Immergiamoci in questa nuova intervista con Pantaleone Antonio Megna regista di Sun-day per saperne di piĂą sul suo lavoro.
VM: Ci parli di te e della tua “casa” di produzione?
AP: L’Onosendai è un’associazione no-profit, ha come scopo principale di produrre prodotti di alta qualità con la minima spesa, questo grazie anche alle nuove tecnologie disponibili sul mercato.
VM: Nella realizzazione di lavori a budget limitato cosa ritieni sia la carta vincente per una buona riuscita del film e, nello specifico di questo lavoro, cosa è stato determinante per la buona riuscita del progetto?
AP: Sun-day è un esperimento, si può dire che le spese sono state quasi pari a zero, la troupe era composta da 2 persone:attore e regista, la buona riuscita di questo specifico progetto è legata al messaggio che volevo trasmettere, un messaggio che dovevo trasmettere in 60 secondi netti, per me è stata più che altro una sfida.
VM: Ci dai qualche dettaglio “tecnico” sulla realizzazione? Potresti parlarci del tipo di attrezzatura utilizzato in tutto il corto?
AP: Oltre al cavalletto ho utilizzato un attrezzo da me realizzato chiamato “Snorricam”, penso sia stato utilizzato per la prima volta da Darren Aronofsky in il Teorema del delirio, perciò avevo bisogno di una macchina leggera quindi ho optato per l’HV20, per poi montare tutto con un iMac e Final Cut Pro.
VM: Nella realizzazone dei lavori low budget il coinvolgimento degli amici per la realizzazione è un fattore determinante. Ci parli della tua esperienza in merito?
AP: Questa domanda la devo ahimè saltare perché non stiamo parlando di lavoro “low budget” ma di un lavoro “no budget”, solitamente è importantissimo il coinvolgimento di amici ma in questo caso non è stato necessario neanche quello.
VM: Quali sono stati i principali intenti e ispirazioni (filmiche) che ti hanno influenzato e che ti ispirano in genere nel tuo modo di realizzare determinati lavori?
AP: Il filone filmico che mi affascina maggiormente è quello di Alejandro Jodorosky, Sun-day è nato dopo aver visto un suo spettacolo, una frase mi colpì: “Per non morire devi staccarti dalla famiglia” ed è proprio su questa frase che si basa Sun-day.
VM: Il tuo lavoro quale futuro avrĂ ? Ci sarĂ la partecipazione a concorsi e proiezione/distribuzione e a che livello?
AP: Devo dire che Sun-day attualmente è candidato come miglior videominuto al Filminute Award 2009 ed è stato appena selezionato al MestreFilmFest, ormai penso che la diffusione avverà sul Web, dobbiamo da un certo punto di vista abituarci a questa diffusione perché il futuro apparterrà solamente al Web.
VM: Sei giĂ al lavoro su un nuovo progetto? Di cosa si tratta e quando vedrĂ la luce?
AP: In questo momento sono alle prese con la postproduzione di “25”, è un corto su una vicenda accaduta a Niguarda il 24 Aprile 1945, questo progetto è un po’ più ambizioso di Sun-day, spero di vederlo finito per fine Ottobre 2009.
VM: Ci puoi dare qualche indiscrezione riguardo i tuoi prossimi impegni?
AP: Adesso sto finendo la sceneggiatura di un lungometraggio che spero di poter iniziare a girare a Ottobre 2010.