Torno OT, non me ne vogliano i moderatori, per rispondere a qualche messaggio precedente.
Quando ho scritto sulle coincidenze fra
utenti diversi sapevo benissimo quale sarebbe stata la reazione che avrei innescato.
Per quanto provocatorio possa essere sembrato, nel mio intervento non si accusa alcuno. Parlavo di coincidenze.
Probabilmente qualche accorto psicologo potrebbe trarre giovamento dallo studio dei legami tra interessi personali comuni a più persone. Tra le tre persone elencate ho rilevato in comune l'interesse per Celentano (Joan Lui nella fattispecie, che di fatto è un alter ego di Celentano), il confronto analogico/digitale nelle macchine da presa, la passione per i Queen e una certa padronanza dell'ambiente audio/video.
Richard, sul fatto che non siate tutti la stessa persona non ho dubbi: a meno che lo stesso individuo non soffra di personalità multipla e cambi addirittura la punteggiatura tra un identità e l'altra.
Giusto il modo di argomentare è somigliante.
Visto che invochi l'intervento dei moderatori mi rimetto a loro giudizio. Non ho certo intenzione di rinnegare ciò che ho detto perchè solitamente sono consapevole di ciò che scrivo e quel che comporta.
Riguardo la mia condizione di povertà ti ringrazio dell'obolo offertomi, ma anche se fossero centomila di quelli ci farei poco, perchè non ho velleità autoriali, a differenza di molti che vantano altisonanti produzioni (e non mi riferisco a te, Richard) senza uno straccio di video da mostrare.
Tornando In Topic, tanto per parlare di Joan Lui, non posso che rifarmi a cose che lessi in passato (visto che non ero sul set) riguardo lo sperpero di denaro attuato da Celentano addirittura nella gestione del corpo di ballo americano, finanziato per passare settimane in albergo senza far nulla. Un buon regista, oltre ad essere un buon autore, si riconosce dalle capacità di organizzare un set, cosa che probabilmente ad A.C. mancava, nonostante la presunzione di firmare regia, soggetto, sceneggiatura e di trovare anche il tempo per recitare.
Un film totalitario insomma. Un
Modus Operandi molto diverso dai concetti e dalle ideologie che questo e altri film di Celentano avrebbero voluto trasmettere (senza contare la quantità e qualità dei suoi interventi televisivi)
Joan Lui ha senza dubbio il pregio di far trasparire, anzi rendere proprio palese, la boria infinita e il qualunquismo di un individuo che si è trovato a disposizione dei mezzi di comunicazione senza sapere cosa dire e come dirlo.
Colgo l'occasione per rivederne un pezzo perchè a memoria mi pare ci fossero i più banali errori registici di scavalcamento di campo.
Spezzo una lancia in favore di questo film solo perchè amo le trashate più assurde. A tal proposito sto cercando disperatamente "Povero Cristo" di Pier Carpi (stavolta nelle vesti del redentore c'è Mino Reitano
) che è forse pure peggio e praticamente introvabile!
P.s.
il fatto che reputi superiore celentano a sodenbergh e una questione di fatti oggettivi
sodenbergh lo concedo solo a chi affetto da raffreddore. il suo nome corretto è
http://it.wikipedia.org/wiki/Steven_Soderberghquanto all'ultima sparata su Box Office 3d e le tue intime conversazioni con Bigazzi non ti rispondo neanche
Se sei quello che penso mal te ne incolga!