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Moderatore: Moderatori

#1080133
Visto che appare opportuna una ulteriore chiosa: quanto all'autospedizione, non verrà certo nessuno a sequestrarvi le raccomandate che vi inviate, anzi le Poste saranno felici dei vostri copiosi invii ;) ; ma ci farete ben poco (anzi nulla) in un eventuale processo in merito.
Non potrete infatti dare nessuna garanzia di data certa del contenuto della busta che vi sembra oggi tanto preziosa, non potendo provare di non averla riempita voi solo successivamente all'invio... quando cioè vi tornava utile quella busta vuota.
Dura lex sed lex.

:book:
da anam
#1080158
questo si, in quanto nessuno può garantire che il contenuto non sia stato manomesso. Ma è solo in questo (a mio avviso) la vera difficoltà. e' per questo che può essere difficile utilizzarla come prova certa. però se vi si apportano le giuste strategie (timbri postali sull'apertura, placchette, adesivi, qualunque cosa di questo tipo) che solo la posta in questo caso può applicare e nessun'altro può esserne in possesso, già la cosa cambia. (o no?)

Io consiglio anche sempre di firmare e datare (di proprio pugno) ogni singolo foglio che si inserisce nella busta, e allegare anche la firma di un paio di testimoni.

io comunque come avrai letto consiglio a prescindere di non limitarsi a questo, ma utilizzare anche la via della firma digitale (inconfutabile), il copyright Zero e l'autospedizione tramite casella postale. Ognuno di essi, seppur considerato da alcuni come metodi scarsi, insieme rappresentano una bella e sostanziosa documentazione a prova che il materiale è di mia proprietà e in data certa (sempre a mio avviso). ripeto per l'ennesima volta, magari è tutto sbagliato, chi lo sa. quello che so io dopo estenuanti ricerche e constatazioni tramite esperienze altrui è questo. nessuno mi vieta di sbagliarmi in merito, ci mancherebbe!

Io personalmente ti dico che non ho nessuna intenzione di dare un euro alla SIAE nè tantomeno ad un notaio che per una firma mi chiede il patrimonio (che non ho). Tanto alla fine, chi può chi meno, ti danno tutti la stessa sorta di "protezione", quindi non vedo perchè svenarmi se non fa praticamente differenza. neppure la SIAE in caso di plagio fa differenza. non è che viene un incaricato in tibunale e testimonia per te. si limita solo a custoditi l'opera nei suoi uffici, accompagnato da firma e data certa. dal momento in cui la firma e la data posso fare in modo io di renderla il più sicura possibile (ovvero con tutti i metodi citati sopra e magari anche quaclhe altro) perchè non risparmiare? Almeno questo è il mio pensiero. Ma la SIAE proprio se lo può scordare.
#1080164
questo si, in quanto nessuno può garantire che il contenuto non sia stato manomesso. Ma è solo in questo (a mio avviso) la vera difficoltà. e' per questo che può essere difficile utilizzarla come prova certa. però se vi si apportano le giuste strategie (timbri postali sull'apertura, placchette, adesivi, qualunque cosa di questo tipo) che solo la posta in questo caso può applicare e nessun'altro può esserne in possesso, già la cosa cambia. (o no?)


Purtroppo le Poste non sigillano la busta, e le sigillature 'private' non ti danno "data certa" in senso legale. L'aggiunta di firme di testimoni nulla aggiunge (i testimoni potranno semmai comparire in giudizio, ma senza poter 'certificare' in modo incontestabile.
Come dicevo, l'unico modo per avere una qualche certezza di data dalle Poste è quello di farsi affrancare il singolo foglio ("autoprestazione").

Io personalmente ti dico che non ho nessuna intenzione di dare un euro alla SIAE nè tantomeno ad un notaio che per una firma mi chiede il patrimonio (che non ho). Tanto alla fine, chi può chi meno, ti danno tutti la stessa sorta di "protezione", quindi non vedo perchè svenarmi se non fa praticamente differenza. neppure la SIAE in caso di plagio fa differenza. non è che viene un incaricato in tibunale e testimonia per te. si limita solo a custoditi l'opera nei suoi uffici, accompagnato da firma e data certa. dal momento in cui la firma e la data posso fare in modo io di renderla il più sicura possibile (ovvero con tutti i metodi citati sopra e magari anche quaclhe altro) perchè non risparmiare? Almeno questo è il mio pensiero. Ma la SIAE proprio se lo può scordare.


Condivido. La Siae ti serve davvero (secondo me) solo per tutelare i tuoi incassi se sei un autore pubblicato (o rappresentato); per la tutela dell'inedito essa ha solo la funzione di un (sia pur autorevole) privato depositario.
da anam
#1080191
l'unico modo per avere una qualche certezza di data dalle Poste è quello di farsi affrancare il singolo foglio ("autoprestazione").


mi sono informata un attimo in internet e a quanto pare basta recarsi alla poste e richiedere il servizio "data certa"., che funziona esattamente così:

È sufficiente recarsi presso un ufficio postale e richiedere il servizio di “data certa”: “certificazione dell’esistenza di un documento in una determinata data”, servizio disciplinato dalla disposizione di servizio n. 93 del 6 settembre 2007.

la procedura:
- apporre l’indicazione, datata e sottoscritta sulla prima pagina del documento, del numero delle pagine, preceduta dalla dizione “documento unico”;
- apporre la dicitura, sulla prima pagina del documento: “si richiede l’apposizione del timbro postale per la data certa”, seguito da data e firma;
- affrancare con francobolli (applicati sul primo foglio) e richiedere infine all’ufficio postale l’apposizione del timbro che annulli l’affrancatura.

In questo modo si ottiene la certezza dell’esistenza “di quel documento a quella data”.
In pratica è come richiedere una spedizione senza però far effettivamente viaggiare il documento, che infatti viene immediatamente restituito al mittente dall’ufficio postale.

Sfruttando questo servizio che mi dici? E' ancora una possibilità vacillante?

(O.T: sarebbe ottimo ed utilissimo aprire dei topic appositi dove si spiega ogni singola procedura possibile in merito alla protezione dei propri lavori, uno dove si spiega passo passo, nel dettaglio, come avviene la stesura di una sceneggiatura, come scrivere una lettera di presentazione da inviare ad una casa di produzione volendo proporre la propria (cosa che ho fatto io pochi giorni fà), come scrivere correttamente un soggetto, un trattamento e così via. Insomma tutto ciò che è necessario a chi vuole affacciarsi a questo mondo, fatto in modo dettagliato, chiaro e conclusivo. Tempo e impegni permettendo. Invitito quindi (se mi è concesso) tutti gli utenti esperti in materia a fare ciò. Io l'ho fatto dove ho potuto, è chiaro che non mi permetto di andare oltre le mie conoscienze, rischiando di creare solo confusione e magari sviare dalla giusta via.)
#1080782
Anam, quella che descrivi è appunto la 'autoprestazione', anche se:
-i timbri vanno apposti su ogni foglio (se stampi fronte-retro perciò ogni due pagine);
-non serve scrivere nulla, basta lasciare lo spazio per il timbro;
-i francobolli non servono, ti stampano direttamente loro l'affrancatura sul foglio (ovviamente paghi, 0.70 a timbro).
-niente buste 8) .
da anam
#1080819
quello che ho scritto non è farina del mio sacco, è chiaro, nemmeno sapevo delle'esistenza di questo metodo, quindi figurati. Ma allora a questo punto che mi dici? E' questo un metodo valido?? Te lo chiedo anche perchè sono in fase di spedizione di materiale, quindi mi interessa notevolmente.

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