Benvenuto su VideoMakers.net
Iscriviti per condividere la tua passione sul principale sito web italiano dedicato al VideoMaking!

Gli eventuali inserti pubblicitari all'interno delle discussioni sono visibili solo se non hai eseguito l'accesso al forum; ricordati di eseguire l'accesso o, se non sei ancora registrato, fallo QUI

Clicca qui per leggere le regole del forum
Sezione in cui parlare di come nasce e si sviluppa una sceneggiatura.

Moderatore: Moderatori

da Auror66
#306376
D'accordo…Io mi butto :( .

Questo Topic per tre motivi:

1° perché esiste questo forum, ed in particolare questa sezione, con le sue belle finalità (e poi illustri abitanti del forum m'hanno incoraggiato in questo senso)
2° perché quando fai qualcosa, qualcosa che ti da piacere, hai una sola voglia: condividerla (poi scopri che il piacere era solo tuo :uffy: , ma vabbè, almeno ce lo sai ;) ). Se però si tratta di una sceneggiatura il desiderio è anche vederla girata, di vedere l'effetto che fa (e per questo è già + difficile, ma mai dire mai, incontrassi una buonanima… :angel: )
3° - TERZA, la principale, e la cosa che rende Internet impareggiabile. Cioè la possibilità di dialogare con tutti Voi avendo l'assoluta certezza e di non incontrarvi mai. :bandito: Solo così si può superare la vergogna :oops:

Per chi vorrà dedicarsi alla lettura, e non per mettere le mani avanti (o magari solo un po'), credo di dovere alcune precisazioni/informazioni (che cercherò di contenerle al minimo, semmai ci sarà tempo e modo di approfondire)

Prima precisazione fra tutte (in questo caso è proprio per mettere le mani avanti) è che si tratta di opera prima, vera, ed in tutti i sensi! Che sia anche l'ultima? Facile. Personalmente so soltanto che mi sono divertito moltissimo a scriverla, immaginare situazioni, inventare personaggi, e di aver passato momenti piacevolissimi che hanno colorato grigie giornate di (scarso) lavoro. Pertanto auguro questa esperienza a tutti, quale che sia il risultato (poi magari sarete + saggi di me e lo terrete buono buono nell'HD :D )

La seconda è un po' una †œdichiarazione d'intenti† in base alla quale rapportare il giudizio sul lavoro, per cui:
- La sceneggiatura è stata pensata per la realizzazione di un corto amatoriale (anche se il risultato sembra però più vicino al medio).
- Anche in fase di scrittura (descrizione degli ambienti/personaggi/situazioni) si è cercato di tenere in considerazione le esigenze, ed i mezzi, tipicamente disponibili per un lavoro amatoriale (attrezzature, attori, location).
- La storia intende rappresentare, in modo possibilmente divertente e simpatico, quella parte dei 35/40enni, che continuano a vivere da eterni adolescenti. Accuditi e coccolati da genitori bloccati nel loro ruolo. Ma cosa succede se ad un certo punto è proprio il genitore a rompere questo equilibrio :botte: ? Il †œragazzo† riesce a riconfigurare il proprio ruolo :cran: ? Che mondo, che opportunità, si trova intorno, che scelte farà. In un parallelismo (ingannevole) con la fine di un rapporto di coppia (al quale lo spettatore dovrebbe essere portato a credere), il protagonista attraversa cinque fasi. Fasi, a mio avviso, caratteristiche della fine di un rapporto di coppia (in particolare per l'uomo), e tanto più marcate quanto più il rapporto è stato lungo. Infine il tutto è incapsulato in una doppia struttura: il film nel film e la filosofia casereccia (ma genuina) della †œteoria delle cinque fasi†. (ammetto che mi perplimo da me).

Terza precisazione è che la storia è stata concepita e scritta come strumento di lavoro per la successiva realizzazione casalinga. Manca (perché manca a me) la minima cognizione e competenza tecnica relativa ai canoni di scrittura di una sceneggiatura (dovrò navigare meglio le apposite sezioni del forum, per stavolta è andata :dimen: ). Non so, quindi, se i termini tecnici, le abbreviazione utilizzate, la struttura stessa (descrizione del set, dialoghi, caratterizzazioni), sono corretti e comprensibili, e mi rendo anche conto che ciò potrebbe renderne difficoltosa la lettura.

Concludo salutando e ringraziando già da ora chi si vorrà avventurare nella lettura :book: :book: e l'eventuale riscontro che vorrà dare :botte: (accetto tutto… tranne le critiche :D :D ), se poi qualcuno fosse interessato e possibilitato a realizzarlo… :birra:
Allegati:
(59.77 KiB) Scaricato 66 volte
da sepfilm
#306388
mmmm, ottimo inizio, dai continua, dai che noi ti veniamo dietro :wink:
da francos
#306548
L'inizio è buono, ma ti assicuro che ho fatto molta fatica a leggerlo e seguirlo, proprio per come è stato scritto. Se ti va prova a ributtarlo giù usando la scrittura all'americana, molto più leggibile. Il modo in cui hai scritto tu, fa perdere spesso il filo della storia. Non usare le iniziali per i nomi dei personaggi, ma i nomi veri e propri, altrimenti dopo la terza scena non si sa più chi è tizio e chi è caio. Usa (se proprio non ne puoi fare a meno) poche indicazioni tecniche altrimenti si perde il senso della storia. La sceneggiatura deve essere scritta per immagini quindi se tu scrivi "L'inquadratura è fatta da una telecamera fissata su un cavalletto che riprende in Campo Largo il set e tutti i movimenti degli attori, dei tecnici, del regista" io che leggo, immagino una telecamera montata su un cavalletto che fa una panoramica sul set, ma non immagino quello che c'è dietro alla telecamera. Quindi se proprio vuoi dare una indicazione al regista sull'inquadratura puoi scrivere: CL. Sul set televisivo gli attori, i tecnici e il regista si muovono molto velocemente ecc. ecc.
OK? Ci provi a ributtarla giù? Secondo me ne vale la pena :wink:
da OmaR
#306549
L'inizio è buono, ma ti assicuro che ho fatto molta fatica a leggerlo e seguirlo, proprio per come è stato scritto. Se ti va prova a ributtarlo giù usando la scrittura all'americana, molto più leggibile. Il modo in cui hai scritto tu, fa perdere spesso il filo della storia.

idem. Ti consiglio di riformattarla, è davvero difficile da leggere.
da Auror66
#306609
L'inizio è buono, ma ti assicuro che ho fatto molta fatica a leggerlo e seguirlo, proprio per come è stato scritto. Se ti va prova a ributtarlo giù usando la scrittura all'americana, molto più leggibile. Il modo in cui hai scritto tu, fa perdere spesso il filo della storia.

idem. Ti consiglio di riformattarla, è davvero difficile da leggere.


OK, correttissimo, il dubbio l'avevo anch'io, ed in parte espresso. Mi ripeto, era stato scritto velocemente e per essere direttamente usato "sul campo" da chi già a conoscenza della storia.

Incoraggiato dai vs riscontri (ed in attesa delle mazzate) proverò a ributtarlo giù. Purtroppo per la scrittura all'americana dovrò aspettare di capire di che si tratta (a pelle mi fa pensare ad un simil-geroglifico fatto lanciando missili su una cartina geografica planetaria, ma probabilmente non s'intende questo :D ). Per stavolta userò il buonsenso, speriamo che sia sufficiente.
da OmaR
#306622
tutt'altro che un geroglifico! vai qui:

http://www.exposure.co.uk/eejit/script/index.html

ti spiega come formattare
da francos
#306628
Purtroppo per la scrittura all'americana dovrò aspettare di capire di che si tratta (a pelle mi fa pensare ad un simil-geroglifico fatto lanciando missili su una cartina geografica planetaria, ma probabilmente non s'intende questo :D ). Per stavolta userò il buonsenso, speriamo che sia sufficiente.


Niente di così complicato. Basta seguire delle semplici regolette:
Le parti principali devono essere: L'intestazione della scena, le azioni e i dialoghi. Poi ci possono essere anche delle note tecniche, o indicazioni di espressione
La formattazione è molto semplice.
Ogni scena de iniziare con l'intestazione, es:
1. INT. GIORNO - sala da pranzo.

poi l'azione:

Marco e Lucia, in piedi vicino al tavolo da pranzo, stanno discutendo animatamente.
poi la parte del dialogo composta da:

personaggio:
MARCO

indicazione di espressione
(irritato)

dialogo
Non ne posso più della tua gelosia. Me ne vado

poi ancora l'azione:

Marco si allontana ed esce di casa sbattendo la porta. Gli occhi di Lucia si riempiono di lacrime.

Chiaro? Ora tutto questo deve avere una formattazione visiva:
Il carattere da usare è il Courier passo 12.
L'intestazione e il nome dei personaggi deve essere maiuscolo.
Gli spazi da lasciare per impaginare correttamente sono:
17 Inizio Margine sinistro
28 Inizio area Dialogo
35 Indicazioni di espressioni
43 Nome del Personaggio nel dialogo
66 Indicazioni tecniche
72 Numero di pagina
75 Margine destro

Vedrai che se ti abitui a scrivere così ti sarà più facile e divertente.
ciao
da Auror66
#307072
Sto provando ad adottare la formattazione suggerita.
Faccio subito un paio di osservazioni così magari mi corregete in corsa:

1 - La mia impressione è che la comprensione dei dialoghi è migliore con 'personaggio-indicazione d'espressione(eventuale)- battuta' in linea, piuttosto che con "l'accapo" continuo (come ho visto sul layout proposto nel sito linkato), soprattutto quando il dialogo è un pò fitto. vi torna, o per esperienza sono preferibili altre soluzioni? di seguito un esempio (interlinee a parte)
----
Fabrizio †“ E dai. Non bastano questi, c'abbiamo pure i cellulari che rompono! Di chi è †˜sto cellulare?
Un tecnico di scena (intimidito) †“ Veramente Fabbrì mi sembra il tuo.
Fabrizio †“ ah. si!? Scusate.

Fabrizio prende il telefono e risponde:
Fabrizio †“ Pronto?

Quindi tace e ascolta in silenzio divenendo serio e rattristato.
----

2 - Nella storia ci sono poi situazioni tipo: telefonate con cambi d'inquadratura tra chiamante e chiamato, scene che includono dialoghi fuori campo e immagini che vanno su un'altro ambiente, o altre cose tipo una zoomata che inizia alle spalle dgli attori stringe sul TV fino ad entrare all'interno dello studio TV. In questi casi, come si procede per mantenere la leggibilità (e non far perdere il filo narrativo) e, contemporaneamente, la correttezza dell'informazione tecnica? Es. le scene debbono essere suddivise e rese monolitiche o l'intestazione comprende le diverse situazioni. di seguito un esempio
----
Scena 7 †“ Interni †“ PUB e Casa Lucio
Fabrizio , Carlo, e Stefano sono all'interno del Pub. I tre sono seduti al tavolo con le birre davanti. Fabrizio inizia a raccontare.
....
Stefano †“ Eh, come sta?

Mentre Fabrizio continua a parlare le immagini vanno su Lucio che è in casa sua.

Fabrizio (fuoricampo) †“ Non lo so… te l'ho detto non m'ha dato neanche il tempo di domandarglielo… come sta, come pensi che può stare. Però lo conosciamo L., no? E' uno tosto, è uno che ha sempre saputo reagire, giusto? Io penso che, un giorno, al massimo due, e…

Intanto le immagini mostrano Lucio tra montagne di panni sporchi, che si ingozza con cibarie ipercaloriche di tutte le qualità sparse sul tavolo, sbracato sul divano con davanti una fila di bottiglie di super-alcolici vari e TV acceso col quadro grigio. Lucio è depresso e disperato, tenta di masturbarsi, ma è troppo depresso e non riesce a raggiungere l'orgasmo e si deprime ulteriormente.
L'inquadratura torna sui i tre che si guardano in faccia perplessi, neanche Fabrizio crede a quel che dice, quindi conclude:

Fabrizio †“ …No, no! Io lo chiamo.
----

E' un post eccessivo, mi rendo conto, fatemi sapere se vado fuori scopo o ne faccio uso improprio.

Ciao.
da francos
#307092
Sto provando ad adottare la formattazione suggerita.
Faccio subito un paio di osservazioni così magari mi corregete in corsa:

1 - La mia impressione è che la comprensione dei dialoghi è migliore con 'personaggio-indicazione d'espressione(eventuale)- battuta' in linea, piuttosto che con "l'accapo" continuo (come ho visto sul layout proposto nel sito linkato), soprattutto quando il dialogo è un pò fitto. vi torna, o per esperienza sono preferibili altre soluzioni? di seguito un esempio (interlinee a parte)
----
Fabrizio †“ E dai. Non bastano questi, c'abbiamo pure i cellulari che rompono! Di chi è †˜sto cellulare?
Un tecnico di scena (intimidito) †“ Veramente Fabbrì mi sembra il tuo.
Fabrizio †“ ah. si!? Scusate.

Fabrizio prende il telefono e risponde:
Fabrizio †“ Pronto?

Quindi tace e ascolta in silenzio divenendo serio e rattristato.
----

2 - Nella storia ci sono poi situazioni tipo: telefonate con cambi d'inquadratura tra chiamante e chiamato, scene che includono dialoghi fuori campo e immagini che vanno su un'altro ambiente, o altre cose tipo una zoomata che inizia alle spalle dgli attori stringe sul TV fino ad entrare all'interno dello studio TV. In questi casi, come si procede per mantenere la leggibilità (e non far perdere il filo narrativo) e, contemporaneamente, la correttezza dell'informazione tecnica? Es. le scene debbono essere suddivise e rese monolitiche o l'intestazione comprende le diverse situazioni. di seguito un esempio
----
Scena 7 †“ Interni †“ PUB e Casa Lucio
Fabrizio , Carlo, e Stefano sono all'interno del Pub. I tre sono seduti al tavolo con le birre davanti. Fabrizio inizia a raccontare.
....
Stefano †“ Eh, come sta?

Mentre Fabrizio continua a parlare le immagini vanno su Lucio che è in casa sua.

Fabrizio (fuoricampo) †“ Non lo so… te l'ho detto non m'ha dato neanche il tempo di domandarglielo… come sta, come pensi che può stare. Però lo conosciamo L., no? E' uno tosto, è uno che ha sempre saputo reagire, giusto? Io penso che, un giorno, al massimo due, e…

Intanto le immagini mostrano Lucio tra montagne di panni sporchi, che si ingozza con cibarie ipercaloriche di tutte le qualità sparse sul tavolo, sbracato sul divano con davanti una fila di bottiglie di super-alcolici vari e TV acceso col quadro grigio. Lucio è depresso e disperato, tenta di masturbarsi, ma è troppo depresso e non riesce a raggiungere l'orgasmo e si deprime ulteriormente.
L'inquadratura torna sui i tre che si guardano in faccia perplessi, neanche Fabrizio crede a quel che dice, quindi conclude:

Fabrizio †“ …No, no! Io lo chiamo.
----

E' un post eccessivo, mi rendo conto, fatemi sapere se vado fuori scopo o ne faccio uso improprio.

Ciao.


Assolutamente da usare la tecnica che ti è stata consigliata, non perchè è migliore o peggiore della tua, ma perchè è una regola di scrittura per le sceneggiature. Certo che se il film te lo giri e produci tu, puoi scrivere come ti pare, ma se, come ho percepito, vuoi farlo girare ad altri devi attenerti a quella formattazione altrimenti nessuno legge. Per quanto riguarda le scene, esse non possono contenere più di una location o tempo. Ogni volta che queste variabili cambiano, bisogna cambiare scena. Ricordati che la scrittura deve essere per immagini e quindi già dall'intestazione devo poter immaginare dove sono e quando. Se tu scrivi: INT. casa di paolo e PUB come fai a "vedere" quello che succede?
da ilpoveropiero
#307099
Ciao, non mi sembra un post eccessivo, la palestra serve a tutti (sottoscritto compreso!).

Per la formattazione ti consiglio l'add-on per word della BBC (script smart) che ho segnalato in altro post, vedrai che ti aiuterà parecchio; a farlo manualmente ci si mette(va) un'eternità.

Tieni presente che il tuo script dev'essere immediatamente leggibile e utilizzabile anche nel caso non sia poi tu a girare / recitare / montare etc.

Perciò innanzitutto devi intestare le scene in modo corretto;
salvo eccezioni ogni diversa location implica una scena diversa (non le girerai certo in simultanea, le scene casa / pub!).
Perciò non puoi scrivere:
"Scena 7 †“ Interni †“ PUB e Casa Lucio "
(a parte che la numerazione si dovrebbe fare alla fine)

Ma

7. INTERNO - PUB PARADISE - GIORNO
(segue la scena)

8. INTERNO - SOGGIORNO CASA DI LUCIO - GIORNO
(scena di Lucio - da come la descrivi non è un'immagine-lampo, ma una vera scena)

9.. INTERNO - PUB PARADISE - GIORNO
(riprende l'azione della scena 7, ma senza ovviamente precisarlo)

etc.

Il dialogo centrato e sotto il nome del personaggio è una convenzione, che permette (insieme col resto) di calcolare in linea di massima la durata del film (+/- un minuto a pagina).
E dà anche un immediato riscontro del rapporto tra azione e dialoghi nella scena.

La formattazione che proponi tu è invece ad es. usata da diversi autori teatrali.

Metti caso poi che tu voglia vendere la sceneggiatura... nessuno la prenderà in considerazione (per quanto buona possa essere l'idea etc.) se non ha un minimo di fruibilità tecnica.
da OmaR
#307102
ti consiglio di evitare indicazioni di regia.
Primo perché è faticoso da srivere e si rischia di perdersi in queste cose e non far capire la storia.
Secondo perché, ti faccio l'esempio su me stesso, difficilmente seguirei quello che mi dice uno sceneggiatore (ma magari sono io un caso anomalo). In ogni caso forse è preferibile che tu scriva queste indicazioni a matita sulla sceneggiatura.
Puoi mettere anche tutte le indicazioni che vuoi ovviamente, molte sceneggiature sono completissime dal punto di vista tecnico. Ma ti consiglio piuttosto di fare una seconda versione così dettagliata, la prima falla libera da indicazioni.
da obivanKnob
#307255
scusate ma c'è un file allegato e io non lo vedo o la storia è scritta nel post??
non vedo file o link....so io??? :dimen: :dimen: :dimen:
da obivanKnob
#307257
D'accordo…Io mi butto :( .

Questo Topic per tre motivi:

1° perché esiste questo forum, ed in particolare questa sezione, con le sue belle finalità (e poi illustri abitanti del forum m'hanno incoraggiato in questo senso)
2° perché quando fai qualcosa, qualcosa che ti da piacere, hai una sola voglia: condividerla (poi scopri che il piacere era solo tuo :uffy: , ma vabbè, almeno ce lo sai ;) ). Se però si tratta di una sceneggiatura il desiderio è anche vederla girata, di vedere l'effetto che fa (e per questo è già + difficile, ma mai dire mai, incontrassi una buonanima… :angel: )
3° - TERZA, la principale, e la cosa che rende Internet impareggiabile. Cioè la possibilità di dialogare con tutti Voi avendo l'assoluta certezza e di non incontrarvi mai. :bandito: Solo così si può superare la vergogna :oops:

Per chi vorrà dedicarsi alla lettura, e non per mettere le mani avanti (o magari solo un po'), credo di dovere alcune precisazioni/informazioni (che cercherò di contenerle al minimo, semmai ci sarà tempo e modo di approfondire)

Prima precisazione fra tutte (in questo caso è proprio per mettere le mani avanti) è che si tratta di opera prima, vera, ed in tutti i sensi! Che sia anche l'ultima? Facile. Personalmente so soltanto che mi sono divertito moltissimo a scriverla, immaginare situazioni, inventare personaggi, e di aver passato momenti piacevolissimi che hanno colorato grigie giornate di (scarso) lavoro. Pertanto auguro questa esperienza a tutti, quale che sia il risultato (poi magari sarete + saggi di me e lo terrete buono buono nell'HD :D )

La seconda è un po' una †œdichiarazione d'intenti† in base alla quale rapportare il giudizio sul lavoro, per cui:
- La sceneggiatura è stata pensata per la realizzazione di un corto amatoriale (anche se il risultato sembra però più vicino al medio).
- Anche in fase di scrittura (descrizione degli ambienti/personaggi/situazioni) si è cercato di tenere in considerazione le esigenze, ed i mezzi, tipicamente disponibili per un lavoro amatoriale (attrezzature, attori, location).
- La storia intende rappresentare, in modo possibilmente divertente e simpatico, quella parte dei 35/40enni, che continuano a vivere da eterni adolescenti. Accuditi e coccolati da genitori bloccati nel loro ruolo. Ma cosa succede se ad un certo punto è proprio il genitore a rompere questo equilibrio :botte: ? Il †œragazzo† riesce a riconfigurare il proprio ruolo :cran: ? Che mondo, che opportunità, si trova intorno, che scelte farà. In un parallelismo (ingannevole) con la fine di un rapporto di coppia (al quale lo spettatore dovrebbe essere portato a credere), il protagonista attraversa cinque fasi. Fasi, a mio avviso, caratteristiche della fine di un rapporto di coppia (in particolare per l'uomo), e tanto più marcate quanto più il rapporto è stato lungo. Infine il tutto è incapsulato in una doppia struttura: il film nel film e la filosofia casereccia (ma genuina) della †œteoria delle cinque fasi†. (ammetto che mi perplimo da me).

Terza precisazione è che la storia è stata concepita e scritta come strumento di lavoro per la successiva realizzazione casalinga. Manca (perché manca a me) la minima cognizione e competenza tecnica relativa ai canoni di scrittura di una sceneggiatura (dovrò navigare meglio le apposite sezioni del forum, per stavolta è andata :dimen: ). Non so, quindi, se i termini tecnici, le abbreviazione utilizzate, la struttura stessa (descrizione del set, dialoghi, caratterizzazioni), sono corretti e comprensibili, e mi rendo anche conto che ciò potrebbe renderne difficoltosa la lettura.

Concludo salutando e ringraziando già da ora chi si vorrà avventurare nella lettura :book: :book: e l'eventuale riscontro che vorrà dare :botte: (accetto tutto… tranne le critiche :D :D ), se poi qualcuno fosse interessato e possibilitato a realizzarlo… :birra:



ok trovato scusate
da Auror66
#307749
Bene! ...Speriamo.

Ho riformattato il tutto cercando di tenere fede alle convenzioni suggerite ed ai consigli :gossip: (anche a quelli "personali", ma largamente condivisibili).

Certo è come scrivere un libro in una lingua appresa da due giorni, percui sarà comunque piena d'errori.

Riscivendo così capisco che concentrarsi su una descrizione per immagini e ripulire da dettagli di ripresa ( :regia: CE PENSO IOOO!!!), consente di focalizzare meglio la struttura narrativa e di avere maggiore pulizzia complessiva.

A chi ne ha voglia il compito di giudicare forma e sostanza .

Mi viene anche in mente che può essere interessante valutare (stile Quark) l'evoluzione di un prodotto realizzato esclusivamente col "cuore" (non a caso titolavo "Fatti a Mano") in qualcosa di un poco più pensato (fermo restando il fatto che Lars von Trier non abita nel mio palazzo).

Perintanto un saluto e un ringraziamento.
Allegati:
da OmaR
#307754
ho solo dato un'occhiata alla struttura: così è leggibilissima, hai fatto un ottimo lavoro di restyling! siamo sui 45 minuti però, era nelle tue intenzioni?

Ciao a tutti. Forse non interesserà a nessu[…]

Utilizzo Vegas da alcuni anni, dalla 17 sono passa[…]

Certo, se non hai bisogno delle nuove implementazi[…]

[Cortometraggio] Progetto F025

Ciao Andrea_P, Grazie per aver condiviso i dettag[…]