- lun, 02 nov 2015 - 01:15
#1216301
Si, conoscevamo l'occupazione di Torino ma la stiamo valutando perchè più che lo squatting ci interessano situazioni di tipo familiare e comunitario più che legato solo a delle subculture più o meno giovanili. Ponendo si l'accento sulla casa come diritto inalienabile e gratuito dell'uomo ma senza accezioni politiche precise. Infatti partiremo da San Basilio a Roma dove i palazzi sono stati occupati negli anni '70 e infatti c'è esattamente un fenomeno di quel tipo: familiare e comunitaria, pur con tanti problemi legati alla legalità e alla povertà.
Mi chiedevo se ci fossero un altro paio di situazioni simili almeno in Italia, per allargare il discorso a contesti geografici e culturali diversi ma anche per avvalersi di un montaggio più avvincente e narrativo. Perchè anche in altri paesi (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra) ci sono molte occupazioni ma più a carattere di squatting che di rivendicazione sociale e necessità. Vero che in Spagna e Francia si ricollega anche a dei movimenti artistici e quindi rivalutazione del territorio o di strutture abbandonate a se stesse che si potrebbe ricollegare anche a delle realtà presenti a Roma. Un'ambientazione ideale da questo punto di vista c'era a Caracas in Venezuela, nella torre di David, però oltre ad essere molto lontana credo sia stata sgombrata l'anno scorso, non so se del tutto o in parte. Comunque quella di Torino la passeremo al vaglio.