gli studi televisivi difficilmente cambiano software quando ci si trovano bene con quello che hanno già. Ma ciò non a causa che altri software non siano all'altezza di fare ciò che riesce a fare e gestire Avid, ma semplicemente dal fatto che conoscono Avid e lì rimangono fino a grandi cambiamenti
Quoto quanto detto da Fearless. Il fatto che Avid sia diventato lo standard del settore broadcast è riconducibile semplicemente a motivazioni storiche, in periodi in cui nessun altro produttore poteva competere con loro, e alla perfetta assistenza che l'azienda garantisce da sempre a clienti che hanno investito centinaia di migliaia di euro, e prima lire, nei loro sistemi.
Oggi purtroppo in alcuni aspetti gestionali le cose sono ancora così, in altri aspetti invece sono stati superati alla grande.
Solo Avid riesce a rispondere a determinate esigenze. Giustissimo ma quali sono queste esigenze? Sono le stesse delle medio piccole produzioni? No.. Vi assicuro di no..
Tolte le considerazioni legate alla rete di lavoro rimane da parlare solo del software fine a se stesso, ed è qui che Avid cade inesorabilmente sullo stesso piano, se non addirittura un pezzo sotto, di tutti gli altri software di editing in circolazione.
Questo per dire che non è stato Media Composer a far diventare Avid la più grossa azienda del settore ma ciò che Avid ha dato in termini di workflow ai suoi clienti in oltre 20 anni di assistenza. E di questo ultimo concetto qualunque filmaker indipendente in circolazione se ne può altamente sbattere le p***e..
Perché?
Perché ha tutt'altre esigenze..