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Discussioni relative a tutte le opere cinematografiche indipendenti e non su pellicola, dvd o etere/satellite.

Moderatore: Moderatori

da garamond
#839382
Finalmente è uscito il DVD de Il Cigno Nero, che ho provveduto ad acquistare al volo. Non avevo potuto vederlo al cinema, e aspettavo il momento di potermelo gustare da casa. Visto ieri sera: molto, molto bello. Oltre che da storia e recitazione, mi hanno colpito molto la regia e il montaggio... che ne pensate?
da aranciaidraulica
#843988
Visto al cinema dopo essere rimasto stregato dalla bella locandina della Portman che mi ha piacevolmente "perseguitato" per tutti i giorni che ho trascorso a Parigi, a inizio Febbraio.

Immagine

Concordo con l'alto livello della recitazione (Barbara Hershey secondo me è inarrivabile) e le atmosfere ambigue e orrorifiche sono decisamente godibili...
Ma mi è mancato qualcosa, non posso negarlo, mentre qualcos'altro mi ha tecnicamente infastidito.

Il personaggio di Vincent Cassel meritava qualche prezioso approfondimento così come quello di Winona Ryder che attraversa il film come una meteora (anche se c'è da dire che lascia veramente il segno ed anche il suo "non esserci" si fa sentire).
Molto dell'impegno fisico della protagonista Natalie Portman è stato ovviamente alleggerito dalle controfigure e dall'effettistica digitale (non è che si diventa delle étoiles giusto per girare un film), così come alcuni brillanti passaggi in cui si richiama l'attenzione sulla "metamorfosi".

Io dico che "Il Cigno Nero", se avesse mostrato un più sobrio uso della macchina da presa, sarebbe riuscito molto meglio.

Invece niente, anche qui abbiamo valanghe interminabili di shot macchina a mano, scossoni, instabilità, riprese a 40cm dagli attori, siamo ai livelli in cui ci si aspetta di vedere prima o poi un operatore inquadrato nello stacco su un totale del palcoscenico...
Peggio di una diretta tv!
Quando i cervelloni del cinema contemporaneo si renderanno conto che, oltre certi limiti, l'uso della macchina "scossa" non permette più di "entrare dentro la narrazione" ma letteralmente costringe ad "uscire dalla sala cinematografica", forse avremo dei prodotti decenti anche sotto questo profilo.
Ma se continuano così, per me possono anche sfilare dalle loro tasche l'iPhone e girare i loro colossi con quello, senza scomodare Arri, Panavision o RED.
Il pubblico paga e va rispettato, maledizione!
da Clau_dio
#844032
Quando i cervelloni del cinema contemporaneo si renderanno conto che, oltre certi limiti, l'uso della macchina "scossa" non permette più di "entrare dentro la narrazione" ma letteralmente costringe ad "uscire dalla sala cinematografica", forse avremo dei prodotti decenti anche sotto questo profilo.
Ma se continuano così, per me possono anche sfilare dalle loro tasche l'iPhone e girare i loro colossi con quello, senza scomodare Arri, Panavision o RED.
Il pubblico paga e va rispettato, maledizione!


Arancia sei un grande! Hai sintetizzato perfettamente tutto quello che penso io di questo modo infernale dell'utilizzo della tecnologia nel fare cinema. Lo stesso dicasi (ma qui penso sia più un problema di editing) nella produzione di una certa quantità di documentari o di pseudo programmi scientifici televisivi. Nel primo caso bisognerebbe psicanalizzare certi documentaristi (National Geographic compreso) che continuano a proporre lavori dove la concitazione è la regola senza darti nemmeno il tempo di apprezzare le immagini che scorrono tanto sono veloci (e velocizzati a bella posta) i cambiamenti. Nel secondo caso e mi riferisco nello specifico alla trasmisisone Atlantide di LA7, dove hanno mostrato un servizio fatto da loro alla necropoli di Cerveteri. Bene, per farla breve, bisognerebbe prendere a bastonate l'operatore e mettere in galera il montatore: sequenze mosse, sfocate e senza il minimo di una coordinazione. Ho provato una vera sofferenza durante la visione.

Scusate lo sfogo e ciao a tutti :wink: :wink:
da ghirob
#844038
Quando i cervelloni del cinema contemporaneo si renderanno conto che, oltre certi limiti, l'uso della macchina "scossa" non permette più di "entrare dentro la narrazione" ma letteralmente costringe ad "uscire dalla sala cinematografica", forse avremo dei prodotti decenti anche sotto questo profilo.
Ma se continuano così, per me possono anche sfilare dalle loro tasche l'iPhone e girare i loro colossi con quello, senza scomodare Arri, Panavision o RED.
Il pubblico paga e va rispettato, maledizione!


Arancia sei un grande! Hai sintetizzato perfettamente tutto quello che penso io di questo modo infernale dell'utilizzo della tecnologia nel fare cinema. Lo stesso dicasi (ma qui penso sia più un problema di editing) nella produzione di una certa quantità di documentari o di pseudo programmi scientifici televisivi. Nel primo caso bisognerebbe psicanalizzare certi documentaristi (National Geographic compreso) che continuano a proporre lavori dove la concitazione è la regola senza darti nemmeno il tempo di apprezzare le immagini che scorrono tanto sono veloci (e velocizzati a bella posta) i cambiamenti. Nel secondo caso e mi riferisco nello specifico alla trasmisisone Atlantide di LA7, dove hanno mostrato un servizio fatto da loro alla necropoli di Cerveteri. Bene, per farla breve, bisognerebbe prendere a bastonate l'operatore e mettere in galera il montatore: sequenze mosse, sfocate e senza il minimo di una coordinazione. Ho provato una vera sofferenza durante la visione.

Scusate lo sfogo e ciao a tutti :wink: :wink:


Arancia e Claudio vi quoto in pieno entrambi!!!

:wave:
da cludiomakerz
#883015
Quando i cervelloni del cinema contemporaneo si renderanno conto che, oltre certi limiti, l'uso della macchina "scossa" non permette più di "entrare dentro la narrazione" ma letteralmente costringe ad "uscire dalla sala cinematografica", forse avremo dei prodotti decenti anche sotto questo profilo.
Ma se continuano così, per me possono anche sfilare dalle loro tasche l'iPhone e girare i loro colossi con quello, senza scomodare Arri, Panavision o RED.
Il pubblico paga e va rispettato, maledizione!


Arancia sei un grande! Hai sintetizzato perfettamente tutto quello che penso io di questo modo infernale dell'utilizzo della tecnologia nel fare cinema. Lo stesso dicasi (ma qui penso sia più un problema di editing) nella produzione di una certa quantità di documentari o di pseudo programmi scientifici televisivi. Nel primo caso bisognerebbe psicanalizzare certi documentaristi (National Geographic compreso) che continuano a proporre lavori dove la concitazione è la regola senza darti nemmeno il tempo di apprezzare le immagini che scorrono tanto sono veloci (e velocizzati a bella posta) i cambiamenti. Nel secondo caso e mi riferisco nello specifico alla trasmisisone Atlantide di LA7, dove hanno mostrato un servizio fatto da loro alla necropoli di Cerveteri. Bene, per farla breve, bisognerebbe prendere a bastonate l'operatore e mettere in galera il montatore: sequenze mosse, sfocate e senza il minimo di una coordinazione. Ho provato una vera sofferenza durante la visione.

Scusate lo sfogo e ciao a tutti :wink: :wink:




Pienamente d'accordo....non sono un espertissimo ma in quanto pubblico, sono pienamente d'accordo con voi.....le riprese del cigno nero erano inquietanti..capisco dover dare il senso di angoscia ma era da farti venire la schizzofrenia!

Ciao a tutti. Forse non interesserà a nessu[…]

Utilizzo Vegas da alcuni anni, dalla 17 sono passa[…]

Certo, se non hai bisogno delle nuove implementazi[…]

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Ciao Andrea_P, Grazie per aver condiviso i dettag[…]