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Moderatore: Moderatori

#1139612
Vorrei lanciare una piccola riflessione (magari anche consiglio nel caso potesse risultare una valida idea):

Nel caso un povero (intendendo squattrinato) Videomaker avesse terminato la stesura definitiva di una propria opera (sceneggiatura, soggetto...o anche audiovisivo finito) come potrebbe fare per tutelare la propria idea a costo ZERO ?

- Ho trovato sul web più volte il suggerimento che prevede la possibilità dell' auto-spedizione del proprio lavoro in busta chiusa mediante lettera RACCOMANDATA, i timbri postali fatti apporre magari anche in prossimità dei lembi incollati della busta dovrebbero servire come prova al fine di stabilire una data certa nella quale la suddetta opera era "già esistente" nella forma contenuta dalla busta stessa...
La tecnica tuttavia non è priva di vizzi di forma, infatti taluni potrebbero obiettare che con santa pazienza e lavoro certosino qualcuno avrebbe potuto in qualsiasi momento successivo al recapito manomettere le chiusure ed i sigilli sostituendo il contenuto della busta...
Dunque che dire ? Metodo valido per un costo limitatissimo :wink: :birra: oppure metodo da scartare :no: :cesso: ???!!!

- Dunque ho cercato sul sito della SIAE i relativi COSTI DI REGISTRAZIONEdi un' opera.
Ora, 132,00 Euro nel caso in cui il richiedente non sia iscritto personalmente alla SIAE non sono poi in effetti una esagerazione !!! Ma è pur vero che si fanno molti sforzi nell'intraprendere l'hobby del Videomaker...dunque 132 euro potrebbero tornare utili per altre cosette più materiali...tipo un microfono o un faretto che ancora non abbiamo !
Inoltre, leggendo le modalità e le effettive "mansioni" svolte dal servizio di registrazione SIAE, si evince che la registrazione ha validità a scadenza e che quindi trascorsi 5 ANNI dall'accettazione del deposito occorre rinnovare la registrazione versando il relativo canone di rinnovo...
La SIAE da parte sua non prende visione dei contenuti (quindi non fa un controllo per verificare seduta stante eventuali possibilità di plagio nei confronti di opere "concorrenti" già peesistenti ecc...) ma si limita ad archiviare in busta chiusa il pacco spedito dal richiedente e ad inviare una lettera di "ricevuta" attestante "la registrazione" del "titolo" a loro inoltrato....

Quindi, a questo punto, il servizio in effetti non sembra troppo diverso da quello della raccomandata a parte i costi e la scadenza...La differenza maggiore sta nella MAGGIORE CREDIBILITA' della SIAE rispetto alla nostra ipotetica raccomandata auto spedita.

Dalla lettura delle clausole, offerte e servizzi della registrazione SIAE intrecciate con la normale Routine lavorativa della mia attività ho avuto la seguente intuizione:

- Perchè non autospedire a se stessi una PEC (anche conosciuta come MAIL CERTIFICATA) contenente in allegato tutto ciò che si vuole proteggere ?!?!???!!!!! :wave:

Infatti la PEC o Mail Certificata, essendo per definizione "certificata" e sfruttando un circuito concepito allo scopo, è in effetti considerata per legge "certificata" ed ha vaolore legale.
Di conseguenza nessuno dovrebbe poter obiettare relativamente a datazione e contenuti della stessa !

Che ne pensate ?
Potrebbe risultare "L'Uvo di colombo" ?

Saluti a tutti !
#1139616
Io ho spesso optato per il metodo della spedizione...
#1139744
Io ho spesso optato per il metodo della spedizione...

Mi pare giusto....
ma ad oggi (fino a poco tempo fa non esisteva la PEC) forse la mail certificata potrebbe tutelare di più dato che dovrebbe essere davvero considerata "legale per definizione" e quindi nessuno dovrebbe poter porre dubbi o rifiutare di accettarla come prova valida...
per di più non si spendono neppore i soldini per francobolli o raccomandate...
#1139748
Se è così... ottimo...
Ma credo che la PEC sia assolutamente valida...
#1139752
Potrebbe essere plausibile spirit. almeno in quei paesi che riconoscono alla PEC il valore di "posta certificata"
in Italia dovrebbe avere valore (un anno addietro ,ci hanno obbligati a attivarla per ricevere comunicazioni appositamente)
#1139756
Potrebbe essere plausibile spirit. almeno in quei paesi che riconoscono alla PEC ilfalore di "posta certificata"
in Italia dovrebbe avere valore (un anno addietro ,ci hanno obbligati a attivarla per ricevere comunicazioni appositamente)

E' proprio dalle attività lavorative che ho preso lo spunto...
Tutti i documenti che devono avere databilità certa o "garanzia di recapito" (nel senso che chi riceve non può più negere di aver ricevuto...) devono, da irca un anno a questa parte, essere trasferiti tramite PEC...
#1158873
Mmm... avevo aperto anche un topic, dimenticato questo, dove chiedevo conferma riguardo la tutela via PEC... attendo qui l'intervento di un (del?? ;) ) avvocato...
#1164589
Scusate se riprendo l'argomento, ma allora anche andare alla posta con la sceneggiatura e farsi mettere il francobollo e il timbro per la "data certa" come si fanno per alcuni documenti (es: "Estratto valutazione dei rischi" che obbligatoriamente fanno le aziende) potrebbe essere valido no??
#1164609
Scusate se riprendo l'argomento, ma allora anche andare alla posta con la sceneggiatura e farsi mettere il francobollo e il timbro per la "data certa" come si fanno per alcuni documenti (es: "Estratto valutazione dei rischi" che obbligatoriamente fanno le aziende) potrebbe essere valido no??

Si, in effetti questo è in pratica il "metodo tradizionale per gli hobbisti"...quello che si è sempre utilizzato...
Mi è venuta in mente la "Pec" proprio perchè l'ho dovuta utilizzare per il documento che citavi sopra e dunque ho pensato che potesse essere un metodo efficace, sbrigativo e appunto certificato a norma di legge...(a parte il fatto che disporre di una pec comporta dei costi fissi...se uno già ne dispone per altri motivi risparmia la gita in posta ed il costo dei francobolli o della raccomandata come si usa normalmente fare...).
#1165154
Si... ma resta sempre la domanda: è valida la PEC??
:regia: dove sono gli avvocati del forum?? :ballo:
#1165182
Si... ma resta sempre la domanda: è valida la PEC??
:regia: dove sono gli avvocati del forum?? :ballo:

Per legge la PEC dovrebbe avere valore legale proprio "per definizione"....
quindi, proprio per questo, pensavo che potesse avere una validità superiore a quella del mezzo postale dato che qualcuno potrebbe sempre dire che la busta, se pur sigillata, potrebbe essere stata abilmente manomessa.
Con la PEC dovrebbe essere tutto certo e datato...oltre che certificato...

In effetti mi aspettavo anche io che qualche utente con la vocazione da avvocato potesse confermare la mia intuizione !
#1165183
:birra:
Sono assolutamente in linea col tuo pensiero... adesso manca solo la conferma...
#1165212
Salve a tutti. Sono un nuovo iscritto e sono in grado di dare un contributo al tema qui trattato, anche per esperienza personale.
Innanzitutto c'è da dire che, diversamente da quanto accade con la protezione per i testi teatrali e le composizioni musicali, dove la SIAE fa una vera e propria vigilanza con tanto di verbali e salatissime multe se uno dei suoi funzionari incappa in qualche rappresentazione in cui sono stati evasi i diritti, nel caso delle Sceneggiature si limita a fare da semplice depositante. Per cui, pur spendendo un patrimonio per la registrazione (si devono prevedere altri possibili costi oltre ai 132 euro già qui citati: 1) occorre stampare e rilegare opportunamente la sceneggiatura; 2) spese di spedizione; 3) ripetizione dei primi due punti e dei 132 euro ogni qualvolta si dovesse apportare una qualche modifica sostanziale, anche di solo poche pagine, che possono influire sulla sceneggiatura), nel malaugurato caso che l'interessato riuscisse ad accorgersi che qualcuno sta usando il proprio lavoro, dovrebbe essere comunque in grado di sostenere con le proprie forze le inevitabili sostanziose spese legali. Quindi il deposito alla SIAE ha il solo ed esclusivo compito di cercare di scoraggiare eventuali parassiti, sperando chi il solo sapere che l'opera è depositata sia sufficiente.
Io ho scritto due Sceneggiature, una di un corto e una di un lungo, e credo di aver raggiunto lo stesso obbiettivo (quello di informare che l'opera è tutelata) spendendo appena 6 euro (5 per l'iscrizione e 1 di commissioni postali dato che si versa tramite PostePay) una tantum, cioè per un illimitato deposito di opere. Questo è il link del sito utile allo scopo: http://www.costozero.org/wai/u2.html
Una semplice descrizione delle modalità da seguire vi potrà aiutare a risolvere il problema in un modo più efficace e meno costoso persino della auto-spedizione postale.
Spero di essere stato utile. :bye:
#1165217
Salve a tutti. Sono un nuovo iscritto e sono in grado di dare un contributo al tema qui trattato, anche per esperienza personale.
....
Spero di essere stato utile. :bye:

Penso proprio che tu possa essere stato utile anche se hai offerto una alternativa anzichè rispondere al quesito in questione...
Per quanto riguarda le tue impressioni riguardo alla registrazione in Siae credo che possiamo essere giunti alla medesima conclusione !
Per quanto ho potuto intuire io ho alla fine valutato che la spesa non valesse la pena dato che tale registrazione non ha altro scopo che attribuire una datazione al plico preso in archivio visto che nessun controllo viene effettuato e nessun servizio accessorio fornito...per di più la registrazione ha una scadenza e va periodicamente rinnovato con conseguenze nuove spese di rinnovamento !
Ho valutato infatti che la autospedizione o la PEC potessero avere la stessa efficacia finale...a questo punto anche l'alternativa da te proposta !

Ciao
#1165219
Grazie per l'intervento...
Conferma che la SIAE sono soldi buttati... preferisco non commentare...
Il movimento costozero lo conoscevo ma non l'ho mai utilizzato...
A questo punto... non Tutela (con la T maiuscola) per non tutela... meglio gli economici sistemi alternativi...

Mi sono imbattuto in questo video alla ricerca di […]

Non c'è davvero niente di meglio sul web […]

Nota: non conosco i requisiti del mio pc. quind[…]

Sicuramente ci sarà un metodo più ve[…]