24 Maggio 2019 –
[Lilim Mohrhoff] Cuore Di Lana
Scritto da VMStaff
Immergiamoci in questa nuova intervista con Lilim Mohrhoff, regista di “Cuore di Lana“, per saperne di più sul suo lavoro.
VideoMakers.net: Ci parli di te e della tua “casa” di produzione?
Lilim Mohrhoff: Mi piacerebbe tirar fuori un grande nome e dire di essere stata abbondantemente sostenuta nel progetto, ma purtroppo, come spesso accade, a elargire denaro sono state solo le mie tasche! Ma alla fine fa parte del mestiere, no? A volte bisogna partire da zero e credere per primi nel nostro lavoro!
VM.net: Nella realizzazione di lavori a budget limitato cosa ritieni sia la carta vincente per a buona riuscita del film e, nello specifico di questo lavoro, cosa è stato determinante per la buona riuscita del progetto?
L.M.: Credo che si possa sempre tirare fuori una bella storia, sia con un milione di euro, sia con zero. Bisogna solo tarare il punto di partenza e trovare il miglior modo per avvicinarsi il più possibile all’idea che si ha in testa. Non servono per forza bilioni per ottenere un film da grido. L’unica cosa che conta non è vendibile e non ha prezzo: la fantasia.
VM.net: Ci dai qualche dettaglio “tecnico” sulla realizzazione? Potresti parlarci del tipo di attrezzatura utilizzato in tutto il corto?
L.M.: Non abbiamo avuto delle attrezzature “ultimo grido”! Abbiamo utilizzato una Sony Alpha e varie luci e pannelli! La cosa che più ci ha aiutato è la favolosa scenografia di Angelica Morelli che armata di legno, carta, pittura e tessuti ha realizzato il fantastico sfondo che si vede dietro l’attrice!
VM.net: Nella realizzazone dei lavori low budget il coinvolgimento degli amici per la realizzazione è un fattore determinante. Ci parli della tua esperienza in ?
L.M.: Il coinvolgimento degli amici (e degli amici degli amici!!!) è senza dubbio fondamentale quando non si hanno fondi veri e propri. Io ho potuto contare sull’appoggio di Edoardo Bramucci, un regista conosciuto in Accademia che ha accettato di fare da Aiuto Regia nonostante io nasca come Montatrice e fosse la prima volta per me come Regista.
La sceneggiatura è stata scritta da Irene Fraschetti, un’altra ragazza conosciuta in Accademia, che ha creduto già da subito in questo progetto!
In poco tempo, grazie a dei passaparola generali, abbiamo formato una fantastica troupe.
Tutti hanno partecipato con il solo scopo di tirar fuori un buon prodotto, hanno creduto nella potenzialità di questa breve storia e hanno dato il meglio!
La fotografia è stata curata da Enrico Bellinghieri: è stato il nostro primo incontro ma c’è stato subito feeling. Riusciva a decifrare le immagini che dalla mia testa uscivano senza filtro. Ha rappresentato per filo e per segno tutto quanto, senza deludermi nemmeno una volta.
Con lui ci sono state Claudia Sicuranza (Operatrice) e Arianna Pucci (Ass. Fotografia).
I fonici, anche loro nuove piacevoli conoscenze, sono Amitt Darimdur e Beatrice Mele. Due ragazzi fantastici che sono riusciti a fare un lavoro impeccabile: abbiamo girato d’estate ed avevo il giardino pieno zeppo di Cicale (da un lato), mentre dall’altre in strada sfrecciavano macchine senza sosta!
Temevamo si sarebbe sentito tutto in post ed invece hanno fatto un miracolo!
Giulia Magrini e Ilaria Nestovito hanno dato il tocco finale al tutto, interpretando al meglio la storia!
VM.net: Quali sono stati i principali intenti e ispirazioni che ti hanno influenzato e che ti ispirano in genere nel tuo modo di realizzare determinati lavori?
L.M.: Per questo specifico cortometraggio sono stata ispirata dalla cosa più classica di tutti i tempi: una delusione d’amore. Ero caduta in un momento di grande sconforto in cui alternavo giustificazioni “del carnefice” all’odio più totale. Mi ero letteralmente divisa in due ed ho avuto una forte discussione con me stessa, proprio come in Cuore di Lana. Alchè ho pensato “Chissà a quante persone capita la stessa cosa?” ed ho voluto dar vita a queste due piccole voci in contrasto.
VM.net: Il budget per realizzarlo? Quanto è costata la sua realizzazione?? E quanto è costato in termini di tempo, dandoci un riferimento per la preproduzione, la produzione e la postproduzione.
L.M.: E’ stato un cortometraggio relativamente economico, se lo paragoniamo ad altri ben più complessi. Il tutto è costato poco più di 500 euro fra attrezzatura, spostamenti, cibo e scenografia. Le cose più costose, ovviamente, sono state la Fotografia e la Scenografia, ma siamo stati bravi a rimediare molte cose gratuitamente.
La scenografia della prima stanza, ad esempio, è stata fatta con oggetti trovati nella mia casa (abbiamo girato lì!) e scatoloni presi rovistando nei cortili dei supermercati!
VM.net: Il tuo lavoro quale futuro avrà? Ci sarà la partecipazione a concorsi e proiezione/distribuzione e a che livello?
L.M.: Essendo un cortometraggio molto breve, sto puntando più a renderlo “virale” su internet piuttosto che popolare fra i Festival. Essendo un messaggio molto comune a tante persone che si imbattono in delusioni amorose, mi piacerebbe che venisse guardato in un momento di sconforto, magari sfogliando Facebook distrattamente, per poi dire “cavolo, c’è chi ha parlato della mia stessa situazione! Ora mi sento meno solo!”.
VM.net: Sei già al lavoro su un nuovo progetto? Di cosa si tratta e quando vedrà la luce?
L.M.: Ebbene sì! Quest’estate dovrò girare il mio terzo cortometraggio da Regista (Non mi ricordo se l’ho già detto, ma io nasco come Montatrice) che si chiamerà “Nuvole”. Abbiamo appena concluso la raccolta fondi e ci stiamo per imbarcare nei mari in tempesta dell’Organizzazione generale!
VM.net: Ci puoi dare qualche indiscrezione riguardo i tuoi prossimi impegni?
L.M.: Per il nostro prossimo cortometraggio abbiamo ricevuto il Patrocinio del Comune di Bolsena e per questo gliene saremo sempre grati! Hanno creduto in noi senza nemmeno conoscerci e ci hanno ritagliato del tempo nonostante tutti i loro impegni. Per questo vorremmo ringraziarli con il cuore.
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