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Moderatore: Moderatori

da svampa
#497353
Io ho fatto la tesi di laurea su sorrentino e devo dire che IL DIVO è il suo film meno riuscito. Resta ugualmente un film da 7, ma se citiamo LE CONSEGUENZE DELL'AMORE siamo di fronte ad un capolavoro assoluto, da 10 e lode.
GOMORRA ugualmente l'ho visto e mi ha fatto [CUT].

Garrone gira le scene a braccio, senza una sceneggiatura da seguire alla lettera. Lascia improvvisare gli attori . Questo stile ne fa scaturire dei dialoghi a tratti banali. Forse più reali, ma banali. Si vede chiaramente ad un certo punto SERVILLO, che non sa che dire e spara là una cavolata, tanto per parlare.

La fotografia è brutta, le inquadrature a membro di segugio.
E' un film pessimo osannato dalla critica, perchè parla di mafia, ndrangheta ecc.
Inutile parlare di temi seri se non si usa una grammatica cinematografica adeguata.

Le 5 storie concatenate tra loro restano sospese.
Non ci si appassiona a nessuno. Di solito un film è bello se ci si immedesima nel personaggio. Avendo 5 filoni principali ed una miriade di protagonisti, non si analizza a dovere nessun argomento.

Sorrentino invece parte sempre dal personaggio, quando scrive una storia e poi gli scrive attorno la sceneggiatura. In questa maniera caratterizza il personaggio e ce lo presenta in tutti i suoi lati, entrando nella sua psiche.

garrone non mi piace, non mi è mai piaciuto.
Ha deformato una storia bellissima ne PRIMO AMORE , quando dal libro IL CACCIATORE DI ANORESSICHE di Mario Mariolini, ha tirato fuori una storia pessima ed un personaggio (lo psicopatico) totalmente estraneo a Mariolini.
da nuntro
#497420
Ammazza svampa l'hai ammazzato sto film :P

Io invece l'ho trovato motlo interessante per tanti punti divista.

Soprattutto per l'audacia di GArrone di aver usato dei personaggi(alcuni) strepitosamente verosimile.


Nuntro

P.S Io mi sono immedesiamto in uno dei personaggi.... :wink:
da svampa
#497432
è un film che avrebbe potuto fare chiunque.
Garrone si limita a dare delle tracce ai protagonisti e questi parlano da soli, senza seguire un copione specifico.
Poi fa prendere la telecamera in spalla ad cameraman e gli dice... riprendi 'sta scena.
Senza badare al tipo di inquadratura.
Se ci fate caso sono tutte inquadrature a ca...
garrone è uno di quei registi sopravvalutati.
Tipo Crialese (vedi Nuovo Mondo)... Amelio... C.Comencini.
e tanti altri.
da svampa
#497433
ciao a tutti, io non ho ancora visto (purtroppo!d'oh!) nè "il divo" nè "gomorra" e scalpito dalla voglia di andare a vederli...soprattutto il secondo...spero di poterli commentare con voi al più presto...posso dirvi, riguardo al cinema italiano, che adoro "la meglio gioventù" - "mio fratello è figlio unico" e "romanzo criminale" :wink:

voi che ne pensate?


i film che hai citato io li reputo pessimi.
La meglio gioventù è senza regia, è impersonale: è fiction.
Come romanzo criminale- fiction.
Mio fratello è figlio unico è un filmetto gradevole.

Io citerei:
non è un paese per vecchi
l'uomo senza sonno
le conseguenze dell'amore
l'amico di famiglia
la 25^ ora
io non ho paura
denti
crash
da Travisbarker1982
#497764
Preferisco parlare di questo cinema che a mio avviso rappresenta la vera voglia di fare.


GRANDE ZIMMEROTA!!! :wink: (il mio è un commento interessato)


Parlando di cinema Italiano, il miglior esempio degli utlimi anni secondo me è dato da "le conseguenze dell'amore", se non l'avete visto procuratevi il DVD, è spettacolare.
da Travisbarker1982
#497766
Ora noto che l'avete già chiamato in causa...
da westham
#497769
è un film che avrebbe potuto fare chiunque.
Garrone si limita a dare delle tracce ai protagonisti e questi parlano da soli, senza seguire un copione specifico.
Poi fa prendere la telecamera in spalla ad cameraman e gli dice... riprendi 'sta scena.
Senza badare al tipo di inquadratura.
Se ci fate caso sono tutte inquadrature a ca...


Ma sei un alcolista o un provocatore?
da Steppenwolf
#497922
Io ho fatto la tesi di laurea su sorrentino e devo dire che IL DIVO è il suo film meno riuscito. Resta ugualmente un film da 7
.

Pure io resto sul 7 come voto al film, la cosa che meno mi ha convinto è lo stile narrativo scelto.
Ultima modifica di Steppenwolf il lun, 11 ago 2008 - 11:58, modificato 1 volta in totale.
da spyro70
#497957
Preferisco parlare di questo cinema che a mio avviso rappresenta la vera voglia di fare.


Daccordo con te al 1000 per 100!!! :appl:

Non si riesce a saperne di più? Chi ci lavora insomma? Comunque sono dei grandi...altro che americani....
da svampa
#498147
Parlando di cinema Italiano, il miglior esempio degli utlimi anni secondo me è dato da "le conseguenze dell'amore", se non l'avete visto procuratevi il DVD, è spettacolare.


:wink: :wink: :wink:
esatto!

cinema studiato a tavolino in ogni minimo movimento di macchina, di dialoghi e di ogni altra cosa e non improvvisato come fa garrone.
le conseguenze dell'amore deve essere preso da esempio per chi vuole fare cinema.
da Shank
#498651
Personalmente, parlando da mezzo ignorante, penso che un film non si possa giudicare guardando esclusivamente le tecniche utilizzate, ma dal risultato che il regista riesce ad ottenere e dall'impatto visivo che la ripresa riesce a creare.
A me Gomorra è piaciuto e neanche poco. Se Garrone l'avesse girato con carrellate pulite, movimenti perfetti da steadycam e avesse utilizzato dialoghi da imparare a memoria non credo che avrebbe avuto lo stesso "successo". O per il facile risucchio nel mondo della fiction o perché avrebbe fatto del film una sua interpretazione della realtà della quale il libro parla o comunque avrebbe rischiato di forzare la sceneggiatura. Lasciando liberi i dialoghi (attenendomi a quello che dice svampa, visto che prima non lo sapevo) ha mantenuto la stessa impronta realistica del libro.
Per me ha azzeccato tutte le scelte che a svampa non sono piaciute, è riuscito a distinguersi nel mare di film che hanno alla base storie di malavita andando, come ha detto qualcuno prima, oltre il documentario!

Ciao
da serious
#511053
Mi ero allontanato dalla discussione che avevo aperto pensando che ormai fosse finita, invece qualcuno ha continuato a mettere carne sul fuoco.

Per quello che dice SVAMPA posso dire che le sue critiche su Gomorra mi sembrano affrettate e superficiali. Sono d'accordo sul fatto che il film non lascia troppo spazio all'immedesimazione e all'affezionarsi ai personaggi, ma da qui a dire che è facile girare un film in quel modo ce ne vuole...
Un film a mio parere è fatto in grandissima parte dagli attori, un regista che sa fare il suo lavoro sa anche, dove è richiesto, nascondersi e lasciar loro spazio. Quella che Svampa legge come improvvisazione e inquadrature lasciate al caso non è altro che una scelta precisa per dare più spazio e realismo alla recitazione. (ultimamente ho visto OMBRE di Cassavetes, mi sembra un esempio pertinente a quello che dico). Il fatto che poi come scelta possa deludere è dettata dal gusto e dalla profondità di lettura dello spettatore.

Sono altresì d'accordo con Svampa sul giudizio su Romanzo Criminale e su come certi registi siano sopravvalutati, ma come fa a dire che Amelio è sopravvalutato? Forse non ha visto certi film di Amelio (Così ridevano, Il ladro di bambini, Colpire al cuore, anche L'America sono film che consiglierei a tutti)

Chiusa: Le conseguenze dell'amore è un bel film, io lo consiglio quando vedo qualcuno che è un po' all'asciutto di cinema italiano contemporaneo e vede solo Muccino.
C'è anche da dire che, d'altra parte, lo considero un film un po' ruffiano anche se sarei ben lieto di vedere più spesso dei film così.

PS: per me, in tutti i casi, l'ultimo film italiano che ho visto al cinema e che mi è piaciuto tantissimo risale al lontano Aprile 2007.
Forse resterete un po' delusi, si tratta di Il regista di matrimoni.
Mi piacerebbe sapere che ne pensate, se lo avete visto.

Ciao
da frankdiser
#536517
lo so che è stata già lasciata tempo fa questa discussione, ma non posso non dire una opinione sul detto.

Gomorra, mi dispiace per chi non l'ha cmpreso, non è un film entarteinement. Non è una merce di mercato, non è un film sulla mafia, di quelli che si dice "o che si fa stasera? andiamo al cine, c'è un film di mafia di un tipo, che dicono che fa spettacolo." non è un film.

tutto questo Garrone non lo voleva (e non doveva fare)

è un'opera cineantropologica, cinestetica, cinefilosofica, di ricerca realistica...
doveva arrivare nudo e crudo. perchè la gente non rimanga con la mente nello schermo, e poi dopo dice "ma sto film mi ha fatto [cut]," come dire che l'intrattenimento non ha dato soddisfazione. il pubblico doveva poi uscire dalla sala con un filo d'angosciae pensare che questa è la realtà, una delle realtà del mondo.

credo che bisogna imparare che una volta arrivati sul gradino del massimo livello tecnico, artistico, fotografico, se ne possa scendere in ogni momento ( e forse questa è la vera cifra della maturazione ed evoluzione artistica) se la storia da raccontare ne ha bisogno.

è proprio questa la chiave. il concetto, se qualcuno ha presente, è quello espresso in molta saggistica figurativa dell' "arte del brutto in quanto bellezza e verità"... no so se avete presente.

quindi se Garrone ti avesse ( ad un 'tu' generico, parlo) fatto un film confortandoti con tutte le sfrarzosità tecniche di cui si può godere, tu avresti visto un altra cosa, una invenzione, non una verità.
anche se verità del brutto. tutta la 'sporcizia' tecnica del film e conforme , funzionale, e diretta come è la vita di quella gente, di quei luoghi.

qualcuno ha detto intelligentemente che il pubblico italiano ha bisogno di più cultura cinematografica. io aggiungo anche di più coscienza artistica e sociale.

forse aiuterebbe molti guardarlo con un occhio documentaristico.

scusate se mi permetto, ma io ci sono nato e cresciuto nei dintorni di quelle zone.

forse neorealismo, forse neoreattivismo.

--------------

detto uesto penso che se si vuole poi parlare di spettacolo Metal G. Philant.
sia davvero un lavoro grandioso indipendente e forte. e uqesto è quel genere di lavoro che coniuga spettacolo, fantasia e impresa.
e mi permetto di dire che solo la miopia delle produzioni italiane non approfitta di questi fenomeni, perchè in america un distributore lo avrebbe già preso, pagato i diritti al creatore del videogioco, pubblicizzato e distribuito nelle sale. così come è avvenuto per "blair w. project" e "borat", da produzioni indipendenti a veri e propri eventi di mercato.

se qualcuno sa dirmi come mettermi in contatto col team di Metal g. Phil. mi contatti. ho mandato una mail ma non mi hanno risposto.
da svampa
#536702
il linguaggio cinematografico è fondamentale.
Non si può scrivere una poesia senza seguire una metrica.
Garrone ha realizzato un film che è un'accozzaglia di storie, nessuna raccontata in profondità.
E' stato furbo ad approfittare del momento d'oro del romanzo di Saviano.
A livello tecnico il film è da 5.
Inquadrature senza il minimo studio, fotografia come viene viene.

E non perchè doveva raccontare una vicenda nuda e cruda, ma soltanto perchè questo è il suo stile. E lo stile che ha anche negli altri film, che a me difatti non sono piaciuti.
L'improvvisare degli attori, anche quelli di ruolo (vedi Servillo) è una cosa raccapricciante.
Se paragoniamo l'interpretazione di Servillo nei due film Gomorra e Il divo, notiamo una differenza abissale.
Nel film di Sorrentino, c'è una cura maniacale del personaggio, ogni parola, ogni gesto è studiata a tavolino.
In Gomorra Servillo è ridotto ad una macchietta.

Il divo l'ho rivisto in dvd e devo dire che è da 10.
Altro che da 7 come avevo dichiarato appena visto al cinema.
In sala non sono riuscito ad apprezzarlo appieno, per il fatto che ci sono tanti personaggi politici e quindi si fa un pò fatica a tenere il filo.
Riguardandolo con calma ti accorgi che è un CAPOLAVORO ASSOLUTO.
E' riuscito a raccontare una storia così pesante in maniera grottesca, facendoci ridere o meglio, sorridere, grazie ai personaggi che è riuscito a creare. Andreotti-Servillo è più vero di Andreotti-Andreotti.

Sorrentino ha dichiarato che nei suoi film parte sempre con il creare il personaggio. Da li scrive tutta la storia. Il personaggio di Andreotti è studiato in maniera impeccabile.
Gli altri politici ugualmente sono stati dipinti in maniera fenomenale.
Cirino Pomicino su tutti. La sua parte è eccezionale.
Mitica la scena in cui si mette a correre nel lungo salone di Montecitorio.

Sorrentino per me è il migliore regista del cinema italiano... ma di gran lunga proprio.
Garrone può solo fregiarsi del fatto che ha cavalcato l'onda del successo di Gomorra.


Serious, io ho visto Il regista di matrimoni.
Beh, Bellocchio è un altro maestro, anche se ormai non lo trovo più al passo con i tempi.
Realizza ottimi film, ma dal punto di vista tecnico è rimasto allo stile di 20 anni fa.
Castellitto è fenomenale nel film.
Il messaggio deve farci riflettere a tutti noi videomakers: ovvero che in questa società i registi devono ridursi a fare i filmini dei matrimoni se vogliono lavorare.
Se non hanno santi in paradiso questa è l'unica possibilità di lavoro.
E questo perchè ... (aggiungo io)..
se ci sono registi come Garrone che fanno un film mediocre , tecnicamente scarso, senza studio, che avrebbe potuto fare chiunque e sottolineo chiunque, non avremo mai meritocrazia e chi è bravo veramente deve fare filmini matrimoniali.

A raccontare quattro delinquentelli sono capaci tutti come ha fatto lui.
Non è cinema quello: al massimo è fiction.
Recitazione pessima... a me che mi importa se ha scelto attori della strada? Il risultato deve essere convincente. Altro che neorealismo o neoreattivismo..? Ma che significa?

Basta va... che se continuo a parlare male di garrone e di gomorra non la finisco più...
da serious
#537039
Mi sa che hai qualcosa in sospeso con Garrone, non so , forse era tuo nemico d'infanzia, altrimenti mi risulta difficile spiegare il tuo accanimento contro di lui.
Per carità, sei liberissimo di giudicare Gomorra come meglio credi, ma mi sembra che la tua critica vada oltre il "tecnico", aspetto che mi sembra tu prediliga.

Io personalmente non sto mai con l'occhio fisso sul lato tecnico, o meglio solo quando mi sembra che in un qualche modo possa alterare l'equilibrio della visione. Se dovessimo soffermarci sistematicamente su quell'aspetto, allora ogni film americano batterebbe i nostri 10 a zero (beh, oggi come oggi è così, ma film come "Non è un paese per vecchi" o "Il Petroliere", giusto per dirne due, sono validi al di là dell'aspetto tecnico).

L'imbalsamatore per me è un bel film, non ricordo inquadrature "a caso" come dici tu, Gomorra è un film su commissione e si vede, ma meglio avere un regista come Garrone che niente. Diciamoci la verità, oggi come oggi i registi "giovani" italiani che possono dare qualcosa al nostro cinema si contano sulle dita, e tra questi ci metterei anche Garrone.
Sono lontani i tempi in cui uno andava al cinema e poteva scegliere di vedersi, tutti assieme, Scola Fellini Antonioni Petri Risi ecc... I registi considerati minori facevano film che spaccavano (Mario Bava, Lucio Fulci), e se uno voleva divertirsi invece dei cinepanettoni si andava a vedere Sergio Leone, o Bud Spencer o Tomas Milian.

Va beh, perdona lo sfogo, e che a volte penso che mi sarebbe piaciuto vivere in Italia una trentina d'anni prima, quando al cinema ci si andava più spesso e i film si montavano ancora con la moviola...

Ciao

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