- ven, 03 set 2010 - 13:35
#728407
Gli attori che mi piacevano un tempo sono quelli che mi piacciono ancora oggi... tra quelli scomparsi tra gli italiani ci metto Gassman e Tognazzi come factotum e Tomas Milian per alcuni ruoli particolari, spesso altamente drammatici, anche al di fuori del filone "monnezza" (perché in effetti un film come La banda del Gobbo è altamente drammatico e tocca tematiche anche molto importanti); tra i francesi Pierre Clementi su tutti (altro che Alain Delon)... tra l'altro Milian e Clementi lavorano assieme in modo magistrale ne "La vittima designata", film del '71 di Maurizio Lucidi, ex-montatore per conto di Risi e altri registi, rimasto però misconosciuto una volta decisosi a passare alla regia, forse perché con l'inizio degli anni '70 è stato fin troppo facile etichettare certe produzioni come "di serie B", oggi molti di quei film andrebbero senza dubbio rivalutati.
Gli attori americani non mi hanno mai impressionato molto, a parte Al Pacino, De Niro e Walken, su cui non c'è nulla da eccepire; negli anni '90 un film che mi ha impressionato molto è stato "Buffalo 66" di e con Vincent Gallo, che in quell'occasione si rileva attore e regista ben al di sopra della media hollywoodiana e viene a spiegarci forse per la prima volta nella storia del cinema come si costruisce concretamente una storia d'amore autentica senza nessuna retorica né inutili cascate di melassa..
"..il Piccolo Uomo stima i nemici e uccide gli amici; quando riesce a ottenere il potere in qualità di "rappresentante del popolo", ne abusa e lo deforma in modo ancor più crudele di quanto non sia avvenuto prima ad opera di pochi sadici delle classi dominanti.."
Wilhelm Reich