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Moderatore: Moderatori

da VIDEODREAM
#558067
Secondo me sei un fake di svampa :lol:


No, sono proprio io originale e comunque eravamo in quattro ... ad avere lo stesso parere, dopo ad aver visto il film !!! :cran:
da Fata
#558073
Il mondo è bello perchè è vario, no? Se un film orrendo come Indipendence Day ha affascinato quasi tutto il mondo...e potrei fare una lista lunghissima di film pessimi che hanno avuto successo o film bellissimi che sono stati ignorati. Tranqui, marcodavid, io non mi faccio scoraggiare da nessuno, di solito seguo la mia testa e il mio istinto e decido io del mio tempo.
da marcodavid
#558444
Buon per te, Fata, decidere sempre con la tua testa è il meglio che ti possa augurare!
da CrazyDuke
#561108

L'accostamento allo stile neorealista era dovuto perchè il film (come altri che trattato argomenti simili) ha seguito le tecniche che contraddistinguono quel movimento cinematografico in maniera spudorata.

Bye


Tanta camera a mano e traballante... neorealismo?? io lo chiamerei dogma...
da salvodipasquale
#561115
boh, io non so che film avete visto voi, ma io li ho visti entrambi almeno tre volte e secondo me sono due grandi pellicole, che mi fanno ben sperare per il futuro del cinema italiano.
almeno il cinema italiano non è più solo cinepattoni, muccinema & derivati e commedie toscanacce del caz.zo....
da CrazyDuke
#561346
Salvo... vorrei ben sperare anch'io in una ripresa del cinema italiano, a partire da questi due film... ma non dimentichiamoci che sia Garrone che Sorrentino hanno altri film alle spalle. Film, a seconda dei gusti, forse più riusciti forse meno, rispetto agli ultimi lavori...

ma le opere precedenti non hanno fatto altrettanto sperare in un futuro roseo per l'italica cinematografia... perché????? Eppure... premi ne avevano vinti, la qualità dei film è inattaccabile ma...???? Mancava il marketing, mancava il battage pubblicitario, mancavano le condizioni storiche, mancavano un libro di successo mondiale e un personaggio della forza del "Divo"...

quindi... possiamo parlare di film belli o brutti, riusciti o non riusciti, piaciuti o nono piaciuti.... ma la speranza di un ritorno al grande cinema "made in Italy" purtroppo è ancora lontana........ :cran:


........ma confidiamo nei talenti di videomakers e in una nascita di una cinematografia indipendente nel nostro paese..... 8) 8) 8)
da dog
#562058

L'accostamento allo stile neorealista era dovuto perchè il film (come altri che trattato argomenti simili) ha seguito le tecniche che contraddistinguono quel movimento cinematografico in maniera spudorata.

Bye


Tanta camera a mano e traballante... neorealismo?? io lo chiamerei dogma...


La camera che trema è senza dubbio una procedimento filmistico innovativo e inusuale. Servirebbe, secondo il punto di vista cinematografico del regista, per ottenere un fine realistico alla scena in ripresa.
E' ovvio che nei primi anni 50, dove il cinema italiano †œsi stava facendo le ossa† questa tecnica non avrebbe potuto avere un minimo di approvazione o di accettazione.
Il neorealismo stesso nasce non da valutazioni mirate ma da esigenze imprescindibili, quindi i registi dell'epoca non avevano lo scopo di catalogare i loro film in un determinato genere cinematografico (diversamente da come vorrebbero fare i registi contemporanei con queste pseudo-tecniche innovative) erano quasi obbligati a farli.
Rimangono comunque le caratteristiche tipiche del neorealismo come l'utilizzo di attori non professionisti, il tema economico-sociale disagiato in un contesto bellico, che non è piu la seconda guerra mondiale ma la guerra di camorra.

Bye.
da marcodavid
#562113
L'accostamento di Gomorra al Neorealismo, che è un movimento culturale e che ha poco a che fare con discorsi di tecnica di ripresa e di grammatica filmica, è una bestemmia bella e buona. A chiunque l'abbia compiuto, consiglio una ripassata del Cinema più glorioso che l'Italia abbia conosciuto, da Visconti a De Sica (immagini tremolanti?????????), a Rossellini. Purtroppo una cosa che spesso noto è che gli insegnamenti del nostro grandioso passato vengono recepiti di più all'estero che da noi italiani. Gomorra non è assolutamente Neorealismo, il Neorealismo andava contro un genere di cinema che in quel periodo tendeva a sottacere la realtà sociale, era una provocazione, una risposta, ed era una risposta enfatica, talvolta addirittura melodrammatica, sicuramente compiaciuta. Gomorra è un film su una realtà nascosta, e in questo senso si iscrive nel novero di quei film che dagli anni '70 vengono definiti di denuncia, il taglio è quello di Francesco Rosi, cerca di mantenersi super partes, senza enfasi, senza melodramma, limitandosi a riportare i fatti, in modo crudo. Inoltre, tutti i film Neorealisti descrivono quasi sempre storie inventate, seppure ambientate in contesti reali. Questo perché l'esigenza di drammatizzare il film conduceva ad un paradosso irrisolvibile: da un lato il Neorealismo voleva raccontare la vita reale, dall'altro, cercava di farlo in modo da sedurre e coinvolgere lo spettatore. Una storia reale di persone normali, semplice e banale come potrebbe essere, non assolve ovviamente a tale scopo. Gomorra non vuole sedurre, non vuole coinvolgere. Vuole raccontare dei fatti realmente accaduti, vuole essere un film di impegno sociale, e lo fa a mio avviso con onestà rara, senza autocompiacersi.
da dog
#562252
L'accostamento di Gomorra al Neorealismo, che è un movimento culturale e che ha poco a che fare con discorsi di tecnica di ripresa e di grammatica filmica, è una bestemmia bella e buona. A chiunque l'abbia compiuto, consiglio una ripassata del Cinema più glorioso che l'Italia abbia conosciuto, da Visconti a De Sica (immagini tremolanti?????????), a Rossellini. Purtroppo una cosa che spesso noto è che gli insegnamenti del nostro grandioso passato vengono recepiti di più all'estero che da noi italiani.


Mi dispiace ma mi trovo in totale disaccordo!
Che il neorealismo sia un moviemnto culturale nessuno lo mette in dubbio, ma che in Italia ha avuto la sua massima espressione anche col cinema (che è un'espressione culturale rispettabile) è indiscutibile!
La ripassata al Cinema glorioso italiano è stato effettuato anche da critici degni di questo appellativo, e tante di quelle volte che è stato doveroso, necessario e obbligatorio definire il termine neo-neorealismo per indicare alcuni film moderni accostati al neorealismo cinematografico.
Nel 2008 questa nuova corrente culturale (accettata o meno) si addossa l'etichetta universalmente riconosciuta di †œNew Italian Epic† grazie allo scrittore Wu Ming che ha cosi definito il neo-neorealismo italiano.
Il New Italian Epic ha trovato iniziazione con la letteratura con titoli come †œRomanzo Criminale†o †œGomorra† e ha poi influenzato le arti vicine come il cinema e il teatro.
(Molti italiani, in quanto tali, non sanno nemmeno della sua esistenza. All'estero lo hanno gia recepito)!

Il neo-neorealismo è quindi un movimento culturale che esiste, esalta una nuova capacità creativa; è un linguaggio nuovo che si sta imponendo e che è la continuazione modesta e adattata al nostro tempo di quello che è stato il neorealismo in Italia negli anni quaranta.
Gomorra o Il Divo non sono film neorealisti ma neo-neorealisti o meglio neoepici ma comunque figli diretti e legittimi del neorealismo.
Nel film †œLa terra trema† di Visconti si osserva un capolavoro cinematografico del neorealismo ispirato al libro †œI malavoglia† (Garrone si è ispirato al libro Gomorra),
girato ad Aci Trezza in provincia di Catania dove accaddero i fatti (Gomorra è stato girato nelle vele di Scampia), fu interpretato da attori non professionisti (molti attori di Gomorra francamente non li conosco), e girato in lingua siciliana (in Gomorra ci sono addirittura i sottotitoli).
Non voglio commisurare i due film, me ne guarderei bene, ma l'accostamento degli stili è inevitabile e accreditato da chi il Cinema lo fa.


Gomorra è un film su una realtà nascosta.


La realtà è evidente. Lampante. Forse recepita piu direttamente da chi in certi contesti ci vive tutti i giorni.


L'accostamento di Gomorra al Neorealismo, che è un movimento culturale e che ha poco a che fare con discorsi di tecnica di ripresa e di grammatica filmica.


credo che la vera bestemmia sia il pensiero di non accostare il Neorealismo a tecniche cinematografiche. Ad una grammatica che è stata apprezzata in tutto il mondo e i cui effetti hanno prodotto movimenti cinematografici ancora oggi stimati e valutati.

Bye.
da marcodavid
#562396
Mi dispiace ma mi trovo in totale disaccordo!
Che il neorealismo sia un moviemnto culturale nessuno lo mette in dubbio, ma che in Italia ha avuto la sua massima espressione anche col cinema (che è un'espressione culturale rispettabile) è indiscutibile!

Ma...Qui forse c'è un malinteso...Il neorealismo è un movimento culturale che nasce e si afferma soprattutto in campo cinematografico...Embè? Mica ho scritto il contrario?!
La ripassata al Cinema glorioso italiano è stato effettuato anche da critici degni di questo appellativo, e tante di quelle volte che è stato doveroso, necessario e obbligatorio definire il termine neo-neorealismo per indicare alcuni film moderni accostati al neorealismo cinematografico.

Il neorealismo aveva un suo "perché", ogni movimento culturale ha un suo perché, altrimenti non mieterebbe proseliti fra gli intellettuali. Disgiungere il neorealismo dal suo "perché" è come prendere la carcassa di un animale senza vita e metterlo in uno zoo dicendo a tutti "ecco, questo è il leopardo": è un'operazione che ti consente di vederne la forma e il colore, ma non ti darà mai la possibilità di conoscerne i comportamenti, l'indole etc... Ciò che si può accostare oggi al neorealismo, può essere un tipo di cinema vietnamita, ad esempio,in quanto le condizioni culturali e sociali del Vietnam sono simili a quelle dell'Italia del dopo guerra (vedi Cyclo di Tran Ahn Hung). L'Italia odierna, così piccolo borghese e addormentata, non potrebbe mai avvicinarsi alla lirica neorealistica, perché manca la reale volontà di calarsi nelle difficoltà della popolazione povera. Di accostamenti se ne fanno tanti, anche i più insigni critici possono barbarizzare un movimento, l'esempio ci viene da "commedia all'italiana", che negli anni '60 aveva specifici crismi, ed era caratterizzata dall'umorismo agrodolce, che stimolava anche la riflessione, e che spesso non aveva un lieto fine. Oggi se dici commedia all'italiana, molti pensano che si stia parlando dei film con Alvaro Vitali o Renzo Montagnani, e questo non certo a causa del passa parola dei semplici fruitori di questo tipo di film, bensì dell'uso, spesso a fini commerciali, dei promotori di un film di accostare il proprio prodotto ad un appellativo che rimanda a qualcosa che ha avuto successo. I critici spesso si piegano a questa logica commerciale, le mie orecchie hanno sentito l'insigne critico Valerio Caprara dire, in una trasmissione, che il comico Alessandro Siani era sulla strada di Massimo Troisi (sic!), questo è stato pubblicato sulla locandina del film appena lanciato, con grande prestigio dello stesso critico che poteva così fregiarsi di potersi leggere sui muri della sua città.


Nel 2008 questa nuova corrente culturale (accettata o meno) si addossa l'etichetta universalmente riconosciuta di †œNew Italian Epic† grazie allo scrittore Wu Ming che ha cosi definito il neo-neorealismo italiano.
Il New Italian Epic ha trovato iniziazione con la letteratura con titoli come †œRomanzo Criminale†o †œGomorra† e ha poi influenzato le arti vicine come il cinema e il teatro.
(Molti italiani, in quanto tali, non sanno nemmeno della sua esistenza. All'estero lo hanno gia recepito)!

Il neo-neorealismo è quindi un movimento culturale che esiste, esalta una nuova capacità creativa; è un linguaggio nuovo che si sta imponendo e che è la continuazione modesta e adattata al nostro tempo di quello che è stato il neorealismo in Italia negli anni quaranta.

Sveglia! Queste sono etichette commerciali! Servono a far vendere! Tra cinquant'anni credi che qualcuno si ricorderà di Ammaniti o di Saviano o di Garrone come di neo neorealisti???? Sono artisti che hanno i più disparati stili, che non hanno niente in comune..Garrone prima di Gomorra ha girato l'Imbalsamatore...che c'entra col neorealismo? E come poter mai trovare qualcosa in comune tra Romanzo Criminale e Gomorra?!?!? Ovviamente il cinema italiano non vende e quindi si inventa di tutto pur di farli recuperare un minimo di appeal. A Cannes un paio di film si beccano la ribalta, e subito c'è qualcuno che furbescamente cerca di far salire sul carro dei vincitori qualche altro film sfigato accomunandolo ad una stessa, strampalata corrente il cui stesso nome appare ridicolo (tra vent'anni avremo il neo neo neo realismo, giusto?)
Gomorra o Il Divo non sono film neorealisti ma neo-neorealisti o meglio neoepici ma comunque figli diretti e legittimi del neorealismo.

Mi diresti le caratteristiche peculiari di neo neorealismo e di neoepica, in modo da poter capire di cosa stiamo parlando?

Nel film †œLa terra trema† di Visconti si osserva un capolavoro cinematografico del neorealismo ispirato al libro †œI malavoglia† (Garrone si è ispirato al libro Gomorra),
girato ad Aci Trezza in provincia di Catania dove accaddero i fatti (Gomorra è stato girato nelle vele di Scampia), fu interpretato da attori non professionisti (molti attori di Gomorra francamente non li conosco), e girato in lingua siciliana (in Gomorra ci sono addirittura i sottotitoli).
Non voglio commisurare i due film, me ne guarderei bene, ma l'accostamento degli stili è inevitabile e accreditato da chi il Cinema lo fa.

Chi è che fa il Cinema ha accreditato tale accostamento? Visconti trae spunto da "I Malavoglia", per realizzare un film neorealista, Garrone cerca di riportare fedelmente i fatti del libro con uno stile che sposi quanto più possibile la freddezza non compiaciuta dell'autore. Lo schema logico di un autore neorealista è: voglio affrontare un tema, scelgo o invento una storia che piego al messaggio che voglio far arrivare, tutto il film, dalla prima all'ultima inquadratura, trasuda il tema e la visione della vita dell'autore. Lo schema logico che si evince da Gomorra è: ho per le mani dei fatti scottanti, che devono essere raccontati con onestà e senza fronzoli. Punto.


La realtà è evidente. Lampante. Forse recepita piu direttamente da chi in certi contesti ci vive tutti i giorni.
Realtà evidente? Lampante? Certo, infatti Gomorra è un best seller e Saviano rischia la vita a causa dello stile grazioso con cui è scritto il libro.


credo che la vera bestemmia sia il pensiero di non accostare il Neorealismo a tecniche cinematografiche. Ad una grammatica che è stata apprezzata in tutto il mondo e i cui effetti hanno prodotto movimenti cinematografici ancora oggi stimati e valutati.

Bye.

Mi sfugge quale regola di grammatica cinematografica il neorealismo abbia insegnato al mondo (sia chiaro, intendo del neorealismo in generale, tecniche comuni a tutto il cinema neorealista e non solo caratteristiche di un autore in particolare)
da dog
#562607
Mi diresti le caratteristiche peculiari di neo neorealismo e di neoepica, in modo da poter capire di cosa stiamo parlando?


I film, pur con diversi stili narrativi e stilistici, si occupano tutti in egual misura del presente, puntando a far intendere meglio il mondo attuale di determinati contesti, ma senza smanie accademiche. E' un ritorno ai temi forti. Non vi è tanto una denuncia ma un'accusa per una difficoltà sociale troppo poco misurata. Si raccontano le vicende sociopolitiche italiane con estrema obiettività e veridicità, (al rischio di †œsporcarsi le mani†) mettendo spesso in primo piano i giovani (differentemente dal neorealismo che dava rilievo specifico ai bambini). Tutto ciò ricercando un nuovo codice di comunicazione che prende a modello il neorealismo, o se vogliamo salvaguardare la dignità di un movimento culturale italiano celeberrimo con accostamenti che possono deprezzarlo, diciamo con altrettanto tranquillità che i film prendono a modello il codice cinematografico †œDogma95†, comunque anch'esso figlio legittimo del neorealismo italiano dove vengono proibiti le luci artificiali, gli effetti speciali, le scenografie ricercate, le colonne sonore ecc…
Ti posso comunque citare libri come †œLa letteratura romanesca del secondo Novecento† , †œNeorealismo: cinema italiano, 1945-1949† o †œUn secolo di cinema italiano† dove se ne parla in modo accurato..

Sveglia! Queste sono etichette commerciali! Servono a far vendere! Tra cinquant'anni credi che qualcuno si ricorderà di Ammaniti o di Saviano o di Garrone come di neo neorealisti???? Sono artisti che hanno i più disparati stili, che non hanno niente in comune..Garrone prima di Gomorra ha girato l'Imbalsamatore...che c'entra col neorealismo? E come poter mai trovare qualcosa in comune tra Romanzo Criminale e Gomorra?!?!? Ovviamente il cinema italiano non vende e quindi si inventa di tutto pur di farli recuperare un minimo di appeal. A Cannes un paio di film si beccano la ribalta, e subito c'è qualcuno che furbescamente cerca di far salire sul carro dei vincitori qualche altro film sfigato accomunandolo ad una stessa, strampalata corrente il cui stesso nome appare ridicolo (tra vent'anni avremo il neo neo neo realismo, giusto?)


Il termine †œsveglia† è bruttino, presupporrebbe che io non sappia che l'etichetta è una forma inerente al mercato! Definiscono il neo-neorealismo anche con †œNew Epic†, †œNIE†, †œNuovo Cinema Italiano Popolare†, †œCinema Italiano postmoderno†……. L'etichetta mi serviva per specificare un movimento letterario, cinematografico e teatrale che non ho inventato io ma che esiste, è lì fuori, a cui molti autori ci stanno lavorando anche adesso! Gli sceneggiatori di Romanzo Criminale o de La meglio gioventu sono Stefano Rulli e Sandro Petraglia, autori eredi del neorealismo. Gli spettacoli di Marco Paolini ed Emma Dante sono caratterizzati da canoni comuni non scritti ma vincolati a questa nuova forma di comunicazione. Lo stesso dicasi per †œIl ladro di bambini†, †œMary per sempre†, †œL'albero degli zoccoli†, †œRagazzi fuori†, †œScugnizzi†, †œLa Febbre† di Alessandro D'Alatri, o i poco conosciuti †œMexico† e †œIl vento fa il suo giro† di Giorgio Diritti.
Anche il, il cinema neorealista all'inizio non era quello che allora si credeva e che ora si apprezza, accostato non sempre senza bestemmie al verismo. Non ha avuto subito la definizione †œneorealismo†, e addirittura fu definito all'epoca neo-neorealismo rispetto ad alcuni film americani di fine anni venti come †œFurore† di John Ford.


Chi è che fa il Cinema ha accreditato tale accostamento?


Le nuove generazioni di autori (Ozpetek, Bellocchio, Garrone ecc.), oltre ad incrementare gli incassi del cinema italiano rispetto a quello straniero, ha dato improvvisa notorietà ai divi nostrani e a parlare di una nuova †œnouvelle vague† è stato Bernardo Bertolucci.
da svampa
#566509
Secondo me sei un fake di svampa :lol:



bella questa, mi era sfuggita!!


Sono contento che il discorso si sia indirizzato verso discorsi molto interessanti, grazie alle recensioni di dog, marcodavid ecc
e che si sia smesso di analizzare gomorra, film che non ha nulla da analizzare, che non ha sceneggiatura, non ha fotografia, dialoghi, niente.
da stefano76
#566740
boh, io non so che film avete visto voi, ma io li ho visti entrambi almeno tre volte e secondo me sono due grandi pellicole, che mi fanno ben sperare per il futuro del cinema italiano.
almeno il cinema italiano non è più solo cinepattoni, muccinema & derivati e commedie toscanacce del caz.zo....


Quotone mega galattico...Preferisco non aggiungere altro. :cran:
da westham
#566744
Qualcuno ha visto l'italianissimo Imago Mortis?
da CrazyDuke
#566828
boh, io non so che film avete visto voi, ma io li ho visti entrambi almeno tre volte e secondo me sono due grandi pellicole, che mi fanno ben sperare per il futuro del cinema italiano.
almeno il cinema italiano non è più solo cinepattoni, muccinema & derivati e commedie toscanacce del caz.zo....


Quotone mega galattico...Preferisco non aggiungere altro. :cran:


A proposito di quanto diceva Salvo avevo postato una triste rifelssione sul futuro roseo del cinema italiano... dato che è già in pagina... non sto qui a ripeterla... ma la sintetizzo in poche parole, anche se (forse) si perde molto il senso di quello che intendevo: "parlare di futuro roseo del nostro cinema sulla base di 2 film molto apprezzati è come parlare di impennata degli incassi al box office del nostro cinema contando gli inca$$i di cinepanettoni e toscanacci"...

purtroppo siamo lontani dagli antichi fasti...

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