D'accordo…Io mi butto
.
Questo Topic per tre motivi:
1° perché esiste questo forum, ed in particolare questa sezione, con le sue belle finalità (e poi illustri abitanti del forum m'hanno incoraggiato in questo senso)
2° perché quando fai qualcosa, qualcosa che ti da piacere, hai una sola voglia: condividerla (poi scopri che il piacere era solo tuo
, ma vabbè, almeno ce lo sai
). Se però si tratta di una sceneggiatura il desiderio è anche vederla girata, di vedere l'effetto che fa (e per questo è già + difficile, ma mai dire mai, incontrassi una buonanima…
)
3° - TERZA, la principale, e la cosa che rende Internet impareggiabile. Cioè la possibilità di dialogare con tutti Voi avendo l'assoluta certezza e di non incontrarvi mai.
Solo così si può superare la vergogna
Per chi vorrà dedicarsi alla lettura, e non per mettere le mani avanti (o magari solo un po'), credo di dovere alcune precisazioni/informazioni (che cercherò di contenerle al minimo, semmai ci sarà tempo e modo di approfondire)
Prima precisazione fra tutte (in questo caso è proprio per mettere le mani avanti) è che si tratta di opera prima, vera, ed in tutti i sensi! Che sia anche l'ultima? Facile. Personalmente so soltanto che mi sono divertito moltissimo a scriverla, immaginare situazioni, inventare personaggi, e di aver passato momenti piacevolissimi che hanno colorato grigie giornate di (scarso) lavoro. Pertanto auguro questa esperienza a tutti, quale che sia il risultato (poi magari sarete + saggi di me e lo terrete buono buono nell'HD
)
La seconda è un po' una †œdichiarazione d'intenti† in base alla quale rapportare il giudizio sul lavoro, per cui:
- La sceneggiatura è stata pensata per la realizzazione di un corto amatoriale (anche se il risultato sembra però più vicino al medio).
- Anche in fase di scrittura (descrizione degli ambienti/personaggi/situazioni) si è cercato di tenere in considerazione le esigenze, ed i mezzi, tipicamente disponibili per un lavoro amatoriale (attrezzature, attori, location).
-
La storia intende rappresentare, in modo possibilmente divertente e simpatico, quella parte dei 35/40enni, che continuano a vivere da eterni adolescenti. Accuditi e coccolati da genitori bloccati nel loro ruolo. Ma cosa succede se ad un certo punto è proprio il genitore a rompere questo equilibrio
? Il †œragazzo† riesce a riconfigurare il proprio ruolo
? Che mondo, che opportunità, si trova intorno, che scelte farà. In un parallelismo (ingannevole) con la fine di un rapporto di coppia (al quale lo spettatore dovrebbe essere portato a credere), il protagonista attraversa cinque fasi. Fasi, a mio avviso, caratteristiche della fine di un rapporto di coppia (in particolare per l'uomo), e tanto più marcate quanto più il rapporto è stato lungo. Infine il tutto è incapsulato in una doppia struttura: il film nel film e la filosofia casereccia (ma genuina) della †œteoria delle cinque fasi†. (ammetto che mi perplimo da me).
Terza precisazione è che la storia è stata concepita e scritta come strumento di lavoro per la successiva realizzazione casalinga. Manca (perché manca a me) la minima cognizione e competenza tecnica relativa ai canoni di scrittura di una sceneggiatura (dovrò navigare meglio le apposite sezioni del forum, per stavolta è andata
). Non so, quindi, se i termini tecnici, le abbreviazione utilizzate, la struttura stessa (descrizione del set, dialoghi, caratterizzazioni), sono corretti e comprensibili, e mi rendo anche conto che ciò potrebbe renderne difficoltosa la lettura.
Concludo salutando e ringraziando già da ora chi si vorrà avventurare nella lettura
e l'eventuale riscontro che vorrà dare
(accetto tutto… tranne le critiche
), se poi qualcuno fosse interessato e
possibilitato a realizzarlo…