- lun, 04 mar 2024 - 20:50
#1330882
Sì, è un "aggancio" con un'altra scena, ma serve per creare una situazione proprizia, utile allo sviluppo della storia, sia essa a favore che contro il personaggio. A seconda degli autori: Age lo chiama "Rimonta"; Vincenzo Cerami lo chiama "Elmo di Mambrino". Una serie di "Elmi di Mambrino" Cerami la inserisce ne "La vita è bella" partendo anche da molto lontano: il continuo scambio di cappelli con il tizio che poi, rivedendo Guido (Benigni) per strada insieme a Dora (Braschi) nel riprendersi il suo cappello bagnato gliene mette in testa uno asciutto proprio nel momento in cui Dora vede che Guido è tutto bagnato. E ancora, quando Guido arriva nella piazza di Arezzo, un passante grida alla moglie "Maria, la chiave!" e questa gliela tira in basso, colpendolo quasi. La sera dopo, sempre Dora, nel momento in cui Guido ha quasi completato l'opera di seduzione chiedendo alla donna la chiave del suo cuore, questa gli risponde che ce l'ha la Madonna e lui: "Maria, la chiave!" e gli arriva la chiave in basso. Il più importante del film, poi è quello in cui Giosuè gioca a nascondino praticamente all'inizio del film e, grazie a questo gioco che Guido gli fa ripetere nel lager nazista, il bambino si salva.
Ho fatto l'esempio de "La vita è bella" solo perché l'autore della sceneggiatura è Cerami e quel film sembra l'antologia degli "Elmi di Mabmrino".
- Motore!
- Partito!
- Ma se proprio ieri ho cambiato l'olio!