"Story" è uno dei classici sull'argomento. Un testo sicuramente utile.
Comunque gente l'approccio in Italia è diverso (spesso MOLTO diverso) da quanto illustrato nelle bibbie americane. Leggerle non fa male, anzi, ma molti registi e produttori non hanno idea di cosa sia un primo, un secondo, un terzo atto o un beat nella scena.
E non per pressapochismo o dilettantismo. Perché magari un produttore vecchio stile, anziché parlare di atti parla di testa, cuore, gambe, e perché la costruzione di una sceneggiatura in Italia avviene in maniera differente che in America, dove vige una forma produttiva industriale dove ognuno (salvo rare eccezioni) svolge il suo compito e stop.
Nel Belpaese ci sono più contaminazioni e sovrapposizioni di ruoli rispetto agli USA. Da noi, ad esempio e paradossalmente, un regista ha molto più potere. E un regista puro, vero, non "vede" e non ragiona come uno sceneggiatore. Non con la stessa logica. Spesso, non con la stessa coerenza. Non che questo sia un male, ma a mediare tra più esigenze e più visioni i manuali non te lo insegnano. Semplicemente perché in America funziona in un altro modo.
Quindi, sì ai manuali (a quelli buoni quantomeno) ma occorre anche un sacco di pratica sul campo per imparare. E d'imparare non si finisce mai. E' banale, ma è la verità.
Comunque, se siete veramente interessati al mondo della narrazione filmica, vi consiglio di studiare e capire perché certe dinamiche funzionano. I manuali infatti danno per scontate molte cose. Il protagonista persegue un obiettivo? Ok, ma perché quel perseguirlo ci coinvolge emotivamente? Quali sono i meccanismi mentali (anzi neurali) alla base di: questo funziona e questo non funziona? (O magari funziona meno?)
Se il primo a interrogarsi sui meccanismi della narrazione fu Aristotele (ancora vittima di un fraintendimendo, perché nella Poetica non disse
si fa così, bensì
hanno fatto così), oggi sappiamo molto di più sul funzionamento delle nostre testoline. E uno sceneggiatore, come qualsiasi professionista, non può esimersi dal conoscere e dallo studiare.