- lun, 16 giu 2014 - 20:02
#1141335
Certo...per chi vive di digitale, lavora in digitale, benedice il digitale per i suoi costi sarebbe davvero un controsenso dar ragione al tarantolato...in senso esteso. Il suo discorso è chiaro e si riferisce al "cinema che conosce lui". Ma in senso generale non potrei mai eticamente e moralmente dargli ragione, perchè la maggior parte dei futuri registi sarà cresciuta in un'era in cui per girare il proprio primo cortometraggio o raccontare una storia da trasferire su grande schermo o anche sul piccolo schermo del proprio portatile, non bisognerà essere miliardari,figli di d'arte o di ceto sostanzialmente medio elevato. Non fatemi il discorso che la pellicola era per tutti perchè non vi crederei mai, nemmeno con statistiche alla mano. Ci sono state eccezioni ed eccezioni incredibili, ma la norma la conosciamo tutti. Chi è della mia generazione sa benissimo che a 16 o 18 anni, se si avesse avuto voglia di girare un cortometraggio, l'unica scelta sarebbe stata quella di girarlo con la propria Philips Explorer e di montarlo con due videoregistratori...stando attenti ai giri in più o in meno quando si mandavano in pausa. C'era invece gente che girava in Super 16...con i soldi di mamma e papà...
Io ,e come moltissimi altri, in Super 8.
Io ho sempre lavorato, ed in estate, quando facevo il cameriere, riuscivo a raggranellare un milioncino e mezzo di lire. All'epoca mi sarei potuto comprare si e no una videocamera JVC a mini DV. Oggi mi sarei potuto comprare una 550D di seconda mano con pure un'ottica.
Chi cresce oggi ha il raw,il 4:2:2, la pdc ridotta, le ottiche intercambiabili, il follow focus, il computer per montare e postprodurre i propri lavori. Ce ne sono di più? Beh, è l'evoluzione come direbbero i Pearl Jam. Ma sputare nel piatto in cui si mangia mi pare un po' azzardato, non fosse che io il mio sputo non l'ho mai assaggiato...potrebbe avere il sapore di torta di zucca, per citare il tarantolato, ma non lo saprei mai.
Che poi anche io sia un nostalgico della pellicola non vi è dubbio. Ma al contrario di molti nostalgici sono assolutamente pro digitale, per i costi ridotti, per le tempistiche ridotte e perchè ha permesso a moltissimi registi di riuscire ad immortalare cose assolutamente impossibili da filmare in passato.
Oh, che sia chiaro, non è il discorso de "Il digitale per tutti" Zanichelli. Bisogna studiare, guardare film e lavorare sodo...ma se parto dal presupposto che il mezzo che mi permette di sperimentare restituisca immagini più vicine esteticamente a quelle che vedo sul grande schermo e mi permette di iniziare a ragionare in un certo modo, lode e osanna per il digitale.