Benvenuto su VideoMakers.net
Iscriviti per condividere la tua passione sul principale sito web italiano dedicato al VideoMaking!

Gli eventuali inserti pubblicitari all'interno delle discussioni sono visibili solo se non hai eseguito l'accesso al forum; ricordati di eseguire l'accesso o, se non sei ancora registrato, fallo QUI

Clicca qui per leggere le regole del forum
Segnalazioni di nuovi tutorials ed articoli pubblicati sul nostro portale e più in generale su tutte le notizie relative al mondo dell'editing video.

Moderatore: Moderatori

da Koroshiya
#1027652
Pellicola vs digitale
A conclusione del workshop Film Negative DoP, trainer Marcello Montarsi, durante la proiezione del lavoro finalizzato per misurare il grado di compatibilità fra la copia digitale e il positivo pellicola 35 mm. sono emerse delle interessanti questioni.
Grazie alla disponibilità e alla professionalità del laboratorio di sviluppo e stampa Technicolor siamo riusciti a dimostrare empiricamente un aspetto che per certi versi ancora oggi ai più è solo una leggenda o, nel migliore dei casi, solo un’ approssimativa convinzione non supportata certo da riscontri e parametri oggettivi.
…voci del popolo…
…Il digitale è meglio della pellicola? Ma si nota la differenza fra una proiezione 2K e un positivo 35 mm.?…
Le questioni sono mal poste.
- primo; il gusto non può essere un parametro oggettivo con cui determinare una preferenza.
- secondo; l’economia dell’industria D-Cinema incide pesantemente sulle questioni tecniche.
In tal senso sfatiamo una leggenda; attenzione a credere che la tecnologia digitale faccia abbattere i costi! Anzi; in certi casi, possono anche lievitare.
Ma andiamo con ordine.
A nostra insaputa è stato proiettato prima il lavoro finalizzato in 2K e poi la copia positiva 35 mm.
I ragazzi, tutti un po’ smaliziati, hanno riconosciuto la proiezione digitale da quella in pellicola.
Ma questo può accadere quando hai uno split dei due supporti così a breve distanza. In una sala quando entri e sei immerso nel buio della visione per un’ora e mezza non ci pensi e comunque non te lo chiedi. E comunque, difficilmente uno spettatore medio riconosce se sta assistendo ad una video proiezione o ad una proiezione.
La proiezione del lavoro in 2K fa emergere in tutta la sua incisione la durezza dell’immagine. Un senso iperreale di fedeltà alla realtà.
La proiezione del positivo ha restituito, invece, un’immagine molto più morbida.
Perché’? Cerchiamo di fare chiarezza.
In fase di ripresa abbiamo girato con pellicola Kodak Vision 3 500T 35 mm; trascinamento 3 pull down (ovvero per ogni fotogramma il trascinamento della pellicola è assicurato da 3 perforazioni); formato 2,35 : 1 sferico (ovvero usando obiettivi sferici abbiamo deciso di traguardare l’immagine con un rapporto fra la base e l’altezza di 2,35 a 1), sfruttando così metà fotogramma.
Questo materiale è stato sviluppato e poi scannerizzato per trasformarlo in DI (Digital Intermediate), ovvero un file DPX (Digital Picture Exchange).
Una copia in bassa qualità (una videocassetta MiniDv) di questo file è stata data al montaggio per ottenere il montato e la relativa EDL (Edit Decision List). Con questo semplice file .txt si è fatto il conforming, fase analoga al vecchio taglio del negativo, per ottenere così un file conforme al montato per procedere alla color correction.
A questo punto, infatti, siamo andati in sala, sempre con Marcello, e insieme al colorist di Technicolor Andrea, abbiamo fatto la color correction del montato.
Si ottiene così la CDL, ovvero la Color Decision List. Questi metadata servono per mettere di nuovo mano al file DI in modo tale che il DPX, il file intermediate per l’appunto, con i riferimenti della CDL , ‘corregge la fotografia’.
Fase successiva, la finalizzazione.
Il DPX color corretto diventa un DCP (Digital Cinema Package) 2K, ovvero la copia da videoproiettare.
Ma, come accade oggi, visto che molte sale in Italia – come nel resto del mondo – proiettano pellicola positiva, bisogna prevedere dello stesso lavoro, oltre alla copia in 2K, la copia conforme in pellicola positiva.
Come si fa?
Il file color corretto con i suoi contenuti metadata ‘guiderà’ un laser che inciderà l’immagine su un negativo 35 mm. che chiamiamo internegativo.
Da questo internegativo poi si stamperà la copia positiva.
A questo punto abbiamo ottenuto finalemnte le due copie finalizzate; quella in 2K e quella in pellicola positiva.
E, come accade nell’industria cinematografica, si va di nuovo in laboratorio per assistere alla finalizzazione, ossia il DoP assiste alla proiezione sia del prodotto digitale che dell’analogico, proprio per assicurarsi che fra i due supporti non ci sia difformità.
Ma questo è argomento della prossima puntata…


Fonte: http://www.ripresaprofessionale.it/shot ... pellicola/
da Xaratos
#1027658
Parlo con l'altezza della mia niubbaggine, ma non ho mai sentito nessuno affermare che il digitale sia di qualità superiore alla pellicola, anzi, mio padre che era un cinefilo e musicofilo, amava il suono caldo del vinile, soltanto... che anche lui ha dovuto cedere alla comodità dei CD digitali, lo stesso vale per il cinema, vuoi per comodità, vuoi per altre motivazioni, molte produzioni indipendenti sono orientate sul digitale, per non parlare poi, del settore amatoriale. Oramai, la direzione intrapresa è quella del digitale e non c'è modo di tornare indietro.
da Xaratos
#1027683
La comodità del digitale rispetto alla pellicola? In base ai racconti che mi diceva mio nonno sul montaggio in pellicola, ho visto anche una "moviola" alla scuola di cinema indipendente, ammetto che non ho mai fatto montaggio su pellicola e penso, che non né sarei capace, ci vuole una precisione e una manualità che non mi appartengono. Riguardo alla musica, sui racconti di mio padre, ogni sera stressava non poco per mettere il giradischi come diceva lui, altrimenti "non suonava bene", quando alla fine è passato al digitale, ha smesso di stressare per la posizione del giradischi, ma ha cominciato a farlo per il "suono" che per lui "non era più quello di una volta", allora, eccolo a spendere soldi per acquistare compressori, casse acustiche e via discorrendo per "avere il suono caldo del vinile". Per quanto riguarda il passaggio pellicola-digitale, basta vedere qualsiasi volantino di un qualsiasi negozio (anche blasonato) di macchine fotografiche, sono ben pochi i fotografi che sviluppano foto da rullino (i più, fanno stampe su carta fotografica), almeno, nella mia zona, non ci sono più fotografi che sviluppano, sono tutti passati al digitale. In più, arrivano voltantini dell'Euronics dove la prima cosa che vedi, sono i classici cipolloni in prima pagina per riprese del filmino delle vacanze. Non dico che la pellicola sia scomparsa o che sia "peggiore del digitale", non è mia intenzione affermare né l'una, né l'altra cosa, semplicemente, dico che è diventata un "prodotto di nicchia". Basta guardarsi intorno per rendersene conto.
da Koroshiya
#1027719
Come si evince anche dall'articolo il montaggio lineare non si effettua più da tempo. Il negativo viene trasferito mediante D.I. (ovvero di solito una scansione dei fotogrammi a 4K reale e uncompressed) e montato su altro supporto, poi il prodotto finito viene stampato su positivo e/o copia digitale in DCP per la distribuzione.

Per quanto riguarda il passaggio pellicola-digitale, basta vedere qualsiasi volantino di un qualsiasi negozio (anche blasonato) di macchine fotografiche, sono ben pochi i fotografi che sviluppano foto da rullino (i più, fanno stampe su carta fotografica), almeno, nella mia zona, non ci sono più fotografi che sviluppano, sono tutti passati al digitale. In più, arrivano voltantini dell'Euronics dove la prima cosa che vedi, sono i classici cipolloni in prima pagina per riprese del filmino delle vacanze.


Ma stai parlando di mercato consumer e prosumer, che secondo me non c'entra niente con la trattazione dell'articolo.

Non dico che la pellicola sia scomparsa o che sia "peggiore del digitale", non è mia intenzione affermare né l'una, né l'altra cosa, semplicemente, dico che è diventata un "prodotto di nicchia".


Non sono d'accordo, è diventato un prodotto esclusivamente professionale, ma non da ieri, da quasi 10 anni.
da Xaratos
#1027724
Non mi pare che con la moviola facessero montaggio lineare, in quanto un tizio (che rischiava anche di perdere la vista), guardava fotogramma per fotogramma, tagliava nel punto interessato, poi incollava o scotchava (a seconda dell'esigenza), che poi, siano cambiate le tecniche di montaggio anche su pellicola, non lo metto in dubbio.

Ma stai parlando di mercato consumer e prosumer, che secondo me non c'entra niente con la trattazione dell'articolo.


Ho detto negozi in generale, anche quelli che vendono macchine professionali, il digitale ha preso più del 90% del mercato (non solo consumer o pronsumer).

Non sono d'accordo, è diventato un prodotto esclusivamente professionale, ma non da ieri, da quasi 10 anni.


E che differenza c'è con quello che ho detto? Io ho detto che è diventato di "nicchia", alcuni films vengono ancora girati in pellicola, ma di certo, non sono molte le produzioni indipendenti che lo fanno, tu giri in pellicola?

Sul fatto che forse ho sviato dall'argomento, sono d'accordo, ma quello su cui volevo battere il punto, è che non importa se la pellicola è di qualità superiore al digitale, oramai, il mercato è passato a questa forma e non si può tornare indietro.
da Koroshiya
#1027756
non sono molte le produzioni indipendenti che lo fanno, tu giri in pellicola?


Si, io a volte giro in pellicola, ma scusa, chi ha parlato delle produzioni indipendenti e dei negozi in centro? Cosa c'entrano? Hai qualcosa da dire che sia in topic?

Sul fatto che forse ho sviato dall'argomento, sono d'accordo, ma quello su cui volevo battere il punto, è che non importa se la pellicola è di qualità superiore al digitale, oramai, il mercato è passato a questa forma e non si può tornare indietro.




Quale mercato? Non ne esiste uno solo. Secondo te il mercato di chi fa matrimoni e di chi produce feature films è la stessa cosa?
da clabart
#1028657
Articolo molto interessante sul tema della lavorazione pellicola-digitale (hai partecipato a quel workshop?), che non fa parte della mia attività lavorativa che è tutt'altro.
Nel workflow descritto, c'è un passo che mi ha lasciato perplesso:
"Questo materiale è stato sviluppato e poi scannerizzato per trasformarlo in DI (Digital Intermediate), ovvero un file DPX (Digital Picture Exchange). Una copia in bassa qualità (una videocassetta MiniDv) di questo file è stata data al montaggio per ottenere il montato e la relativa EDL (Edit Decision List). Con questo semplice file .txt si è fatto il conforming, fase analoga al vecchio taglio del negativo, per ottenere così un file conforme al montato per procedere alla color correction."
Perchè questa trasposizione su tape Mini-Dv ?
Ovvero con tutta la tecnologia a disposizione, per altro avanzatissima, si va a fare questo tipo di trasposizione e non utilizzando un supporto qualitativamente migliore ?
da Rider
#1028741
Ciao Clabart,
da quel che è dato capire, per lo scopo che si prefigge (scelta e taglio dei negativi) la trasposizione in DV ha una qualità sufficiente.
Farlo in DV ha probabilmente anche lo scopo di ridurre significativamente la capacità dei supporti che si consegnano al montatore, di agevolarne la fluidità al montaggio e forse di evitare che si propaghino copie abusive alla max qualità.
da clabart
#1028966
Ciao Clabart,
da quel che è dato capire, per lo scopo che si prefigge (scelta e taglio dei negativi) la trasposizione in DV ha una qualità sufficiente.
Farlo in DV ha probabilmente anche lo scopo di ridurre significativamente la capacità dei supporti che si consegnano al montatore, di agevolarne la fluidità al montaggio e forse di evitare che si propaghino copie abusive alla max qualità.

No, mi sembra il lato più debole di tutta la catena del processo lavorativo, quando lo stesso supporto MiniDV (ovviamente su vtr professionali da banco) è soggetto a perdite di segnale come il drop-out o come l'eventuale stato di conservazione dei metalli che compongono la striscia di pellicola della cassetta stessa.
da Rider
#1029155
Ma certo che è come dici tu, ma pur con drop e usura del nastro (per 1 acquisizione mi pare esagerato parlare di usura) riuscirà a fare almeno un montaggio, o no? E' tutto quello che serve per produrre una EDL.

La qualità non serve e il prodotto finale non ne verrà compromesso :manosu:
da Koroshiya
#1029749
Ciao clabart, no non ho fatto questo workshop ma conosco i tipi e ne feci un altro qualche anno fa, non proprio questo che è nuovo ma dove comunque lavorammo sul 35mm e anche in laboratorio, ma era più incentrato sulla produzione. Tornando su questi passaggi, quoto la spiegazione di Rider. In realtà tutte le volte che si fanno lavori di piccola entità in pellicola, ad esempio un videoclip o un cortometraggio il montaggio offline si fa preferibilmente su mini dv, per quei motivi egregiamente spiegati da Rider. Ovvio che per lavori molto più importanti come un lungometraggio per la sala, si preferiscono supporti più professionali, ad esempio i D5.

Make dating stress-free and enjoyable with the bes[…]

Connect casually with like-minded individuals on t[…]

La vecchia panasonic hvx201 permette il bilanciame[…]

Un saluto a tutti. Ma esiste ancora un mercato de[…]