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Moderatore: Moderatori

da Xaratos
#964074
Divertentissimo 'sto thread, all'inizio, non lo cagavo di striscio perché non conoscendo la trama non potevo suggerire nessun titolo, ed inoltre, penso che un regista deve trovare il giusto titolo per la sua opera..

Dopo le prime 2 o 3 reply completamente OT (che si limitavano a chiedere come sarebbe stato girato, con quali mezzi, che tipo di film era, ecc...) mi sono un pò incuriosito, poi, quando ho visto i primi.... non saprei neppure definirli... forse "Troll"!? che stavano a criticare il progetto per varie questioni (manco OscarWilde97 v'avesse fatto un torto grave), ho cominciato a ridere di buon gusto chiedendomi com'è possibile che esista gente che "per dar valore al loro lavoro" deve affossare/criticare/sfottere il lavoro altrui senza conoscere un'emerita mazza del prossimo... Per fortuna esistono ancora persone VERAMENTE professionisti... Da cosa le riconosci? Semplice, non hanno bisogno di criticare gli altri, per valorizzarsi.

@OscarWilde97: Potresti raccontare un pò la trama del film? Magari, si possono trovare buoni spunti per il titolo, nel senso quali sono le vicende di questi personaggi? S'incontrano? Hanno relazioni amichevoli, oppure no? ecc...

@DoktorAvalanche: Sai solo criticare o sai anche essere propositivo? Fossi un cliente, non credo che verrei a servirmi da te... PS. Non paragonare il paracadutismo o le immersioni Sub al videoediting, il vantaggio di lavorare al computer o di fare il videomaker è che difficilmente si ammazza qualcuno in questo lavoro e sbagliando, si può sempre rimediare (almeno che io sappia).
da DoktorAvalanche
#964078

@DoktorAvalanche: Sai solo criticare o sai anche essere propositivo? ...


sono stato ultra propositivo: ho consigliato al nostro giovane amico esordiente di cimentarsi in un cortometraggio e di ambientarlo nella sua città.
Non importa se vuoi credere con tutte le tue forze a babbo natale e alla befana ... non esistono, punto.
da OscarWilde97
#964084
Visto il grande numero di personaggi credo che per spiegare la trama dovrei spiegare la storia personale di ognuno:
Prima ci sono i due vigilanti, sono due esatti opposti, il primo rappresenta tutto quello che di sbagliato può esserci in un vigilante, è conservatore, razzista e omofobo, maschilista e violento, usa metodi poco ortodossi ed'è estremamente brutale. Il secondo è l'esatto contrario, è un personaggio positivo, liberale e giusto, politicamente corretto e democratico. E' molto poco realistico questo secondo personaggio ma fatto apposta, è un'icona, irreale, in definitiva, nonostante le sue qualità e il suo buon carattere, poco umano.
Il primo è stato adottato da un pugile ex-vigilante e addestrato da lui. Un giorno il padre adottivo viene ucciso in un vicolo e lui viene violentato, così la sua vita viene cambiata per sempre e giura vendetta.
L'altro ha visto i suoi genitori morire ancora da infante, è stato quindi preso in un'orfanotrofio e ha formato una specie di piccola banda di ragazzi. Quando l'orfanotrofio è stato demolito per mancanza di fondi ha deciso di prendersi cura di loro. Purtroppo muoiono tutti in un incendio, tranne lui e un suo amico coreano (che rimane però ustionato). Rimasti soli, quando scoprono che l'incendio era colposo decidono di darsi alla carriera di vigilanti (il suo amico come spalla).
C'è poi il killer senz'anima, è stato cresciuto da un'organizzazione mafiosa come una macchina da guerra priva di sentimenti. SPOILER solo morendo riuscirà a esprimere il primo abbozzo di un sentimento umano.
C'è l'ex prostituta. Da giovane per guadagnarsi da vivere è stata costretta ad'andare a letto con un ricco uomo d'affari (che poi è un'altro dei personaggi principali). Da quel momento entra nel circolo della prostituzione, fino a quando, presa dalla disperazione, telefona anonimamente alla polizia facendo arrestare il pappone che la teneva in prigionia.
Cerca quindi di redimersi, fino a quando il pappone non viene rilasciato e cerca la ragazza con propositi di vendetta.
C'è il gangster, un ragazzo del secondo dopoguerra in cerca di fortuna, che pian piano scala i vertici dell'organizzazione.
C'è l'u.omo d'affari, contemporaneo del personaggio precedente, che da ragazzo scapestrato diventa l'uomo più potente di new york, utilizzando metodi anche poco leciti.
C'è il pazzo omicida, ex poliziotto inglese con problemi emotivi e un'attaccamento morboso alla moglie, che, di ritorno dal lavoro, trova a letto con un'altro uomo. Perde quindi la testa uccidendo entrambi. Dopo aver ucciso l'essere su cui aveva basato l'intera esistenza si sente rompere qualcosa dentro, e impazzisce completamente. Parte quindi per new york, in modo da non essere trovato, e proseguire la sua scia di sangue.
Per ultimo c'è il teppista dei quartieri bassi, con una famiglia molto difficile che un giorno, per errore, uccide un uomo. Purtroppo per lui era un uomo d'affari estremamente ricco (no, non quello di prima), ed'è costretto a iniziare una vita da fuggiasco.
Queste storie si intrinsecano (gli scontri tra i due vigilanti con idee diametralmente opposte, i due killer che imperversano per la città, il vigilante liberale che difende la prostituta dal pappone e quello conservatore che cerca di stanare il ragazzo fuggiasco, e gli intrighi di potere dell'uomo d'affari e del mafioso, e così via).
Non ho scritto nomi perché purtroppo la sceneggiatura con scritto tutto ce l'ho a casa (sono in vacanza ora) e i nomi non me li ricordo purtroppo.
Come vedi la storia è estremamente variegata di conseguenza è difficile trovare un titolo adatto
da DoktorAvalanche
#964119
a_da produttore: questi sono i personaggi e la storia?
b_da essere umano: per cosa dovrebbe redimersi una ragazza costretta a prostituirsi?
da Clicknclips
#964135
Ciò non toglie che è d'obbligo per chi ci è già passato, cercare di far "mettere i piedi in terra". Per quanto poco romantico, questo è un ruolo che va necessariamente interpretato.

Lunag, permettimi di precisare il mio pensiero in proposito. A mio modo di vedere il compito degli "adulti" dovrebbe essere quello di fornire gli strumenti che l'esperienza gli ha messo a disposizione per favorire le attitudini e le ambizioni dei più "piccoli" per farli realizzare prima e "arrivare" poi. I piedi devono stare a terra per permetterti di camminare, correre, saltare. Non per rimanere immobili. Sono sicuro che la pensi così anche tu.
Dai produttore, fatti venire in mente un titolo, il mio non gli è piaciuto :triste:
da DoktorAvalanche
#964143
fatti venire in mente un titolo

mission impossible? per quanto appropriato poco originale temo ... per qualcosa di più originale sarebbe opportuno leggere perlomeno un soggetto ... una sinossi ....
da Eliogabalus
#964168
Lunag, permettimi di precisare il mio pensiero in proposito. A mio modo di vedere il compito degli "adulti" dovrebbe essere quello di fornire gli strumenti che l'esperienza gli ha messo a disposizione per favorire le attitudini e le ambizioni dei più "piccoli" per farli realizzare prima e "arrivare" poi. I piedi devono stare a terra per permetterti di camminare, correre, saltare. Non per rimanere immobili. Sono sicuro che la pensi così anche tu.


Non sono Lunag ma sono talmente d'accordo con quello che dici che anzi mi spingo ancora più in là: chiunque va incoraggiato a portare avanti i propri progetti, personalmente lo faccio da sempre e senza distinguere troppo tra "piccoli" e "adulti", perché in fondo non è quello il problema; per me chiunque, e ripeto chiunque, abbia anche solo uno straccio d'idea, un embrione, ha non solo il diritto di tentare ma anzi il dovere di cercare di fare di tutto perché ciò vada in porto... va da sé però che, per poter far sì che ciò si avveri, è necessario che il soggetto si concentri inizialmente proprio su ciò che manca, proprio per poter partire e proprio per evitare l'immobilismo da te paventato, e ritengo che il vero sprone da infondere sia questo; e guarda che io per molti aspetti e da sempre vengo considerato un 'folle utopista', perché avrei persino la 'velleità' e l''ardire' di portare avanti piccolissimi quanto modesti progetti personali con budget che definire risibili è un eufemismo ma... vedi? Già questo è un 'sogno', se alzassi le mire talmente tanto da bruciarmi immediatamente le ali, come un novello Icaro mi sfracellerei al suolo e l'immobilismo sarebbe garantito: il sogno, già modesto, si trasformerebbe in incubo, bestemmia o comunque qualcosa che con la dolcezza dei sogni ha ben poco a che spartire.
Mi dispiace che si fraintenda sempre e che interventi di un certo tipo suonino sempre come un nichilistico "also sprach Zarathustra", perché così non è... alla fine, vedi? Il sogno facile è come il fraintendimento facile, è sempre la via più comoda da seguire.
Ultima modifica di Eliogabalus il mer, 18 lug 2012 - 12:42, modificato 2 volte in totale.
da OscarWilde97
#964169
a_da produttore: questi sono i personaggi e la storia?
b_da essere umano: per cosa dovrebbe redimersi una ragazza costretta a prostituirsi?

Sì, sono i protagonisti e le loro storie (che occupano gran parte del film), poi ce ne sono altri secondari ovviamente.
Ovviamente per nulla, ma non sempre si è razionali in certi casi, lei comunque sia, nonostante non sia stato per sua scelta si sente male e in colpa per questo, quindi cerca comunque di redimersi sentendosi sporca e orribile.
Per il titolo, mha, a parte che ovviamente è poco originale (...) non è appropriatissimo, insomma, quale sarebbe la mission impossible?
Per una sceneggiatura più dettagliata adesso sono ancora all'inizio, posso dirti fin dove ho scritto.
La storia parte dalla fine.
Sotto la pioggia ci sono i due vigilanti, quello conservatore a terra sanguinante e sorridente, davanti a lui quello liberale che dice
<Siamo davvero arrivati a questo infine?>
Zoom sul suo occhio (lo so che è un'effetto banale ma mi sembrava il più appropriato) che quindi "fuoriesce" dall'occhio piangente di lui bambino, nascosto sotto un tavolo, mentre i suoi genitori vengono brutalmente assassinati.
Quindi la storia si sposta a qualche anno più avanti, con lui nell'orfanotrofio che fa amicizia con alcuni ragazzi. Questa è la parte più spensierata del film, dura giusto pochi minuti, ci viene mostrata la sua vita all'orfanotrofio, tra scherzi e divertimenti.
Quindi, con uno stacco su lui che ride spensierato, si vede un bambino tutto pesto, che prende a pugni un sacco da boxe.
E' l'altro vigilante, sotto gli occhi del suo mentore e padre adottivo che lo allena.
Ci viene quindi mostrata la sua infanzia molto meno spensierata, che però lo fortifica e forma il suo carattere.
La parte si chiude con lui e il padre che camminano in un vicolo.
Da un angolo si vede spuntare il brillio di un coltello.
Zoom sul coltello, che poi torna nuovamente indietro.
La prostituta, piangente, è con in mano un coltello sanguinante.
Davanti a lui un cliente sanguinante con la gola tagliata.
Entra il pappone, sentendo le urla e, vedendo lo spettacolo, la colpisce violentemente.
Lei si giustifica dicendo che voleva fuggire senza pagare.
Mostrando una scena offuscata si capisce però che ha mentito, infatti, per la paura, quando sta per consumarsi il rapporto, lei lo ha accoltellato.
Quindi ci spostiamo sul killer.
Ci viene mostrata una sua missione, lui che insegue una vittima e, con abili mosse e appostamenti, riesce infine a stanarlo e ucciderlo.
Va quindi a consegnare il rapporto al boss della famiglia per cui lavora che, sorridendo, dice
<Ti ho cresciuto davvero bene, figliolo>.
Per il momento mi sono fermato qua (nel mio quaderno della sceneggiatura poi ho scritto tutte le inquadrature e i campi, però non ce l'ho qui).
da DoktorAvalanche
#964179
aspetta un attimo, avrai scritto un soggetto no? è quello che devi far leggere ... nessuno aprirà mai la tua sceneggiatura senza prima aver letto quello!

ps mission impossible naturalmente era in relazione al far assomigliare Cesena a NY!!
da OscarWilde97
#964190
Bhe, il soggetto è un breve racconto che illustra a grandi linee la trama, e la trama è quella che ho scritto
da Omega3
#964202
Beh... Secondo me terrei davvero l'ambientazione di Cesena, e pure la espliciterei, anche se non sembra "cool" come quella newyorkese. Mi parrebbe "figo assai" anzi...
Non conosco Cesena ma mi fiderei di Eliogabalus che ci bazzica spesso. Basta che vi portiate dietro due carabinieri per girare perchè alcuni posti citati da Elio a naso sembrano malfamatissimi :risata: :risata: :risata:

In fondo anche Salvatores ha girato un noir a Bologna (Roberto... Non maledirmi ti prego :arf: ).

Sul titolo... Mah... Che ne dite di "Pulp-ami"? ( :oops: :lol: )


Scherzo... Non saprei... "N.Y. meetings" o "Cesena meetings".
da Eliogabalus
#964210
In fondo anche Salvatores ha girato un noir a Bologna


Eh infatti... ad esempio Zeder di Pupi Avati è stato girato tra Milano Marittima e Rimini, e non penso che Avati non potesse andare a girare in un posto "very ammarecano"... oltretutto originalità e riuscita di quel film devono molto anche nell'anomalia dell'ambientazione.
da Xaratos
#964214
Lotus in New York... Poco ad effetto, ma è l'unico che mi viene in mente... Comunque, a mio avviso, il consiglio migliore che ti è stato dato, è quello di realizzare il film, magari, il titolo ti verrà in mente man mano che vedi i tuoi personaggi prendere forma.

@Doktor: All'anima della propositività, ricordami di non chiederti mai nulla...

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