Credo che la formazione del conservatorio sia eccellente
Credo di saperne qualcosa: ho studiato a "Santa Cecilia".
Ma ritengo l'istruzione dei conservatori statali una tra le migliori in Italia
Su questo non c'è dubbio. Ma solo perché metti a confronto,
all'interno del Paese, un coservatorio con un qualsiasi altro istituto di formazione musicale.
Io invece stavo soltanto cofrontando, nell'ambito della formazione sulla
composizione cinematografica, quello che ha da offrire un conservatorio italiano rispetto a un qualsiasi altro istituto di formazione straniero, in America e in gran parte d'Europa.
Trovare in Italia un corso di "Film scoring" o anche di "Composizione di musica per film" in un conservatorio è raro quando non addirittura impossibile. E mi preme ricordare che un compositore non è necessariamente un compositore di musica per film: c'è tutta una serie di sensibilità e competenze tecniche specifiche che si possono acquisire solo grazie a un corso specializzante, oltre che ad anni di esperienza.
Ritieni sia comunque una buona base da cui partire?
Certo che lo è. Ma potrebbe dimostrarsi un percorso mediamente più lungo. Ti faccio un esempio: studiare tre anni fuga e doppio coro ha un'utilità relativa. I principi che governano una fuga (esposizione, divertimenti, stretti) si possono acquisire in molto meno tempo. Infatti un corso di contrappunto e fuga, in una scuola americana, dura mediamente un semestre (e nel frattempo si seguono anche altri corsi, così come succede in qualsiasi altra università). E ritengo questo tempo più che sufficiente per capire i meccanismi di base. Se poi è mia intenzione approfondire l'argomento e diventare un mago nella fuga bachiana, potrò partire da lì. Ma costringere anche chi preferirebbe approfondire meglio altri argomenti a dedicare tre anni della propria vita a uno stile che potrebbe avere una limitata applicazione nella sua carriera successiva non è certamente la cosa più efficiente e vantaggiosa. Qualcuno potrebbe dire che lo si fa per cultura personale... Ma non quando un compositore di musica per film americano dopo 4 anni già possiede un discreto bagaglio e gli viene data la possibilità di comporre per il suo primo lungometraggio, mentre un compositore italiano dopo 7 anni ancora non conosce l'estensione del basso tuba!
Poi vogliamo parlare di orchestrazione? In un corso tradizionale di composizione (10 anni) si studiava per 7 anni solo musica vocale e pianistica, relegando agli ultimi 4 anni lo studio di TUTTI gli altri strumenti che costituiscono l'orchestra. Credo che questo non sia l'approccio migliore. Specie se i miei obiettivi sono altri.
Quali sono gli aspetti tecnici che si riscontrano e si studiano iniziando una scuola che ha come indirizzo principale quello dell'insegnamento di musica da film?
Innanzitutto un compositore che vuole applicarsi alla composizione per le immagini
DEVE avere buona padronanza delle tecniche cinematografiche. Campi, piani, tagli, sequenze devono costituire una terminologia di uso comune sia per poter lavorare sui suoi progetti, sia per potersi relazionare in modo corretto con gli altri soggetti coinvolti.
A questo si devono aggiungere ovviamente tutti i rudimenti in merito al sonoro cinematografico, con il quale dovrà sempre mettersi in relazione.
Infine, è essenziale che acquisisca tutte quelle tecniche e strategie di composizione che servono appositamente per poter commentare un filmato che non è detto che abbia (anzi, quasi mai la ha) una evoluzione musicale. Tecniche che non necessariamente fanno parte del bagaglio culturale di un "compositore generico". Ad esempio, la scansione per battute da 1/4 è una tecnica che esiste solo per semplificare lo studio musicale del montato.
Ancora una volta, in Italia, escludendo alcuni grandi maestri, Morricone in primis, siamo stati abituati a buttare sulle immagini una musica pre-composta, chiedendo al montatore audio di aggiustarla al meglio delle sue possibilità.
Vogliamo aggiungere il fatto che in Italia chi lavora non insegna e chi insegna non lavora?!
Come si può pretendere che io possa apprendere qualcosa da uno che non applica quotidianamente le tecniche che mi sta insegnando?!
Io ho seguito un corso di Film Scoring al Berklee College of Music. Quando poi ho iniziato a lavorare da Christopher Young ho imparato e perfezionato in un mese quello che nel corso ho studiato in un anno. E Christopher, oltre a essere uno dei più affermati compositori hollywooadiani, è anche un insegnante del corso di Film Scoring alla USC, che ho già indicato sopra. Questo per dimostrare che se uno le cose che insegna le applica quotidianamente le possiede e le sa trasmettere molto meglio di uno che invece occupa una cattedra solo per "titoli accademici" (non mi fate parlare!!!).
Mi dispiace essere così critico nei confronti dell'istruzione in Italia, ma purtroppo bisogna rendersi conto che la mentalità, dalle nostre parti, sta rovinando la formazione di chiunque in qualsiasi settore, ma soprattutto in quello artistico. E diventa complice di questa situazione il fatto che l'Italia si sente depositaria della cultura solo perché ne è stata la culla fino a qualche centinaio di anni fa... Ma il tempo, passa... e la cultura bisogna coltivarla giorno per giorno!!!