anam i tuoi sono ottimi propositi,ma stai sbagliando l'approccio. Come opera prima ti basta girare la tua sceneggiatura,autoprodurla e mandarla a tutti i concorsi del pianeta. Della distribuzione non te ne devi curare. Se il corto piace e inizia a vincere dei premi,avrai uno storico. Potrai presentare la tua seconda idea ad un produttore mostrando i risultati che hai ottenuto. Qui inizia il tuo secondo lavoro e cioè scrivere una seconda sceneggiatura valida,contattare uno o più attori "noti" (con noti mi riferisco ad attori con una certa esperienza avvezzi alle autoproduzioni e conosciuti nel giro...e ce ne sono in Italia ) disposti a lavorare su un corto indipendente,contattare una troupe con esperienza,un bravo direttore della fotografia,un bravo fonico,un service che ti noleggi luci e attrezzatura di un certo livello e così via. Ancora una volta della distribuzione non ti deve interessare nulla perchè ti stai facendo conoscere. Manda il tuo secondo corto a tutti i festival del pianeta e vedi cosa accade. Se avrai altri premi,potrai iniziare a scrivere il tuo terzo lavoro e ricominciare tutto di nuovo.
Intanto ti starai facendo un nome e starai maturando esperienza acquistando fiducia e sicurezza e chi ti ascolterà lo farà in maniera differente.
Per il discorso dell'esperienza,non conoscendo il tuo background,ti dico che ce ne vuole molta,anzi moltissima. Gestire un set,un piano di lavorazione,la regia e tutto quello che ne consegue non è assolutamente semplice. Sognare va bene,ma bisogna sempre fare i conti con la realtà. Una troupe di cinque persone ha un tipo di gestione,una troupe di venti ne ha un'altra ad esempio.
Ti parlo di cose stupide,ma basta che il macchinista mangi in ritardo o che la troupe debba fare degli straordinari e potrebbe scoppiare un putiferio inimmaginabile sul set. Incrociano tutti le braccia e buona notte!
Il set è un mondo a parte e bisogna anche imparare a comportarsi in un certo modo,a farsi rispettare e a rispettare gli altri.
Come vedi non ho minimamente accennato alla sceneggiatura,alla distribuzione,alla regia o alla fotografia,ma semplicemente alle basi dei rapporti umani.
Inizia dal piccolo e vedi come si evolveranno le cose.
Oh,sia ben chiaro,nel tuo primo lavoro potrai sognare quanto ti pare,è la base del cinema,ma i tuoi sogni devono crescere di pari passo con la realtà che ti circonda.
In bocca al lupo!