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Moderatore: Moderatori

da anam
#1085542
Salve a tutti.
Dopo innumerevoli ed estenuanti ricerche che hanno visto anche me protagonista di questo dilemma, ho deciso di scrivere questa piccola "guida" (o raccolta di consigli e delucidazioni) sulla questione Protezione dei Propri Lavori, non trovandone una qui (a mia amara constatazione).

Questa premessa è stata fatta già diverse volte, ma ribadisco ulteriormente in quanto voglio che questa guida sia il più chiara ed esplicativa possibile (fin dove mi è concesso):
Il nostro lavoro, per quanta protezione possiamo affiancargli, non sarà MAI davvero protetto del tutto. Chiunque, indifferentemente dalle intenzioni, può rubare la nostra idea, modificarla quel pò che basta e dichiararla propria. Questo perchè purtroppo (e logicamente, aggiungerei) possiamo proteggere il lavoro cartaceo, multimediale o quel che sia, ma non l'idea di base. Quindi, è assolutamente possibile che qualcuno sfruttando il lavoro altrui se ne impossessi e la faccia pure franca. Qualora tra le nostre mani avessimo delle prove inconfutabili che dimostrano palesemente che l'idea c'è stata rubata e sfruttata, è chiaro che il discorso cambia. Ma sono davvero delle rare eccezzioni, in quanto è possibile solo se chi ha deciso di rubarci l'idea lo faccia così per comè, senza modificare nulla, ed è inutile dirlo, non lo fa chiaramente nessuno. Quindi il mio consiglio, non potendo avere il potere su tutto ciò, è di limitarsi a far visionare il lavoro a chi pensiamo possa darci una mano a concretizzarlo. Almeno riduciamo di un pò le possibilità che uno qualsiasi se ne appropri. Una considerazione invece, giusto in merito, che ho fatto sulle case di produzione, è che paradossalmente, sono le ultime di cui dovreste preoccuparvi, in quanto rubare un'idea non gli conviene affatto, e se crede che quella stessa sia davvero ottima non si priverà mai della mente che l'ha creata, ma anzi, cercherà quanti più possibili contatti e collaborazioni con il suo creatore. Senza parlare del fatto che anche solo una causa in merito a truffa (che la vinca o meno), alla stessa porterebbe solo pubblicità negativa e macchierebbe per sempre la sua credibilità. Sapendo che ha provato a rubare del materiale (che sia falso o no) a un povero disgraziato che voleva solo un'opportunità, chi pensate che gli manderà più qualcosa? Il gioco vale la candela? Non direi proprio. Quindi in merito alle case di produzione potete dormire sogni tranquilli.

Terminata questa premessa, è comunque giusto e bene proteggere il proprio lavoro, in quanto il creatore siete voi e dovete essere in grado di dimostrarlo sempre e comunque.

Vie per fare ciò ne esistono diverse, e adesso le andremo ad analizzare tutto nel dettaglio, in modo che terminata la lettura abbiate un quadro generale chiaro ed esauriente, così che possiate scegliere quale seguire.

SIAE: credo sia un'azienda che conosciamo un pò tutti, ma spiego velocemente di cosa si tratta. La SIAE è la Società Italiana degli Autori ed Editori, è un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e all'esercizio dei diritti d'autore (copyright). Si occupa di concedere licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di opere, per conto e nell'interesse degli aventi diritto; percepire i proventi derivanti dalle licenze/autorizzazioni; ripartire i proventi tra gli aventi diritto. La SIAE non crea diritti d'autore, ma solo il cpyright, e si limita a tutelare coloro che intendano depositare volontariamente le loro opere presso questo ente al fine di vederne protetta la paternità e i correlati diritti. Il deposito non è obbligatorio.In sostanza potremmo quindi dire che la SIAE altro non è che un "deposito" di opere che non associa ad esse i diritti d'autore, ma ne regola lo sfruttamento da parte di terzi.
A mio avviso (ma questa è solo la mia personale opinione) non vedo una validità effettiva nel registrare un'opera alla SIAE, in quanto come appunto detto prima, non rilascia diritti d'autore. Nel caso in cui malauguratamente dovessimo trovarci vittime di un furto d'opera, la SIAE non interverrà in alcun modo in nostra difesa, il massimo che potrà fare sarà dimostrare che quell'opera è stata registrata giorno tot nei loro registri. STOP. Quindi è una via che personalmente non consiglio mai, ma qualora voleste comunque seguila, basterà contattare la SIAE stessa che vi darà tutte le informazioni necessarie in merito al deposito nei loro uffici. Il prezzo in genere si aggira intorno ai 100€, ma varia a seconda del materiale e della quantità.

NOTAIO: un'altra possibile via da seguire è quella di affidare il proprio lavoro ad un notaio, che con tanto di firma, si occuperà egli stesso alla conservazione del materiale. In pratica non fa molto più della SIAE, se non chiedere il quadruplo dei soldi per una semplice firma. Anche qui, a quanto mi è parso di capire dalle tante testimonianze che ho seguito, la validità giuridica è ben poca, e ai fini legali non è molto per poter dimostrare la paternità dell'opera. In ogni caso, basterà recarsi da un notaio DI FIDUCIA e procedere con le carte. Sinceramente, questa è l'ultima via che sceglierei, in quanto molto dispensiosa e poco sicura, ma ognuno è libero di valutare le proprie scelte.

RACCOMANDATA A.R: uno dei metodi, se non il più, messo in discussione per la protezione di un'opera è senz'altro l'autospedizione del proprio lavoro. In pratica ciò consiste nel firmare ogni singola pagina del vostro scritto di proprio pugno, imporgli una firma e la data del giorno della spedizione, recarsi alla posta, imbustare e far sigillare il proprio lavoro con tanto di timbri ed etichette postali, e farlo recapitare a casa propria. Una volta arrivata la busta questa dovrà essere conservata meticolosamente e intatta, senza MAI aprirla. Se dovesse succedere che qualcuno ha rubato quella che crediamo sia in realtà la nostra storia (in questo caso in termini di sceneggiatura) basterà poi davanti ad un giudice presentare la suddetta, la cui data impressa dichiarerà che l'opera appatiene a voi (in quanto presente in casa vostra) e che è stata generata prima che tizio l'abbia utilizzata. In molti ritengono che questo sia un metodo blando e non sicuro, in quanto nessuno può comunque affermare con esattezza che il contenuto della busta sia stato alterato. E fin qui, il problema potrebbe anche sussistere. Io consiglio, infatti, di fare oltre tutto questo, anche una richiesta alla posta stessa del servizio chiamato "DATA CERTA", per cui le poste registrano nei loro database che giorno tot hai spedito quell'esatto materiale a te stesso. In questo modo non si tratta più di un semplice timbro postale o di una busta dal contenuto dubbio, ma una vera e propria prova inconfutabile dell'accaduto. Quindi, più che valido. Inoltre, consiglio sempre di allegare al materiale anche un foglio con la firma di qualche testimone, nonchè i nominativi delle case di produzione, o agenti o quello che vi pare, a cui avete intenzione di far recapitare o leggere il vostro lavoro. In questo modo oltre ad assicurare la paternità dell'opera, avrete un foglio con tanto di firme di testimoni di una lista di tutto questi, a dimostrazione del fatto che guarda caso, quella stessa casa di produzione a cui abbiamo inviato l'opera è proprio la stessa che stiamo accusando di furto. Ribadisco che a mio avviso le case di produzione sono le ultime da tenere, ma sapete comè, meglio non rischiare e non essere ingenui.

WGA (WRITERS GUILD OF AMERICA): la WGA è l'insieme di due sindacati attivi negli Stati Uniti d'America a difesa degli sceneggiatori, rispettivamente: Writers Guild of America, East, che rappresenta gli sceneggiatori di televisione e cinema in New York City e Writers Guild of America, West, che rappresenta invece gli sceneggiatori di televisione e cinema della California del Sud e Hollywood. Entrambe le associazioni fanno parte dell'International Affiliation of Writers Guilds. Il servizio che la stessa offre non è altro che quello di poter registrare le proprie opere nei loro circuiti multimediali (la registrazione avviene di fatto online), ad un bassissimo costo (circa 20/25$). E' giusto far presente che nonostante le modalità e i prezzi siano davvero convenienti e semplici, registrare la propria opera alla WGA non equivale ad acquisirne i diritti d'autore, come invece vale per il copyright con la SIAE. Tra l'altro (ma di questo non ne sono certa), si può registrare solo materiale in lingua inglese/americana. In pratica possiamo quindi dire che è come un'autenticazione dal notaio (con i prezzi però abbondantemente calati), ovvero semplicemente dimostrare che quell'opea è stata scritta giorno tot. C'è inoltre da dire che nel caso di effettivo plagio ci sarebbe poi da fare tutta la trafila a livello internazionale per tradurre gli atti eccetera, quindi non una cosetta da niente. Dal momento in cui, però, la spesa è davvero piccola, e magari la nostra intenzione è quella di inviare il nostro lavoro in America, quindi a prescindere previa traduzione, io direi di registrarsici comunque. Costa poco ed è semplicissimo, magari affiancata anche ad altre vie. Meglio una prova in più che una in meno.

CREATIVE COMMONS (CC): la Creative Commons è un'azienda che ha creato e messo a disposizione diversi tipi di licenze. Queste permettono ai creatori di scegliere e comunicare quali diritti riservarsi e a quali diritti rinunciare a beneficio di terzi. Le licenze forniscono un modo semplice e standardizzato per dare pubblicamente il permesso di condividere e utilizzare il lavoro creativo in base alle condizioni stabilite dai creatori. Potremmo sintetizzare il tutto dicendo che le CC altro non sono che l'effettiva via di mezzo tra il modello di copyright (CC, All Right Reserved, e quello di pubblico dominio (PD). In parole povere decidiamo noi chi, come e in che modo terzi possono sfruttare una nostra opera. Questa via non è una vera e propria protezione del nostro lavoro, ma direi più un eventuale e seconda scelta, nel caso in cui vogliamo mettere a disposizione il nostro lavoro a terzi senza però perderne i diritti. Possiamo per esempio permettere ad un'azienda o un'organizzazione o qualunque altra categoria, di diffondere la nostra opera per scopi ben precisi (divulgazione di un tema preciso, informazione) , a patto che la stessa venga sempre dichiarata e riconosciuta come nostra. Sarebbe un pò come "prestare" il nostro lavoro.

FIRMA DIGITALE tramite SERVIZIO POSTALE: praticamente è la stessa pratica del servizio "data certa" della posta di cui ho parlato prima. Quindi basta seguire la stessa procedura. Recarsi alla posta e richiederla. La Firma Digitale è un particolare tipo di firma elettronica qualificata, basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al titolare (tramite la chiave privata) e al destinatario (tramite la chiave pubblica), rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l' integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. La Marca Temporale (elettronica) o Firma Digitale è valida a livello legale, e certifica in modo inequivocabile data, ora e la paternità dell'opera.

COPYRIGHT ZERO (COPYZERO): è un'azienda creata per tutelare il diritto d'autore ad un costo molto basso (0,36€). Copyzero utilizza la marca temporale qualificata per ottenere: la prova della creazione di un'opera da parte di un determinato autore; e la prova dell'esistenza di un'opera ad una data certa. Il sistema su cui si basa Copyzero è semplice: basta apporre una marca temporale al documento informatico contenente l'opera o le opere e un file di testo riportante i dati di copyright. Anche qui, mi sento assolutamente di consigliarlo dato il ridicolo prezzo che comporta. Ribadisco, meglio una prova in più che una in meno.
Inutile dire che qualora vogliate avvalervi di più vie, queste dovranno assolutamente essere eseguite per la stessa data, altrimenti l'intenzione di rivendicare la propria paternità dell'opera tramite data certa va a farsi benedire!

Detto ciò, concludo questa piccola "guida" sperando di essere stata quanto più chiara ed esauriente. Se siete a conoscenza di ancora altre vie, sarà produttivo e ben accetto condividerle.
Tutto ciò è frutto delle mie conoscienze e studi, qualora ci fossero delle incomprensioni o manchi qualche punto, sarò lieta di discuterne.
da anam
#1086404
non è affatto un copia e incolla, ma una GUIDA scritta interamente di mio pugno. non pretendo alcun grazie, ho semplicemente precisato il fatto che moltissimi utenti hanno e chiedono informazioni a riguardo, e adesso c'è l'hanno. ma tanto è chiaro che la tua vuole soltanto essere una provocazione dato i precedenti squallidi, quindi ti lascio dove sei. cià.

(Qualunque altra risposta non inerente al post o di natura provocatoria verrà segnalata a chi di dovere).
#1086993
Bel topic anam, sicuramente sarà utile a chi chiede lumi in merito ad una questione piuttosto complessa come quella della tutela dei diritti d'autore :wink:
#1087263
Grande anam...
:wave:
Il copia&incolla l'ho fatto io per stamparlo e tenerne copia da utilizzare all'occorrenza...
Grazie... :birra:
da anam
#1087344
Grazie mille CrazyDuke, speravo proprio che tornasse utile a qualcuno dato che ho letto tantissime richieste sull'argomento ma nessun topic davvero completo. Ci ho messo un paio d'ore per scriverla, perchè mi sono ripromessa di essere il più chiara e meticolosa possibile. Spero di essere riuscita nell'intento!
#1087380
Si... è chiara... l'ho letta ieri sera... :wink:
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