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Sezione in cui parlare di come nasce e si sviluppa una sceneggiatura.

Moderatore: Moderatori

da utenteanonimo
#308265
Ciao io ho frequentato un corso di sceneggiatura con Ugo Gregoretti. Secondo lui la caratteristica principale che una sceneggiatura deve avere è la leggibilità. Una sceneggiatura, soprattutto se la vuoi far leggere a qualcuno che la produca, deve appunto piacere a quest'ultimo. Se la appesantisci con i movimenti di macchina o con indicazioni "formattate", ma che rendono la storia meno leggibile lascia perdere astruse formattazioni e movimenti (così poi sembra solo che vuoi far vedere che "sai le cose")...
l'importante è che la storia sia bella, che tu riesca a far capire quali sono le emozioni che i personaggi devono comunicare e il senso che stai dando alla storia.

ciao
da Auror66
#308269
ho solo dato un'occhiata alla struttura: così è leggibilissima, hai fatto un ottimo lavoro di restyling! siamo sui 45 minuti però, era nelle tue intenzioni?


:evil: Diabolico OmaR. :evil:

Con meno di 100 Byte di post, e nenanche una faccetta, prima ti fa vedere la luce :wink:, poi ti corca di botte :botte:

:D :D

Quindi, dopo alcuni suoi post, ho dovuto elaborare un SW ad hoc per tentare di unzippare i suoi messaggi.
Di seguito quello che ne è venuto fuori, non dovrebbe essere troppo lontano dalla verità :detective:, tra le parentesi, in corsivo, il testo recuperato dal SW.

(Ahh, Rieccolo. Auror66 c'ha rintuzzato. Fammi da' un'occhiata va', tanto dai e dai alla fine questi tipi c'arrivano da soli che...) ho solo dato un'occhiata alla struttura (Carattere Currier, corpo 12, personaggi centrati nel foglio. E ci voleva tanto? Vabbe' premiamo l'impegno ): così è leggibilissima, hai fatto un ottimo lavoro di restyling! (Fammi vedere le pagine...44?!?! Ma questo è matto! Gli Angela -padre e figlio -in 45' ti raccontano tutta la storia Cinese da I imperatore ai giorni nostri! Pazzesco). siamo sui 45 minuti però, era nelle tue intenzioni? (Se arriva a una 20 di pagine va a finere che una letta glela dò).

OK OmaR, messaggio ricevuto. Ora lavoriamo di forbici (non che non c'avessi provato, ma le mie motivazioni interne non erano tanto forti qanto il tuo innocente quesito).

Comunque sta lì perchè, non dico venti, ma a 40 pagine forse ci arrivo.

P.S. - Ma s'era capita l'ironia?
P.P.S - Se qualcuno è interessato al SW si faccia vivo, e freeware. :downloading:
da Unozero
#308271
Auror 66 sei un mito assoluto! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: sai che ti dico? invece che tagliuzzare fai una cosa, scrivi un soggetto della tua storia così tutti lo leggeranno facilmente e poi quelli interessati si leggeranno pure la sceneggiatura....

La lettura tra le righe del post di omar è stata fenomenale! :lol: :lol: :lol: :lol:
da Auror66
#308296
Auror 66 sei un mito assoluto! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: sai che ti dico? invece che tagliuzzare fai una cosa, scrivi un soggetto della tua storia così tutti lo leggeranno facilmente e poi quelli interessati si leggeranno pure la sceneggiatura....

La lettura tra le righe del post di omar è stata fenomenale! :lol: :lol: :lol: :lol:


Mi stai chiedendo di capire anche come si scrive un soggetto :cran:
da OmaR
#308775
il software freeware funziona alla grande :lol:
da marcopac
#309416
Ciao io ho frequentato un corso di sceneggiatura con Ugo Gregoretti. Secondo lui la caratteristica principale che una sceneggiatura deve avere è la leggibilità.


Gregoretti è uno che la sa lunga.

La vera difficoltà, poi, sta nel trovare un produttore che legga sceneggiature.
da ilpoveropiero
#309717
Non ho capito se qualcuno oltre a me l'ha effettivamente letta ;) (sia pure al galoppo ;) ).
La leggibilità è di molto aumentata, anche se tecnicamente c'è ancora abbastanza da mettere a posto (ambientazioni, divisione delle scene, fuori campo etc. etc.). Lo sforzo però c'è stato ed è notevole, continua così.

Però ancor prima:
-sei sicuro che interessi (e così a lungo) l'ennesima storia dell'ennesimo bambinone troppo cresciuto che viene "lasciato"? Non basta il colpo di scena finale a far restare seduto lo spettatore tutto questo tempo;
-i cliché ci sono e sono parecchi, sforzati di trovare qualcosa di più originale (tutta la storia della cocaina, ad es., te la immagini ancora prima che appaia...);
-i dialoghi vanno rivisti, e così è assolutamente troppo parlato;
-anche i personaggi parlano quasi tutti con lo stesso tono e vocabolario, alcuni poi hanno inflessioni curiose ma non del tutto corrette (c'è uno strano concetto di romanesco, sembra il romanesco che dopo un poco che stanno a Roma iniziano a parlare i meridionali e/o i milanesi);
-c'è un problema di tono generale della cosa (mi sembra oscillare un po' troppo tra il serio e la commedia, entrambe vanno bene ma devi scegliere, altrimenti chi guarda non potrà seguire coinvolgendosi adeguatamente);
-c'è un problema di formato (vuoi effettivamente fare un mediometraggio di quasi un ora?);
-il tutto mi sembra da ripensare e da sfrondare.

Detto questo, però, ti dico anche che sembri portato per questo tipo di scrittura, alcune parti (soprattutto dall'equivoco silvana in poi) sono gustose e con buon ritmo etc.
Persevera! ;)
da Auror66
#309861
[quote="ilpoveropiero"]Non ho capito se qualcuno oltre a me l'ha effettivamente letta ;) (sia pure al galoppo ;) ).
La leggibilità è di molto aumentata......(riprendo i punti di seguito)

-----------

Intanto grazie 1000 per il tempo e l'attenzione che mi hai dedicato ;) (e ringrazio tutti quelli che lo hanno già fatto e/o che lo faranno in futuro).

Ormai penso a questa sceneggiatura come un Work in Progress, un parto online, quindi, pesavo di continuare a modificare, correggere e ri-inserire il lavoro fintanto che riceverò feeback, per i seguenti motivi:
1 †“ per ritornare un po' di quanto prendo da tutti voi (invece di tenermi tutto nel chiuso della mia stanzetta e poi dire che è tutta farina del mio sacco :bandito: )
2 †“ per sperimentare le mutazioni genetiche del mostro (oh, se mi dite cacchiate io inserisco cacchiate, si chiaro!)
3 †“ perché magari a qualcuno nelle mie stesse condizioni ( :cacca: ccia) potrebbe trarne beneficio (no' si sa' mai)
Che ne dite è †˜na cacchiata?

Di seguito rispondo/domando/ecc. ai punti evidenziati dal ilpoveropiero

†œLa leggibilità è di molto aumentata, anche se tecnicamente c'è ancora abbastanza da mettere a posto (ambientazioni, divisione delle scene, fuori campo etc. etc.). Lo sforzo però c'è stato ed è notevole, continua così.†
Per il layout non è stato molto difficile, ma per gli altri aspetto a cosa mi posso riferire? Quali sono le linee guida?

†œ-sei sicuro che interessi (e così a lungo) l'ennesima storia dell'ennesimo bambinone troppo cresciuto che viene "lasciato"? Non basta il colpo di scena finale a far restare seduto lo spettatore tutto questo tempo;†
Ti dico in che modo pensavo di interessare lo spettatore, vediamo quanto le intenzioni si avvicinano al risultato. Volevo mostrargli una situazione a lui sicuramente nota e familiare: un abbandono, una separazione. Dare un nome ed un cognome ai comportamenti che in genere accompagnano questo stato perché lui li possa riconoscere, magari perché vissuti in prima persona o da spettatore, e possibilmente riderci su. Queste sono le †œcinque fasi†: la disperazione, lo sfogo con gli amici (vittime), il tentativo di soddisfare tutti i desideri repressi, la ricerca di un nuovo equilibrio (una nuova †œstoria†), poi l'epilogo che dovrebbe riportare ad un nuovo ordine/equilibio. E, mentre lo spettatore dovrebbe aspettare che si compia questo rituale, introdurre l'effetto sorpresa, che funge da eccezione a conferma della regola. Purtroppo questo tipo di narrazione rende difficile stringere considerevolmente i tempi (anche se sto cercando di fare del mio meglio).

†œ-i cliché ci sono e sono parecchi, sforzati di trovare qualcosa di più originale (tutta la storia della cocaina, ad es., te la immagini ancora prima che appaia...);†
Se i cliché corrispondono a quelle che io chiamo 5 fasi potrebbe trattarsi di un effetto voluto (magari mal riuscito). Altrimenti mi piacerebbe capirne di più.

†œ-i dialoghi vanno rivisti, e così è assolutamente troppo parlato;
-anche i personaggi parlano quasi tutti con lo stesso tono e vocabolario, alcuni poi hanno inflessioni curiose ma non del tutto corrette (c'è uno strano concetto di romanesco, sembra il romanesco che dopo un poco che stanno a Roma iniziano a parlare i meridionali e/o i milanesi);†

E' assolutamente vero quello che scrivi. Infatti ora stavo proprio lavorando ai dialoghi cercando di ridurli all'essenziale (soprattutto la 1° parte, quella + lenta) e dare + ritmo. I personaggi sono abbastanza omogenei per estrazione ed ambiente, possono risultare monotono (ci faccio una pensata). Il loro dialetto dovrebbe rispecchiarne l'estrazione appunto e, guardandomi intorno, mi sembra una †œlingua† abbastanza comune (magari l'effetto scritto è diverso da quello parlato). Comunque x la colorazione (es. i de o di, me o mi) del linguaggio pensavo di definirla nelle prove direttamente con gli attori, quindi anche in funzione delle loro caratteristiche (es. se viene mio cugino de Tor Piggnattara :hannibal: dovrò inasprigli la parte).

†œ-c'è un problema di tono generale della cosa (mi sembra oscillare un po' troppo tra il serio e la commedia, entrambe vanno bene ma devi scegliere, altrimenti chi guarda non potrà seguire coinvolgendosi adeguatamente);†
Ma che m'hai fatto le carte? Guarda un po'! Ricalca proprio il mio carattere, che faccio cambio carattere? Scherzo, ma mi stai dicendo una cosa che ignoravo, ossia che una sceneggiatura si deve schierare: o di qua o di la (ovviamente tra le †œ†). Porrò attenzione anche a questo.

Adesso vado che quelli del forum m'hanno caricato di compiti :book: :book: :book:
da Auror66
#314451
Sotto il soggetto e in allegato una versione rivista nei dialoghi. Un saluto a tutti.

TITOLO: LA QUINTA FASE
DURATA: 35 minuti circa
GENERE: MEDIO/CORTO COMMEDIA

Giorni nostri, Roma. Lucio, un †œragazzo† sui 35/40 anni, entrando in casa scopre che Anna, che vive con lui, se n'è andata. Smarrito cerca conforto telefonando al suo migliore amico Fabrizio, regista che sta lavorando al suo film. Lucio è deluso dalla reazione dell'amico e si chiude dolore e nell'isolamento. Fabrizio, insieme agli amici Carlo e Stefano, immaginano il disagio di Lucio, decidono di †œstanarlo† perché possa elaborare il suo dolore e reagire. Faticano ma riescono a tirarlo fuori e a scuotere qualcosa in lui. Lucio, infatti, decide di dare una drastica svolta al suo stile di vita, lontano però dai vecchi amici. Dopo qualche tempo finalmente Fabrizio riesce a rincontrare l'amico che trova davvero cambiato, ma presto capisce che si tratta di un cambiamento artificiale e fragile. Lucio stesso crolla di fronte a questa evidenza. Intanto, un'inattesa telefonata della vecchia amica Silvana, invita Lucio ad un incontro, sembra la classica rimpatriata tra vecchi amici. Questo accende in Lucio una nuova euforia, incoraggiata anche da Fabrizio. Lucio si reca all'appuntamento con Silvana, ma qui scopre che c'è stato un equivoco e Silvana (non Silvana), con cui si instaura una certa amicizia, lo coinvolge in una nuova esperienza. Da questa esperienza Lucio esce deluso e ripiomba nella depressione, e quando Fabrizio lo chiama per informarsi si consuma l'ennesimo strappo tra i due. Lucio capisce che è arrivato il momento di scegliere. Fabrizio sente di aver perso, forse definitivamente, l'amico. Il giorno seguente Fabrizio riceve un SMS di Lucio: è un addio inappellabile e definitivo che getta un'ombra inquietante sulla sorte di Lucio. Fabrizio è preoccupato e si unisce agli amici Carlo e Stefano per decidere cosa fare;
questi sono in casa di Carlo e guardano la TV, dove c'è Anna che racconta la sua drammatica storia. Ma chi è Anna? Che fine ha fatto Lucio?
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