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Sezione in cui parlare di come nasce e si sviluppa una sceneggiatura.

Moderatore: Moderatori

#1275065
Ma.... Forse avranno visto su youtube o letto sui manualetti inesatti questa prassi sbagliata anche nei progetti cinematografici a cui ho partecipato e sto partecipando, dove lo sceneggiatore senza contratto non inizia a scrivere niente.


Ciao,
sul discorso della stesura sotto contratto sono d'accordo con Cannibal, perchè è un evento che non accade quasi mai, a meno che non si stia parlando di sceneggiatori già affermati a cui i registi affidano il lavoro (magari tratto da un romanzo) perchè sanno già lo stile che utilizzano e quindi vogliono che il film abbia quella impronta. Se si parla di "semplici" registi o esordienti è chiaro che nessuno metterebbe sotto contratto nessuno se prima non legge la sceneggiatura e decide di produrla, non succederà mai prima, così, senza sapere con chi avranno a che fare.
#1275067
Guardate non ho partecipato a numerosi lungometraggi o fiction, ma in tutti, una volta decisa la produzione su base del soggetto e di un trattamento allargato, si è passati alla stesura della sceneggiatura sotto contratto.
Scriptmode, sai benissimo che impegno ci vuole a scrivere una sceneggiatura e sinceramente non conosco molti professionisti che sono disposti a spendere mesi di tempo per progetti che potrebbero non vedere mai la luce. Può scrivere una sceneggiatura non commissionata un esordiente come dici tu, ma a babbo morto!!!

Un' ultimo iter del genere lo sto' vivendo adesso con un film che forse sta partendo. la stesura della sceneggiatura è iniziata, dopo che il regista ha convinto il produttore con un soggetto e un bel trattamento e tante immagini di riferimento e tanti incontri e mesi di stress. La sta' scrivendo un amico che è stato indicato dal regista e accettato dalla produzione. Produzione che ha iniziato questa prima parte di lavoro facendo un contratto allo sceneggiatore . Per chiudere, la sceneggiatura è partita addirittura dopo la definizione di molte delle location.

Adesso non so se questo è un iter standard di certo è quello che ho riscontrato io e non è assurdo o da manualetto, sopratutto nelle fiction dove gli sceneggiatori scrivono continuamente sotto contratto.
Mentre secondo me è più improbabile che ci sono sceneggiatori di professione che lavorano nella speranza remota di vedere il proprio lavoro realizzato e che i produttori attingono casualmente a questi progetti.
#1275071
Può scrivere una sceneggiatura non commissionata un esordiente come dici tu, ma a babbo morto!!! La sta' scrivendo un amico che è stato indicato dal regista e accettato dalla produzione.

Esatto, stiamo dicendo la stessa cosa. Qui si parla sempre in termini di esordienti, per restare in tema al forum, quindi è normale che ad una affermazione del genere qualcuno possa avere da ridire (come ho appena fatto io per esempio). Ma è chiaro che dipende dai casi e dal fatto che si sia appunto esordiente o no.

Adesso non so se questo è un iter standard di certo è quello che ho riscontrato io e non è assurdo o da manualetto, sopratutto nelle fiction dove gli sceneggiatori scrivono continuamente sotto contratto.

Quello è tutto un'altro campo, in cui il più delle volte le sceneggiature vengono scritte addirittura a produzione inoltrata, proprio perchè si protraggono nel tempo, quindi ci sta che gli attori e company firmino un pò "al buio".

Mentre secondo me è più improbabile che c'è molta gente che scrive continuamente, nella speranza remota di vedere il proprio lavoro realizzato.

Questo si, ma concorderai con me sul fatto che un produttore non investirebbe mai i suoi soldi alla cieca su uno sceneggiatore che è un esordiente e che non sa se effettivamnete sa fare questo lavoro o no. Quando viene commissionata una sceneggiatura si sa già con chi si avrà a che fare, come lavora lo sceneggiatore e a che livelli. Nesusn produttore commissionerebbe mai una sceneggiatura ad un esordiente. Infatti, l'esordiente, come dicevi tu stesso prima, dovrà agire in modo inverso, ovvero proporre lui stesso una sceneggiatura.
#1275072
Questo si, ma concorderai con me sul fatto che un produttore non investirebbe mai i suoi soldi alla cieca su uno sceneggiatore che è un esordiente e che non sa se effettivamnete sa fare questo lavoro o no. Quando viene commissionata una sceneggiatura si sa già con chi si avrà a che fare, come lavora lo sceneggiatore e a che livelli. Nesusn produttore commissionerebbe mai una sceneggiatura ad un esordiente. Infatti, l'esordiente, come dicevi tu stesso prima, dovrà agire in modo inverso, ovvero proporre lui stesso una sceneggiatura.
Concordo sicuramente!!! come un produttore non commissionerebbe mai la regia o la fotografia ad un esordiente. per tutti c'è una bella gavetta da fare!!!! Quindi non capisco dove sono tutti questi produttori che leggono sceneggiature scritte da sconosciuti sperando ti trovare il capolavoro dell'esordiente. Comunque in questo topic si parlava di sceneggiatura in generale ed anche ad alti livelli visto gli esempi riportati.
#1275077
LordYupa: in televisione si scrive di solito quando si è già sotto contratto. Io sottintendevo al cinema e lì, non è assolutamente detto che succeda. Anzi, di solito ti liquidano la quota di soldi maggiore solo se il film parte (anche con un contratto). Non so per quali produttori hai scritto tu (parlo di cinema) ma se hai trovato Babbo Natale che fa il contratto prima (e soprattutto paga, prima, per intero) be'... mi sono perso qualcosa e dovremmo farci una bella chattata in MP :wink:

ScriptMode: per carità, non sentirti offesa, ci mancherebbe. Io mi riferivo al messaggio precedente (ad alcune sue affermazioni), non a quello detto nell'intero topic. E in ogni caso, le sceneggiature per email si inviano eccome. Certo, trattasi di rapporti consolidati (con un produttore o un regista), per quello ho detto che da "esordienti" non è cosa da fare.
#1275094
Mi scuserai se rispondo in maniera un po' acida, ma non mi sei sembrato molto simpatico dicendomi che prendo le mie informazioni da manualetti di dubbia qualità e su youtube.
Vedo con piacere che stai cambiando la tua versione.
Sempre per sgombrare il campo da inesattezze contenute in manualetti e video di cui sopra, una sceneggiatura si scrive sotto contratto in casi rarissimi. Rarissimi!
ma poi scrivi...
in televisione si scrive di solito quando si è già sotto contratto. Io sottintendevo al cinema e lì, non è assolutamente detto che succeda.
Per me una sceneggiatura è una sceneggiatura, sia che sia per un lungo, che per un corto che per un spot che per una fiction o serie televisiva e non mi sembra che qui siano state fatte differenze prima di ora.
Anzi, di solito ti liquidano la quota di soldi maggiore solo se il film parte (anche con un contratto)
aaah quindi adesso non sono "rarissimi.Rarissimi!" i casi di contratto neanche nel cinema
ma se hai trovato Babbo Natale che fa il contratto prima (e soprattutto paga, prima, per intero) be'... mi sono perso qualcosa
Mi dici dove ho scritto che ho trovato qualcuno che paga prima e per intero? io ho solo parlato di contratto o accordo che sia. la discussione era sullo scrivere su commissione del produttore no sul tipo di pagamento. Ripeto, io non conosco professionisti che lavorano mesi e mesi nella speranza di vendere il proprio lavoro e nel caso farselo pagare a babbo morto.
#1275340
Ho visto "Julia & Julie" e sono rimasta incantata dalla scena iniziale nel ristorante francese, in cui Stanley Tucci e Meryl Streep ammiccano fra di loro con poche parole. La sceneggiatura non è disponibile online, anzi è in vendita fino a 40$! Mi piacerebbe veramente sapere come la sceneggiatrice abbia reso la scena, anche se, essendo sceneggiatrice e regista la stessa persona, Nora Ephron, ha un'importanza relativa per la nostra discussione.

Credo che stiamo uscendo un po' dal seminato. L'argomento non è il passaggio che ha citato Mikros, *a titolo puramente esemplificativo*. E' un esempio, appunto, serve solo per esemplificare il punto di vista di Mikros. E poi fa una differenza fondamentale se lo strumento sceneggiatura viene scritto dal regista o da un altro.

Invece le affermazioni sostanziali dell'autore sono altre. L'autore tra l'altro è uno sceneggiatore professionista, cioè quello che non è nessuno di noi.

1. The number of so-called screenwriting rules out there is beyond epidemic. These fake rules have become a virus.

2. the three-act structure is a malleable “form”

3. There is no one correct way to execute a screenplay. Whatever works to tell the story works.

4. One such so-called rule is that you can only write what can be seen or filmed. This is just not true. - E qui porta ad esempio la sceneggiatura di Schindler’s List, non so se mi spiego. - " it is a PROVEN screenwriting technique that can be effective in ENGAGING the reader in your story"

5. their books adhere to a “right way/wrong way” pedagogy, one that perpetuates misinformation that students then regurgitate as GOSPEL.

6. Bottom line: screenwriting is an art and not a science. So if you aspire to be a working screenwriter, avoid the so-called rules and live outside the artificially-created box.       
#1275343
Da notare che Tim Long si riferisce espressamente agli aspiranti sceneggiatori. Vedo che spesso qui non ci si capisce, perché in realtà si fa riferimento a cose diverse. Forse bisognerebbe mettere un'aggiunta nella descrizione del forum, e cioè che qui si parla in via principale di ASPIRANTI sceneggiatori di CINEMA. Poi si può parlare anche di altri tipi di sceneggiatura, ovviamente, ma è meglio precisarlo.

Infatti è differente essere un famoso sceneggiatore a cui viene "chiesto" di scrivere una sceneggiatura, oppure uno sceneggiatore di serie televisive o di spot pubblicitari, per dire.
#1277885
leggero o t.
sarebbe interessante pubblicare un libro con un 5 o 10 sceneggiature sbagliate.
tipo " io speriamo che me la legga " o " sceMeggiature "

un abbraccio a tutti e scusate.


Jerry Lewis, nei suoi corsi di recitazione, invitava i propri studenti a guardare i film fatti male o nei quali gli attori recitavano male perché, secondo lui, da un film fatto bene (e recitato bene) non c'è nulla da imparare proprio perché è fatto tutto bene. Invece da quelli fatti male si poteva imparare a stare lontani dagli errorri (e orrori)
#1277894
Sì, un buon metodo, ma una base di "cosa è fatto bene" serve. Altrimenti è pure difficile riconoscere "ciò che è fatto male". Chi fa film di m***a non lo fa per autolesionismo. Li fanno così perché non hanno proprio idea.
#1277900
Jerry Lewis, nei suoi corsi di recitazione, invitava i propri studenti a guardare i film fatti male o nei quali gli attori recitavano male perché, secondo lui, da un film fatto bene (e recitato bene) non c'è nulla da imparare proprio perché è fatto tutto bene. Invece da quelli fatti male si poteva imparare a stare lontani dagli errorri (e orrori)


Questo è sicuramente un buon metodo, ma come dice Cannibal, se non si ha una base, ovvero una conoscenza di cosa sia il "fatto bene" e cosa il "fatto male", sarebbero indistinguibili tra loro.
Come si faa sapere se quel film è fatto male se non si ha la più pallida idea di come si faccia un film fatto bene? Il punto resta sempre e solo quello, studiare, e soltanto dopo approfondire la propria formazione.
#1321350
CQ, CQ, this is W-9 GFO. Is anybody out there?

Scrivere qualcosa su un argomento terminato tre anni fa è un po' come cercare gli alieni nello spazio esterno. Ma in italiano non esistono forum specializzati attivi, quindi passo così dieci minuti.

CQ, CQ, this is W-9 GFO. Is anybody out there?

Antonella Bellecca ha scritto: mar, 23 mag 2017 - 11:05 Mario fa una battuta. Lucia si volta di scatto e lo guarda. È una perfetta descrizione di quello che si vede, ma non dice niente. Praticamente lascia al regista decidere se Lucia è arrabbiata o divertita!
La reazione dipende dalla battuta.

MARIO
Viè qua, zoccula!

LUCIA
Ao, zocculo ce sarai tu e tu padre!!
ScriptMode ha scritto: mer, 24 mag 2017 - 11:07 [...] Se quest'azione non fosse stata presente e mi fossi limitata a dire che Tizio era arrabbiato, la mia annotazione sarebbe stata del tutto inutile, perchè lo spettatore quando guarda il film non ha la sceneggiatura in mano, non lo sa cosa succede, nè può sapere che emozione vuoi TU che lui percepisca. Bisogna allora tramutare tutte le emozioni in azioni.
ScriptMode ha scritto: mer, 24 mag 2017 - 11:07 Chi "fa il film" non deve capire di cosa si sta parlando, non è un indovinello, lo sa già, lo sceneggiatura lo mostra già adeguatamente.
Lo spettatore no, ma il regista, gli attori e tutti glia altri si. Gli attori possono capire meglio il personaggio, il regista accettare alcune soluzioni come strutturali e ineliminabili. Metti che il cielo venga usato come tema ricorrente, punteggiatura. In una storia che finisce male, c'è un cielo dove le nuvole crescono come i guai del protagonista: prima una nuvola copre il sole, poi due, quattro; e infine il temporale. Se fossi il produttore non permetterei al regista di ignorare questi “suggerimenti”.
willyfan ha scritto: gio, 25 mag 2017 - 05:46 Tra l'altro, l'inserimento di elementi di questo tipo vuol dire demandare al regista o all'attore l'interpretazione, cosa che uno sceneggiatore non dovrebbe mai fare.
In una sceneggiatura originale, l'autore del film è lo sceneggiatore: colui che l'ha concepito, previsualizzato, che ha articolato la storia e i personaggi che la animano. Il regista come Star è una conseguenza del provincialismo italiano moltiplicato per la dimensione minuscola delle produzioni. Come nella musica bisognorebbe distinguere i cantanti dai cantautori. Dove realizzare un film implica centinaia di professionisti, negli USA, il direttore di produzione è responsabile del film più del regista, che dirige solo gli attori. È quindi giusto che si sforzi di interpretare la storia.
Ultima modifica di madcat il mar, 12 gen 2021 - 00:18, modificato 1 volta in totale.
#1321351
steven seagal ha scritto: lun, 10 lug 2017 - 13:01 leggero o t.
sarebbe interessante pubblicare un libro con un 5 o 10 sceneggiature sbagliate.
tipo " io speriamo che me la legga " o " sceMeggiature "
Sono anni che dico che i frati, se veramente vogliono guadagnarsi il paradiso, dovrebbero smettere di fingere penitenza indossando le mutande di cilicio: che dopo due giorni t'abitui e non senti più niente. Che si facessero carico di una parte, almeno, delle nuove proposte editoriali della Mondadori, o delle sceneggiature spedite alla RAI. In questo modo restituirebbero la vita ai tanti disgraziati che le leggono per lavoro, e guadagnarebbero due soldi. Poi, se proprio non dovessero più farcela, potrebbero sempre tornare alle mutande di cilicio. In cambio, però, di 100 anni di purgatorio.

Mi sono imbattuto in questo video alla ricerca di […]

Non c'è davvero niente di meglio sul web […]

Nota: non conosco i requisiti del mio pc. quind[…]

Sicuramente ci sarà un metodo più ve[…]