Se penso al cinema prodotto durante gli anni del fascismo, penso soprattutto non tanto a quei film che sponsorizzavano apertamente la politica fascista, ma penso soprattutto a quei film che davano un'immagine dell'Italia lontana dai problemi. Un'Italia nella quale "tutto va bene". Questo era il messaggio principale di quel periodo. Non un messaggio "fascista", ma un messaggio "funzionale al fascismo".
Per quanto riguarda oggi, questo ruolo strumentale ad una politica lontana dai reali problemi della gente, è stato incarnato a meraviglia dalla televisione e da i vari "cinepanettoni" che ultimamente sono stati qualificati anche come d'essai. La parola d'ordine è sempre quella "va tutto bene!" e guai... guai a pesare con la propria testa!
Sono del parere che la provocazione di Gasparri (ahahah... scusate ma quest'uomo mi induce ilarità) serve soltanto a sottolineare e a far passare subdolamente il concetto che non esiste un cinema che decanti le lodi all'attuale governo... perché in fin dei conti il cinema, così come i magistrati e così come la corte costituzionale e i
"cogl...ni" (come li definì Berlusconi) che non hanno votato il PDL sono tutti organi della diabolica sinistra.
Altro che destra o sinistra... meno male che esiste ancora il cinema che ha il solo scopo di farci sognare.
Ernesto sta per tornare...