Freghieri e Piccatto?? Ti invidio... soprattutto per Freghieri (che per me... disegna le donne più sensuali, ma soprattutto magnetiche, del fumetto...)
Magnifico Giovanni Freghieri, dal tratto naturale e preciso, quasi fotografico nella rappresentazione dei volti e degli ambienti, nelle volumetrie generose su donne da sogno.
L'unico capace di restituire dignità femminile persino alla signora Trelkowski...
Ma che mi dici di Corrado Roi?
Forse il miglior interprete del lato più malinconico/dark dei personaggi, con quel suo inconfondibile lavoro nelle ombre, ora a spruzzi, ora a trame sottilissime col quale riesce a descrivere sia la più sublime bellezza che la più penosa ripugnanza... Quando si parla di atmosfere dylandoghiane non posso non ricordare i suoi volti gravi e minacciosi con i tratti in caduta libera verso espressioni di costante tristezza, rabbia o follia.
Uno stile particolarissimo che mi incuriosiva anche per alcune frequenti asimmetrie dei visi, a volte leggere, a volte più pronunciate.
Puro espressionismo!
E il "manariano" Piero Dall'Agnol, dai tratti aggraziati e fortemente decorativi?
Ti dico solo che il mio primo albo di DD è stato il n° 45, "Goblin", e per molto tempo il mio immaginario dylandoghiano aveva l'impronta dei tratti di Dall'Agnol, delle sue donne a cui ama accentuare il taglio languido degli occhi fino a caratterizzarle costantemente con un deciso strabismo divergente...
Uno stile da grande illustratore di fiabe da adulti, come il maestro indiscusso a cui si ispira.
Tavole di pura goduria, le sue!
Ah, che nostalgia!...
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