Mi dispiace ma mi trovo in totale disaccordo!
Che il neorealismo sia un moviemnto culturale nessuno lo mette in dubbio, ma che in Italia ha avuto la sua massima espressione anche col cinema (che è un'espressione culturale rispettabile) è indiscutibile!
Ma...Qui forse c'è un malinteso...Il neorealismo è un movimento culturale che nasce e si afferma soprattutto in campo cinematografico...Embè? Mica ho scritto il contrario?!
La ripassata al Cinema glorioso italiano è stato effettuato anche da critici degni di questo appellativo, e tante di quelle volte che è stato doveroso, necessario e obbligatorio definire il termine neo-neorealismo per indicare alcuni film moderni accostati al neorealismo cinematografico.
Il neorealismo aveva un suo "perché", ogni movimento culturale ha un suo perché, altrimenti non mieterebbe proseliti fra gli intellettuali. Disgiungere il neorealismo dal suo "perché" è come prendere la carcassa di un animale senza vita e metterlo in uno zoo dicendo a tutti "ecco, questo è il leopardo": è un'operazione che ti consente di vederne la forma e il colore, ma non ti darà mai la possibilità di conoscerne i comportamenti, l'indole etc... Ciò che si può accostare oggi al neorealismo, può essere un tipo di cinema vietnamita, ad esempio,in quanto le condizioni culturali e sociali del Vietnam sono simili a quelle dell'Italia del dopo guerra (vedi Cyclo di Tran Ahn Hung). L'Italia odierna, così piccolo borghese e addormentata, non potrebbe mai avvicinarsi alla lirica neorealistica, perché manca la reale volontà di calarsi nelle difficoltà della popolazione povera. Di accostamenti se ne fanno tanti, anche i più insigni critici possono barbarizzare un movimento, l'esempio ci viene da "commedia all'italiana", che negli anni '60 aveva specifici crismi, ed era caratterizzata dall'umorismo agrodolce, che stimolava anche la riflessione, e che spesso non aveva un lieto fine. Oggi se dici commedia all'italiana, molti pensano che si stia parlando dei film con Alvaro Vitali o Renzo Montagnani, e questo non certo a causa del passa parola dei semplici fruitori di questo tipo di film, bensì dell'uso, spesso a fini commerciali, dei promotori di un film di accostare il proprio prodotto ad un appellativo che rimanda a qualcosa che ha avuto successo. I critici spesso si piegano a questa logica commerciale, le mie orecchie hanno sentito l'insigne critico Valerio Caprara dire, in una trasmissione, che il comico Alessandro Siani era sulla strada di Massimo Troisi (sic!), questo è stato pubblicato sulla locandina del film appena lanciato, con grande prestigio dello stesso critico che poteva così fregiarsi di potersi leggere sui muri della sua città.
Nel 2008 questa nuova corrente culturale (accettata o meno) si addossa l'etichetta universalmente riconosciuta di †œNew Italian Epic† grazie allo scrittore Wu Ming che ha cosi definito il neo-neorealismo italiano.
Il New Italian Epic ha trovato iniziazione con la letteratura con titoli come †œRomanzo Criminale†o †œGomorra† e ha poi influenzato le arti vicine come il cinema e il teatro.
(Molti italiani, in quanto tali, non sanno nemmeno della sua esistenza. All'estero lo hanno gia recepito)!
Il neo-neorealismo è quindi un movimento culturale che esiste, esalta una nuova capacità creativa; è un linguaggio nuovo che si sta imponendo e che è la continuazione modesta e adattata al nostro tempo di quello che è stato il neorealismo in Italia negli anni quaranta.
Sveglia! Queste sono etichette commerciali! Servono a far vendere! Tra cinquant'anni credi che qualcuno si ricorderà di Ammaniti o di Saviano o di Garrone come di neo neorealisti???? Sono artisti che hanno i più disparati stili, che non hanno niente in comune..Garrone prima di Gomorra ha girato l'Imbalsamatore...che c'entra col neorealismo? E come poter mai trovare qualcosa in comune tra Romanzo Criminale e Gomorra?!?!? Ovviamente il cinema italiano non vende e quindi si inventa di tutto pur di farli recuperare un minimo di appeal. A Cannes un paio di film si beccano la ribalta, e subito c'è qualcuno che furbescamente cerca di far salire sul carro dei vincitori qualche altro film sfigato accomunandolo ad una stessa, strampalata corrente il cui stesso nome appare ridicolo (tra vent'anni avremo il neo neo neo realismo, giusto?)
Gomorra o Il Divo non sono film neorealisti ma neo-neorealisti o meglio neoepici ma comunque figli diretti e legittimi del neorealismo.
Mi diresti le caratteristiche peculiari di neo neorealismo e di neoepica, in modo da poter capire di cosa stiamo parlando?
Nel film †œLa terra trema† di Visconti si osserva un capolavoro cinematografico del neorealismo ispirato al libro †œI malavoglia† (Garrone si è ispirato al libro Gomorra),
girato ad Aci Trezza in provincia di Catania dove accaddero i fatti (Gomorra è stato girato nelle vele di Scampia), fu interpretato da attori non professionisti (molti attori di Gomorra francamente non li conosco), e girato in lingua siciliana (in Gomorra ci sono addirittura i sottotitoli).
Non voglio commisurare i due film, me ne guarderei bene, ma l'accostamento degli stili è inevitabile e accreditato da chi il Cinema lo fa.
Chi è che fa il Cinema ha accreditato tale accostamento? Visconti trae spunto da "I Malavoglia", per realizzare un film neorealista, Garrone cerca di riportare fedelmente i fatti del libro con uno stile che sposi quanto più possibile la freddezza non compiaciuta dell'autore. Lo schema logico di un autore neorealista è: voglio affrontare un tema, scelgo o invento una storia che piego al messaggio che voglio far arrivare, tutto il film, dalla prima all'ultima inquadratura, trasuda il tema e la visione della vita dell'autore. Lo schema logico che si evince da Gomorra è: ho per le mani dei fatti scottanti, che devono essere raccontati con onestà e senza fronzoli. Punto.
La realtà è evidente. Lampante. Forse recepita piu direttamente da chi in certi contesti ci vive tutti i giorni.
Realtà evidente? Lampante? Certo, infatti Gomorra è un best seller e Saviano rischia la vita a causa dello stile grazioso con cui è scritto il libro.
credo che la vera bestemmia sia il pensiero di non accostare il Neorealismo a tecniche cinematografiche. Ad una grammatica che è stata apprezzata in tutto il mondo e i cui effetti hanno prodotto movimenti cinematografici ancora oggi stimati e valutati.
Bye.
Mi sfugge quale regola di grammatica cinematografica il neorealismo abbia insegnato al mondo (sia chiaro, intendo del neorealismo in generale, tecniche comuni a tutto il cinema neorealista e non solo caratteristiche di un autore in particolare)