madcat ha scritto: ↑dom, 03 gen 2021 - 12:53 Ecco, no. In questo caso la penso come Herzog. L'ambiente deve essere reale: proprio quello di un mercantile di terz'ordine in balia della tempesta.
Non sapevo di questa posizione di Herzog, che ovviamente non solo non condivido ma la penso esattamente all'opposto.
Ci sono svariate ragioni e non una sola alla base di questo pensiero.
Prima di tutto, un assunto: IL CINEMA E' FINZIONE e quindi come trovo assolutamente irrilevante fare una vera pianosequenza oppure una condita da mille tagli, anzi nel secondo caso probabilmente ottengo un risultato più ideale e posso raccontare meglio la mia storia senza pormi limiti, così vale per ambienti ecc.
Ovviamente herzog non farebbe mai un film di fantascienza, vista l'impossibilità di fare riprese sulla luna o su marte, ma posso capire che la fantascienza non è un genere da cinefili incalliti. Non parliamo dei disaster movie, ma nemmeno "la tempesta perfetta" che è un grande film.
Tuttavia, ci sono altre questioni. Prima di tutto, l'empatia a bassa frequenza ecc.
Che ne sai?
Io ho fatto e faccio tutt'ora lo skipper. So bene cosa vuol dire beccare onde da 4, 5, 8 o 10 metri, ammetto che non ho mai affrontato onde da 20 metri. E sai perchè? Perchè non sono pazzo, e per la sicurezza mia e di chi sta con me non vado a cercarmi situazioni di estremo pericolo per la vita perchè creano "empatia".
Ora non so come tu possa convincere qualcuno ad affrontare onde da 20 metri che possono uccidere persone solo perchè Herzog vuole l'ambiente reale, ma personalmente tengo molto di più alla vita mia e quella delle persone che lavorano con me che alle follie di Herzog, per cui mai e poi mai cercherei di girare realmente una scena di questo tipo, al di là della fattibilità che è praticamente impossibile.
Accanto a questo, credo sempre che girare in sicurezza vuol dire farlo anche in luoghi dove questa sicurezza può essere facilmente garantita.
Capo Horn, al di là delle condizioni meteo impossibile (in genere, ma se c'è piatta dubito ti interessi) è pure un luogo ai confini del mondo, dove non esiste praticamente il minimo appoggio logistico.
D'altra parte, mi pare che pure Herzog per la tempesta sul vascello in "nosferatu" si sia "accontentato" di effetti speciali e non certo di una ripresa reale in una tempesta in mezzo al mare.
Ultima considerazione: non so di che "empatia a bassa frequenza" parli relativamente alle onde, io ne ho affrontate tante ed ho sputato sale ma non ricordo "empatia a bassa frequenza". Ma a parte questo mi chiedo come trasporti sullo schermo questa empatia e queste basse frequenze.
Ok, forse siamo OT in una certa parte, ma prendiamo solo l'aspetto sicurezza: volare in quelle condizioni è suicidio, come pure navigare, ergo, trova un altro modo.