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Sezione in cui parlare di come nasce e si sviluppa una sceneggiatura.

Moderatore: Moderatori

#1075592
Salve a tutti gli amici sceneggiatori,

Vorrei proporvi un quesito, giusto così, per scambiare qualche idea e per vedere come la pensate su una certa cosa. Avendo studiato sceneggiatura da libri e manuali, sappiamo tutti che scrivendo un film bisogna scrivere quello che si vede sullo schermo, le azioni dei personaggi ed i dialoghi, una scrittura visiva insomma. Volevo chiedervi, voi come vi regolate con la descrizione degli ambienti? mi spiego meglio...quando io scrivo una scena, a volte mi dilungo troppo sulla descrizione dei luoghi e degli ambienti, ad es. se dovete scrivere in una scena che il vostro personaggio entra per la prima volta in casa di una ragazza, descrivete l'ambiente giusto? il problema è che lo descrivo a volte in maniera eccessiva e mi ritrovo con almeno due pagine e mezzo solo di descrizione e azione del personaggio, senza nemmeno una battuta di dialogo. A volte mi chiedo (essendo inesperto) se questo è un metodo giusto o se magari può essere un errore...voi che ne pensate?
#1075612
È un errore... la sceneggiatura deve essere abbastanza sintetica...
da reed
#1075626
credo (da inesperto) che la descrizione particolareggiata dovrebbe essere fatta solo per gli elementi che hanno una funzione alla storia. per il resto credo basti una descrizione sommaria. ciao
da anam
#1075918
Secondo me la descrizione degli ambienti deve essere sì particolareggiata, ma senza risultare eccessiva. Magari soffermati solo in quegli elementi che sono funzionali alla scena. Se per esempio non importa che la stanza sia arredata in un certo stile, ma è fondamentale dire che per dire la scrivania è di un determinato tipo, con sopra determinate cose, della stanza limitati a dire giusto un pò di cose sommarie, e soffermati (sempre senza esagerare) sui dettagli essenziali. Io per esempio quando devo descrivere un ambiente scrivo di ciò che mi colpisce di e in quel determinato luogo. Non scrivo come sono fatte le pareti ecc se non caratterizzano la scena. Se nella stanza c'è una sedia, che potrebbe benissimo essere una qualunque, non mi soffermo a descriverla in maniera dettagliata o robe così. Dico semplicemente che è presente, spostando la mia attenzione a ciò che invece credo sia il punto forte, che so, una tenda particolare, il letto posto in un determinato modo ecc. E' difficile da spiegare così, ma comunque la scrittura è qualcosa di veramente intimo. Non è facile riuscire a descrivere un ambiente. C'è chi si limita a dire cosa c'è e chi parlandotene ti ci fa entrare dentro.
#1076131
grazie anam, magari proverò a riscrivere quelle scene dove c'è bisogno di descrivere gli ambienti, cercando di seguire i tuoi consigli...giusto per intenderci, magari mi farebbe piacere se tramite messaggio privato, poter leggere come di solito scrivi tu...e magari farti leggere anche qualcosa di mio... :)
#1076140
Alla fine dipende dalla sceneggiatura e da chi la scrive. Se leggi quella di "127 ore" (2011) all'inizio ogni scena è fatta solo di azioni; ogni paragrafo è un'inquadratura. In Django Unchained, Tarantino scrive le azioni sotto il nome dei personaggi cui riguardano, come fossero dialoghi; alternandole ai dialoghi ed incolonnando le une e gli altri con gli svolgimenti dell'azione propriamente intesa. Divide i dialoghi per azioni, nel senso che formatta al centro solo il nome del personaggio che li comincia, mentre le risposte degli altri le mette a sinistra con gli svolgimenti dell'azione. Complicato perché non è sempre facile capire di a chi appartenga l'iniziativa.

Le differenze non riguardano solo l'azione. In "Tootsie" (1982) i pharentetical seguono la frase nel dialogo a destra invece che precederla al centro; mentre film corretto di cui sto giusto leggendo la sceneggiatura è "The Neverending Story" (1984). Corretto, lo sappiamo bene, significa così-come-piace-a-me.

Saluti.
da anam
#1076145
Se leggi quella di "127 ore" (2011) all'inizio ogni scena è fatta solo di azioni; ogni paragrafo è un'inquadratura. In Django Unchained, Tarantino scrive le azioni sotto il nome dei personaggi cui riguardano, come fossero dialoghi; alternandole ai dialoghi ed incolonnando le une e gli altri con gli svolgimenti dell'azione propriamente intesa. Divide i dialoghi per azioni, nel senso che formatta al centro solo il nome del personaggio che li comincia, mentre le risposte degli altri le mette a sinistra con gli svolgimenti dell'azione. Complicato perché non è sempre facile capire di a chi appartenga l'iniziativa.


Così però mandi lui fuori strada...stiamo parlando di Tarantino, non uno qualunque. Potrebbe mettersi a scrivere una sceneggiatura anche sulla carta igienica, nessuno gli direbbe niente. Ma questo non è il nostro caso. Noi, ancora acerbi ed inesperti, dobbiamo sottostare alle regole che ci vengono imposte. Se il formato prevede un preciso tipo di formattazione, noi quella dobbiamo seguire. Che poi Tarantino la scriva diversamente non c'è ne può fregare di meno, non siamo ancora a quei livelli, dove possiamo permetterci di fare come ci pare.
E' vero che scrivere è molto soggettivo, ognuno ha il suo proprio metodo, ma sempre le regole deve seguire.
Per quanto riguarda lo scambiarci i materiali, perdonami se risulto eccessiva, ma sono parecchio gelosa del mio lavoro. Possiamo fare che mi mandi una piccola stringa di una descrizione dell'ambiente che hai fatto, e io ti scrivo come la scriverei io. Ma questa sorta di confronto deve solo servirti per incanalare tutte le possibili sfraccettature della scrittura, in modo di crearne una tua, personale ed originale! 8)
#1076151
Così però mandi lui fuori strada...stiamo parlando di Tarantino, non uno qualunque. Potrebbe mettersi a scrivere una sceneggiatura anche sulla carta igienica, nessuno gli direbbe niente.

Dimostri di non sapere cosa sia il mercato con le sue regole inderogabili circa il principio di responsabilità. Chi sbaglia paga non lavorando più; questo vale per tutti, compreso Tarantino.

Ma questo non è il nostro caso. Noi, ancora acerbi ed inesperti, dobbiamo sottostare alle regole che ci vengono imposte. Se il formato prevede un preciso tipo di formattazione, noi quella dobbiamo seguire. Che poi Tarantino la scriva diversamente non c'è ne può fregare di meno, non siamo ancora a quei livelli, dove possiamo permetterci di fare come ci pare.

Sarebbe meglio che ogniuno parlasse per se, meglio se evitando il tentativo di rafforzare la propria opione attraverso l'uso del Pluralis Majestatis. A me non piace lo stile da videogioco dei film di Tarantino ma mi interessa comunque molto ciò che scrive e realizza.

Per quanto riguarda lo scambiarci i materiali, perdonami se risulto eccessiva, ma sono parecchio gelosa del mio lavoro. Possiamo fare che mi mandi una piccola stringa di una descrizione dell'ambiente che hai fatto, e io ti scrivo come la scriverei io. Ma questa sorta di confronto deve solo servirti per incanalare tutte le possibili sfraccettature della scrittura, in modo di crearne una tua, personale ed originale! 8)


Questo paragrafo andrebbe separato dagli altri. Altrimenti sembra che io proponga scambio di materiale. Ci mancherebbe altro! Non l'ho mai fatto ne mi sogno minimamente di farlo in futuro. E' una proposta di Piccolo Spielberg.
da anam
#1076155
Dimostri di non sapere cosa sia il mercato con le sue regole inderogabili circa il principio di responsabilità. Chi sbaglia paga non lavorando più; questo vale per tutti, compreso Tarantino
mi fa alquanto sorridere il fatto che una persona che non sa nemmeno che faccia ho arrivi a certe conclusioni da un semplice commento. E posso dirti che ti sbagli di grosso. Quando si arriva ad un certo livello certe cose sono permesse e come. Il bello è che proprio il fatto che Tarantino in questo caso, scrivesse fuori dagli schemi in uno stile prettamente personale senza seguire il forrmat comune e standard, l'hai detto tu! un pò contraddittoria come cosa. chi sbaglia paga? Assolutamente, ma direi non molto chi ha un nome. Infatti mi pare che Tarantino lavori ancora. semplicemente certe "mancanze", a chi è qualcuno (aldilà che ti piaccia il suo genere o meno) vengono concesse, tutto qui. Lo hai confermato prima, come fai a dire di no? Prima dici che Tarantino scrive in un modo, addirittura stravolgendo lo schema standard di scrittura, che quell'altro scrive colì ecc, e poi dici che non è vero che funziona così? Ci sono registi di un certo calibro che le sceneggiature quasi neppure le scrivono, le abbozzano semplicemente con carta e penna, senza seguire nessuno schema. Non penso proprio che qualcuno si permetta di avere da ridire.

Sarebbe meglio che ogniuno parlasse per se, meglio se evitando il tentativo di rafforzare la propria opione attraverso l'uso del Pluralis Majestatis. A me non piace lo stile da videogioco dei film di Tarantino ma mi interessa comunque molto ciò che scrive e realizza.

Guarda che Tarantino l'hai tirato in ballo tu..stai facendo un pò di confusione mi sà. E comunque io ho generalizzato proprio perchè non conosco il livello di conoscenza di ognuno, cosa che addirittura tu hai visto come un tentativo di farsi ragione...bah...ok, come vuoi. Magari io non conosco le regole del mercato, ma tu non sai proprio cosa sia un dialogo. E' imbarazzante la tua risposta, credimi.

Questo paragrafo andrebbe separato dagli altri. Altrimenti sembra che io proponga scambio di materiale. Ci mancherebbe altro! Non l'ho mai fatto ne mi sogno minimamente di farlo in futuro. E' una proposta di Piccolo Spielberg.

era appena appena intuitivo, ma giusto un pò, che mi riferissi a PiccoloSpielberg.

Non capisco questa presa di posizione immotivata. Ci può essere uno scambio di idee costruttive anche senza sentirsi attaccati sul personale, perchè credimi, e qui ci sta a pennello, ti sei fatto proprio un film. Ma che mi frega di andare ad attaccare te che non so manco come ti chiami. Ma finimiamola, dai.
#1076158
MOD ON
Ecco, direi sia proprio il caso di tornare tutti in topic.
MOD OFF

Per quel che riguarda la domanda posta, a mio avviso non è affatto necessario dilungarsi in una descrizione minuziosa dell'ambiente (a meno che non sia strettamente indispensabile) ma non tralascerei di indicare di che tipo di ambiente si tratti e di segnalare qualcosa che ne renda in qualche modo "l'atmosfera". Peraltro in generale s'insegna di non essere troppo analitici anche per non invadere settori di competenza di altre figure professionali.

Probabilmente potresti dilungarti di più in un 'trattamento'; ma anche lì senza eccedere.
#1076195
grazie ragazzi a tutti delle risposte...e visto che si parla di Tarantino...ho letto alcune sue sceneggiature e ahimè concordo con anam, ma cmq è sempre bello scambiarsi pareri ed opinioni...anam allora al più presto ti mando un estratto della mia sceneggiatura, dove si descrive un ambiente...cosi lo leggi...grazie.

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