"politiche commerciali" credo tu intenda.
Certo che la Sony fa millemila modelli.
Sony sta specializzando il suo catalogo in modo incredibile, a differenza delle altre case. Scagliona la sua produzione cercando di dare il più ampio ventaglio possibile. Cerca di tappare più buchi possibili, fornendo un modello per tutti i gusti e tutte le tasche. Diversifica al massimo. Con l'introduzione poi delle camere a largo sensore con ottica intercambiabile e zoomata motorizzata ha aperto un nuovo varco (la cui qualità ancora non sappiamo). Diversificare il mercato in un'epoca in cui la tecnologia ha un certo grado di saturazione è una buona tattica.
I videomaker, quelli che ci capisono molto (e anche quelli che non ci capiscono un tubo) di tecnologia sono diventati più esigenti; grazie anche all'approccio di Panasonic ai formati alti in cam prosumer a partire dalla "lontana" HVX200, si è creata l'idea che anche le camere prosumer debbano fare il salto qualitativo, perlomeno sotto il profilo della codifica.
Il salto qualitativo è stato fatto nella sezione camera (sebbene in parte C-MOS e ottiche dai tiraggi lunghi non sempre danno il massimo delle prestazioni
); Sony era rimasta indietro nella fase di codifica; aveva continuato con la serie EX in MPEG-2 LONG GOP, aveva aggiunto la linea AVCHD. Ora ha il parco macchine al completo.
Quello che sto pensando è che forse una camera come la PMW150 si mette un po' in competizione con la NX5. L'unica cosa oltre la codifica che le diversifica sostanzialmente sembrerebbe il tiraggio dell'ottica. Sono due fattori che possono essere determinanti nell'acquisto, ma anche no. Andrei sicuramente sulla 150 per via del codec, perchè tutto sommato i 21x, 22x, 23x montati su C-MOS vanno bene per andare a caccia di volatili a cavalletto. Ci fai poco altro. A quel punto la NX5 sarebbe una specie di Cenerentola. Se si esclude l'ottica è più imporbabile che la si scelga per il codec. Ormai di spazio negli hard disk ce n'è per 50 Mbps; un po' meno per i 100 Mbps a 10 bit dell'AVC-Intra