Ma i cortometraggi a cosa servono? Mi è stato detto che sono utili solo nel caso del "cinema" e non di serie televisive.
Farli, comunque, è un terno al lotto, considerando il costo...
Non so cosa tu intenda per "utili solo in caso di cinema", in ogni caso i cortometraggi non servono a nessuno. Lo ho già spiegato in un topic: i corti non hanno mercato. Punto.
Togliti quindi dalla testa che un qualsiasi produttore prenda in considerazione un corto.
Tra editoria e cinema c'è un abisso. Sono due mondi completamente diversi. Cercare un editore e una produzione non è affatto la stessa cosa.
Non spedire i racconti. A nessun produttore interessano i racconti. Interessano i soggetti. E, perdonami, se non conosci la differenza tra un racconto e un soggetto, forse è il caso di aspettare un po' a spedire e studiare di più la materia.
Per carità non allegare recensioni. A nessuno che ragioni in termini di realizzazione cinematografica (quindi un produttore) frega assolutamente, inesorabilmente, assolutamente nulla di una recensione. Nemmeno se te la fa Stephen King. E, a naso, o dietro al tuo nick si nasconde un autore nostrano da migliaia (o centinaia di migliaia) di copie, o sei uno dei tanti (basta farsi un giro su qualche forum di scrittura), che le uniche credenziali vantabili in fatto di recensioni sono quelle di una testata locale o di blogger-che-la-massa-non-conosce-affatto.
Scusa se ti sono sembrato un po' duro, ma se un produttore vede recapitarsi il racconto di uno sconosciuto con tanto di recensione ti ride dietro. E il mondo del cinema è piccolo. Si conoscono tutti.
Inoltre il momento è pessimo. Lo so che lo si dice da sempre, ma a noi italiani piace essere piagnoni. Quindi, quando si parlava di "crisi del cinema" in momenti in cui sfornavamo centinai di pellicole l'anno che ubriacavano il mondo, in quel momento seguivamo la nostra natura di pipperi. Oggi, purtroppo, i pianti sono giustificati dalla realtà dei fatti.
C'è gente del mestiere (anche famosa) che si sta girando i pollici. Per un esordiente che pretende di spedire a casaccio le probabilità di essere preso in considerazione sono a pari a zero. Non
prossime allo zero. Sono proprio nulle.
Standotene comodo a casa cercando nomi a cui spedire su Google? Dai, siamo seri. Devi stare in loco (quindi a Roma) e scassare personalmente registi e produttori. Devi presentarti, devi parlarci. E anche così non è detto succeda nulla. Anzi.
Quello del cinema è un lavoro. E come ogni lavoro devi conoscerne le dinamiche interne. Con la differenza (soprattutto in questo momento) che riuscirci a campare (non dico costruirsi la villa con piscina, parlo proprio di sopravvivenza) è immensamente difficile.