giovedì 25 Aprile 2024,
VideoMakers.net incontra Emiliano Cribari per conoscerlo meglio e saperne di più sul suo lavoro; abbiamo avuto il piacere di conoscere già Emiliano qualche anno fa, nella nostra sezione cinema indipendente.
VideoMakers.net: Chi è Emiliano Cribari? Parlaci un po’ di te.
Emiliano Cribari: Fino a poco tempo fa sarebbe stato piuttosto difficile, per me, rispondere a questa domanda. E invece che gioire – come in genere fanno gli artisti – dell’assenza di una definizione professionale, io vivevo tutto ciò come un profondo disagio. Al contrario, oggi per me rispondere a questa domanda è semplicissimo: io-sono-un fotografo.
VM.net: Come sei arrivato alla “fotografia”. Hai fatto studi specifici o cosa?
EC: Fatte salve le primissime esperienze come fotogiornalista (fatte verso la fine degli anni ’90), per assurdo io ho capito di essere un fotografo grazie al Cinema: perché -come regista – non sopportavo tanto l’idea di muovere la cinepresa… Secondo me non serviva così spesso, ecco! Quando dunque ho deciso che il mio percorso cinematografico si era esaurito, la Fotografia è stata la più naturale destinazione che potesse accogliermi. Ho studiato, tanto; e lo faccio tuttora, tantissimo. Ma quasi sempre in maniera solitaria.
VM.net: Quali sono i soggetti preferiti dei tuoi lavori?
EC: A livello professionale, gli sposi. Mi considero un vero fotoreporter di matrimoni. A livello di ricerca personale, invece, tutto ciò che è urbano, che è creato dall’uomo. La classica ‘street photography’, insomma.
VM.net: Che attrezzatura utilizzi e quali software?
EC: Due fotocamere Canon EOS 5D Mark III e 4 ottiche fisse (24 mm 1.4 Canon, 35 mm 1.4 Sigma, 100 mm 2.8 Macro Canon e 200 mm sempre Canon). Poi, il vero gioiello: una fotocamera Fuji X100S (che monta un’ottica fissa, equivalente a un 35 mm). Come software, infine, utilizzo Aperture.
VM.net: Sei un “oneman band” o ti fai aiutare da collaboratori?
EC: I lavori veri e propri li gestisco quasi sempre insieme a una valida collaboratrice, mentre i progetti miei li gestisco in necessaria solitudine.
VM.net: Quali sono le tue produzioni recenti?
EC: L’ultimo mio progetto fotografico si intitola “Static”. Ecco il link: facebook.com/emilianocribari
VM.net: Matrimoni e cerimonie un tempo se snobbate…pare assumano ultimamente una nuova luce. Si tratta di un risvolto meramente economico o cos’altro?
EC: Per molti sì (soprattutto filmaker), e questo mi intristisce tanto. Perché in realtà il matrimonio è una bellissima storia da raccontare. Se sai (come vuoi) raccontarla. Io penso che dietro allo snobbismo ci sia anche della paura, spesso: perché non esiste tema più complicato di un matrimonio, dove nulla può essere ripetuto e dove accadono continuamente cose che dovranno necessariamente essere immortalate (ebene!) sotto frequentissimi cambi di luci e ambientazioni.
VM: Finora qual’è il progetto che ti ha entusiasmato di più, che ti ha dato maggiori soddisfazioni personali e professionali?
EC: Andy Warhol disse che una buona ragione per svegliarsi la mattina era avere un nuovo rullino da sviluppare. Anche per me è un po’ così: io vivo ogni lavoro come se fosse il primo, con la stessa identica emozione del primo giorno di scuola.
VM: Conoscevi già VideoMakers.net?
EC: Certo! Quale filmaker non vi conosce?
VM.net: Cosa ne pensi delle community su Internet?
EC: Sono sincero: non le frequento. Non mi entusiasmano. Ma è una questione esclusivamente legata a come sono fatto io, al mio rapporto con il web. In generale invece penso che abbiano la loro grande utilità.
VM.net: Cosa puoi consigliare ad un giovane che si avvicina o si appassiona al mondo della Fotografia?
EC: Che, come disse Robert Heinecken, c’è una grande differenza fra scattare una fotografia e fare una fotografia. La Fotografia è un’arte incredibilmente affascinante, ma il fatto che ormai sia diventata veramente accessibile a tutti la sta declassando a livelli vertiginosi…. Quindi: rispettatela e rispettate chi lavora da più tempo in questo ambito.
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