabatteria modulare da rete!

Prendiamo una batteria da 12 volt e colleghiamola all'ingresso del riduttore di tensione che vede l'uso di uno stabilizzatore di tensione fisso da 8,6 volt. Sull'uscita andrà collegato correttamente il secondo connettore femmina. (Lo stabilizzatore è da 8 volt ma grazie ad diodo D2 ottengo un'uscita stabilizzata di 8,6 volt)

Terminato il progetto staccate il maschio dal modulo trasformatore e collegatelo a questo modulo riduttore tramite la femmina.
Verificate che esca la tensione con la corretta polarità, se è ribaltata invertite i fili della femmina del modulo riduttore!

Esistono in commercio batterie con tensioni diverse... se travate qualche modello da 9 volt potete evitare di realizzare il riduttore ricordandovi sempre di inserire in serie il fusibile autoripristinante ed un numero di diodi tale da portare la tensione in uscita ad un valore accettabile. I diodi producono una caduta di tensione di circa 0,7 volt.

Particolare attenzione va prestata al concetto sicurezza!
Questo è un riduttore semplice ed affidabile nonostante ciò è sempre bene pensare al peggio e quindi domandarsi cosa potrebbe succedere in caso di guasto dell'integrato stabilizzatore IC1.
Abbiamo due casi
1) la tensione scende a zero volt, in questo caso siamo fortunati
2) la tensione di ingresso 12 volt ce la ritroviamo in uscita con il rischio di alimentare la videocamera con 12 volt. Non è detto che questo porti alla distruzione della videocamera in quanto esiste un ulteriore stabilizzatore all'interno... ma potrebbe non esserci.
Per questo motivo approcciate il progetto con serietà consapevoli dei potenziali rischi, anche un progetto più complesso con varie protezioni potrebbe non essere sufficiente a garantire sicurezza.
Per questo motivo è bene puntare alla ricerca di una batteria con una tensione il più possibile vicina a quella della presa del caricabatteria aggiungendo in serie fusibile ed enne diodi come già spiegato!
Ultima modifica di Quarzo il mer, 04 nov 2009 - 21:31, modificato 3 volte in totale.
da CrazyDuke
#634777
Il tuo progetto è interessante... in soldoni?? Quanto costa il materiale da procurarsi per assemblare tutto??
da Quarzo
#634779
Costa molto poco! Per stare larghi sotto i 9 euro esclusa la batteria!
se trovi una batteria con tensione vicina a quella del tuo caricabatteria (soluzione consigliabile per una maggiore sicurezza) il costo si riduce a quello della batteria e dei 3 connettori ed enne diodi che costano quasi nulla!
da CrazyDuke
#634788
Grazie!!! Manualità ed elettronica non sono il mio forte... ma devo provarci... soprattutto perché anche io lo farei per una Samsung...
#634902
Particolare attenzione va prestata al concetto sicurezza!
Questo è un riduttore semplice ed affidabile nonostante ciò è sempre bene pensare al peggio e quindi domandarsi cosa potrebbe succedere in caso di guasto dell'integrato stabilizzatore IC1.
Abbiamo due casi
1) la tensione scende a zero volt, in questo caso siamo fortunati
2) la tensione di ingresso 12 volt ce la ritroviamo in uscita con il rischio di alimentare la videocamera con 12 volt. Non è detto che questo porti alla distruzione della videocamera in quanto esiste un ulteriore stabilizzatore all'interno... ma potrebbe non esserci.
Per questo motivo approcciate il progetto con serietà consapevoli dei potenziali rischi, anche un progetto più complesso con varie protezioni potrebbe non essere sufficiente a garantire sicurezza.
Per questo motivo è bene puntare alla ricerca di una batteria con una tensione il più possibile vicina a quella della presa del caricabatteria aggiungendo in serie fusibile ed enne diodi come già spiegato!


Per questa spinosa questione vorrei ricordare/suggerire la soluzione del diodo Zener posto sull' uscita con lo scopo di realizzare una ulteriore ed efficace protezione.
A tal proposito, per maggiore chiarezza e semplicità, mi sono permesso di riprendere e modificare lo schema di Quarzo (spero non me ne voglia!)

Ecco lo schema modificato:

Immagine


Aggiungendo un semplice diodo Zener di tensione adeguata sull'uscita si ottiene la garnzia che, anche in caso di corto circuito di IC1 che in questo caso porterebbe la tensione di 12 Vcc in uscita, uno zener provvederebbe a limitare la tensione ad un valore pari a quello del suo valore nominale.
Nel caso di specie ho inserito un diodo Zener da 9 volt, tale tensione risulta essere di poco superiore agli 8,6 Vcc del regolare funzionamento ed in caso di quasto alla videocamera giungerebbero solamente 9 Vcc enzichè 12...tensione che sarebbe sicuramente tollerata dalla videocamera !

Vorrei cogliere l'occasione per sponsorizzare e ricordare la mia versione inclusa nel Tutorial SimpleSteadi (volendo potete recuperare il link nella mia firma) che prevede una versione analoga ma regolabile a piacimento in tensione in grado di adattarsi a tutte le tensioni richieste.
In questa versione non ho inserito per ovvi motivi la protezione realizzata con lo Zener in quanto la variabilità della tensione sulla uscita non lo consentiva...nulla vieta però di regolare secondo la tensione richiesta e di aggiungere comunque lo Zenere del valore appropriato.

Buon lavoro a tutti !
#634945
A tal proposito, per maggiore chiarezza e semplicità, mi sono permesso di riprendere e modificare lo schema di Quarzo (spero non me ne voglia!)


Ci mancherebbe, la collaborazione prima di tutto!


Ecco lo schema modificato:

Immagine


Aggiungendo un semplice diodo Zener di tensione adeguata sull'uscita si ottiene la garanzia che, anche in caso di corto circuito di IC1 che in questo caso porterebbe la tensione di 12 Vcc in uscita, uno zener provvederebbe a limitare la tensione ad un valore pari a quello del suo valore nominale.


Questa è un idea concettualmente valida ma improponibile in quanto in caso di corto fra uscita ed ingresso ci ritroveremmo i 12 volt sullo zener privo della tradizionale resistenza limitatrice posta in serie.
Questo limite porta alla distruzione dello zener.

Considerando che per funzionare correttamente l'IC1 necessita di un delta V ai suoi capi di almeno 1.8 volt avrei 12 - 8.6 - 1.8 - 0.7 = 0,9 volt di margine per una eventuale resistenza in serie. Considerando un limite di 1A massimo di corrente potrei mettere in serie al diodo D1 una resistenza da 1 ohm 1Watt che comunque sarebbe insufficiente a garantire protezione allo zener.
#634956
Vorrei cogliere l'occasione per sponsorizzare e ricordare la mia versione inclusa nel Tutorial SimpleSteadi (volendo potete recuperare il link nella mia firma) che prevede una versione analoga ma regolabile a piacimento in tensione in grado di adattarsi a tutte le tensioni richieste.


Ho visto solo ora il mitico LM317, (riproposto sotto) approfitto per consigliare un valore di R1 di 120 ohm anzichè 1200 ohm ed un valore di R2 di 2Kohm anziche 20Kohm questa modifica consente di garantire stabilizzazione anche con correnti di uscita alte. In parallelo ad R2 ci starebbe bene un condensatore elettrolitico da 100uF 16 vl

Immagine



In questa versione non ho inserito per ovvi motivi la protezione realizzata con lo Zener in quanto la variabilità della tensione sulla uscita non lo consentiva...nulla vieta però di regolare secondo la tensione richiesta e di aggiungere comunque lo Zenere del valore appropriato.


In caso di cortocircuito involontario sull'uscita avremmo la distruzione dell'LM317 che può essere prevenuta ponendo in parallelo alla resistenza R1 un diodo 1N4007 con il catodo collegato all'uscita dell'LM317.
In caso di cortocircuito il suo katodo risulterebbe collegato a massa, andrebbe in conduzione porterebbe a massa il pin reg dell'LM317 la cui uscita si stabilizzerebbe a 1.2 volt gestendo autonomamente il corto evitando la distruzione.
#634969
Questa è un idea concettualmente valida ma improponibile in quanto in caso di corto fra uscita ed ingresso ci ritroveremmo i 12 volt sullo zener privo della tradizionale resistenza limitatrice posta in serie.
Questo limite porta alla distruzione dello zener.


ESATTO ! Hai ragione e ci ho anche pensato ! però..
Visto che c'è interverrebbe il fusibile (che io, anche se NON ho specificato nulla a riguardo, sostituirei con uno di tipo tradizionale) evitando la distruzione dello Zener e salvaguardando con massima sicurezza il tutto !
Un fusibile tradizionale è più scomodo perchè una volta bruciato va sostituito....pero, se interviene lo zener a farlo bruciare a causa del guasto in cc dell'integrato stabilizzatore IC1, non chè il rischio che si comporti come una intermittenza dell'albero di natale alimentando e spegnendo il circuito (ormai inevitabilmente compromesso e che richiede comunque un interveto più laborioso e specialistico rispetto ad una semplice sostituzione di fusibile !)

La funzione dello zener è proprio quella di creare un "corto circuito" verso massa, nel caso in cui si verifichino inalzamenti di tensione al di sopra della tensione nominale, e di fare intervenire così il FUSIBILE posto a monte del circuito in questo caso a protezione del carico !
Vista in questa ottica il carico rimane protetto e se anche si guastasse lo zener sarebbe il male minore, avrebbe comunque svolto la sua funzione, e ci troveremo semplicemente a doverlo sostituire assieme al circuito di regolazione che ha causato il disguido...pochi centesimi di zener sacrificati
potrebbero così salvaguardare migliaia di euro di attrezzatura !

Volendo una maggiore comodità riguardo ad eventuali cc sull'uscita si potrebbe inserire in fus. autoripristinante sull' uscita in modo che si ripristini da solo e quello a monte di tipo tradizionale per maggiore sicurezza come si diceva sopra...ovviamente la corrente di intervento di quest' ultimo dovrebbe essere superiore per non brciarsi inutilmente insieme e quello autoripristinante.

Per quanto riguarda la mia versione io, in realtà, una volta tarato il valore di tensione aggiunsi lo zener e, nel cablaggio, era previsto il tipico fusibile a cartuccia ispezionabile....

Riguardo alle resistenze da piazzare eventualmente di valore inferiore è vero, però, data la modeste intensità di assorbimento della mia videocamera, ho preferito limitare tutte le correnti assorbite dall'alimentatore (con valori di resistenza maggiori) in modo da prolungare al massimo l'autonomia...anche se poi in effetti le differenze non sarebbero apprezzabili probabilmente !

Ciao
#635006
Questa è un idea concettualmente valida ma improponibile in quanto in caso di corto fra uscita ed ingresso ci ritroveremmo i 12 volt sullo zener privo della tradizionale resistenza limitatrice posta in serie.
Questo limite porta alla distruzione dello zener.


ESATTO ! Hai ragione e ci ho anche pensato ! però..
Visto che c'è interverrebbe il fusibile (che io, anche se NON ho specificato nulla a riguardo, sostituirei con uno di tipo tradizionale) evitando la distruzione dello Zener e salvaguardando con massima sicurezza il tutto !


Non ricordo se all'atto della distruzione dello zener questo produca un corto od un circuito aperto... la mia attuale convinzione è che diventi un circuito aperto.
Ho l'impressione, se le mie reminiscenze scolastiche non mi ingannano, che la distruzione avvenga con correnti più basse rispetto all' 1A del fusibile vanificando l'intervento del fusibile che rimarrebbe intatto.... ma dovrei controllare!
#635054
Questa è un idea concettualmente valida ma improponibile in quanto in caso di corto fra uscita ed ingresso ci ritroveremmo i 12 volt sullo zener privo della tradizionale resistenza limitatrice posta in serie.
Questo limite porta alla distruzione dello zener.


ESATTO ! Hai ragione e ci ho anche pensato ! però..
Visto che c'è interverrebbe il fusibile (che io, anche se NON ho specificato nulla a riguardo, sostituirei con uno di tipo tradizionale) evitando la distruzione dello Zener e salvaguardando con massima sicurezza il tutto !


Non ricordo se all'atto della distruzione dello zener questo produca un corto od un circuito aperto... la mia attuale convinzione è che diventi un circuito aperto.
Ho l'impressione, se le mie reminiscenze scolastiche non mi ingannano, che la distruzione avvenga con correnti più basse rispetto all' 1A del fusibile vanificando l'intervento del fusibile che rimarrebbe intatto.... ma dovrei controllare!


Se la memoria non mi inganna mi sembra di ricordare che, quando mi occupavo di riparazioni di azionamenti brushless mi capitasse di trovare un guasto ricorrente; precisamente si trattava di intervenire sulla protezione posta sulla parte di alimentatore switcing della logica costituita da una serie di tre zener ( per arrivare ad una tensione di 400 V (140+140+120) oppure 460 V (160+160+140) non ricordo esattamente ma mi sembra la seconda serie) mi ritrovavo spesso con uno zener in corto (normalmente il più basso di tensione) il quale buttando a terra la tensione impediva al circuito di oscillare.....
Se non ricordo male appunto il guasto era immediatamente rilevabile dal momento che con il tester riuscivo ad individuare subito il guasto...e mi pare che si trattasse di corto...in oltre molte volte le piste del circuito stampato risultavano "bruciate"....quindi....

Altra considerazione: hai presente gli zenamik ?
Lo zenamik è proprio un componente costituito da un paio di zener in parallelo e controfase, alti di tensione che si utilizzano per proteggere gli stadi di ingresso (anche di potenza) di apparecchiature elettroniche di ogni sorta, anche se alimentate a 220 o anche a 380 Vac per esempio.
Questi intervengono proprio guastandosi a causa di una accidentale sovratensione della alimentazione, andando in corto, e causando l'intervento delle protezioni poste a monte dell'apparecchiatura stessa...quindi vale a dire: interruttori di sicurezza magneto/termici o anche fusibili.

Questa sarebbe una controprova del fatto che uno zener posto a sovratensione con corrente incontrollabile che tende al cc debba guastarsi ed andare in corto appunto !

Ciao
da Quarzo
#635098
Bene allora possiamo senza ombra di dubbio affermare che con la tua aggiunta (lo zener) si può stare tranquilli per la felicità di utenti e telecamere costose!
#651167
Felice 2010 a tutti

per il cicuito proposto da quarzo, non c'è due senza il tre e via...non tutti i lettori di VM sono dei provetti elettronici o hanno a disposizione un databoock, per me avete dimenticato una cosa importante per chi vuole cimentarsi nella realizzazione del pregetto, la piedinatura del IC1:

piedino 1= ingresso
" 2= massa
" 3= uscita

tra il piedino 1 ed il 3 aggiungerei un diodo ad evitare un ritorno di polarità, capitatami quando realizzai un circuito simile per la mia EX1 HI-8 canon.
Chiedo scusa per la mia intrusione.
#651759
per il cicuito proposto da quarzo, non c'è due senza il tre e via...non tutti i lettori di VM sono dei provetti elettronici o hanno a disposizione un databoock, per me avete dimenticato una cosa importante per chi vuole cimentarsi nella realizzazione del pregetto, la piedinatura del IC1:


La cosa è voluta e viene fatta per senso di responsabilità proprio perchè spesso è un "non addetto ai lavori" a cimentarsi nella realizzazione.
Questa condizione lo costringe a cercare in rete la piedinatura dello stabilizzatore e quindi si ritrova con un bel pdf da leggersi ricco di informazioni che gli serviranno.
#683928
Ciao Ragazzi,

io aggiungerei anche un diodo che va dall'uscita dal 7808 all'ingresso dello stesso come ulteriore protezione in caso di corto circuito all'ingresso dello stesso.

Un link di riferimento, senza inserire schemi ulteriori, è il seguente : http://ian.r.scott.tripod.com/lm7808_ldo.htm

Ecate
#699671
Ciao quarzo ci si rivede

Io apprezzo molto il tuo spirito di condivisione, ed è molto interessante anche l'uso dell'elettronica di certo non di uso comune per aiutare gli altri, ma devo comunque esporre la mia esperienza per tale argomento.

Quasi quattro anni fa, mia sorella è sposata, e mi ha chiesto come regalo il servizio video.
In quel momento avevo a disposizione la telecamera Panasonics NV-GS120EG tre CCD che saputa usare in ambienti sufficientemente luminosi offriva una qualità d'immaggine sufficientemente valida, e così decidetti di utilizzarla in abbinamento con un faretto a luce calda.
L'unico problema era l'autonomia della sua batteria e del tempo di ricarica della seconda.
Decisi quindi di accroccare un circuitino come il tuo con il regolatore di tensione 7808, alimentandolo con una batteria al piombo inserita in un marsupio dal quale usciva solo il cavo di collegamento alla camera, complice anche un accessorio in dotazione della cam una finta batteria con cavo da inserire al caricabatterie per l'alimentazione diretta dalla rete ;)

Il risultato fu ore di registrazione e... lo spegnimento totale della camera proprio NEL MOMENTO FATIDICO DEL SI!!!!!!:cesso: :censured: :kill: :bye: :cran: :lol:

Ne sono più o meno uscito con una rapida sostituzione della batteria dopo diversi interminabili secondi di blocco totale!

Quando tornai a casa ho realizzato quello che era successo :book:

Utilizzando un regolatore come quello da te pubblicato, il controllo interno alla camera, dello stato di carica della batteria, non avrebbe mai potuto funzionare, indicandomi la batteria carica fino a qualche istante prima della sua completa morte :bunda:

Questo perchè il controllo verifica la tensione della batteria e ne restituisce un valore proporzionale.
Con un circuito realizzato con un semplice regolatore di tensione, la caduta di tensione della batteria causata dal suo consumo in corrente, viene costantemente compensato dal regolatore stesso che continuerà a fornire in uscita una tensione pari al suo valore di progettazione (nel tuo caso 8V) questo fino a che la batteria non scende sotto a questo valore (teorico) ma a quel punto la batteria non ha alcuna corrente ed è completamente scarica (una batteria da 12V ad esempio non da più corrente già a 10.5V) spegnendo di botto il carico :duel:

Soluzione? o un circuito stabilizzatore con uscita in tensione proporzionale allo stato di carica della batteria (semplice riduttore di tensione) o un indicatore di carica esterno alla camera da utilizzare di tanto in tanto per avere un'idea di autonomia di ripresa...


Bye bye e Buona Domenica

Mi sono imbattuto in questo video alla ricerca di […]

Non c'è davvero niente di meglio sul web […]

Nota: non conosco i requisiti del mio pc. quind[…]

Sicuramente ci sarà un metodo più ve[…]