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Moderatore: Moderatori

da ActionCamStudio
#981498
Salve a tutti colleghi videomakers! :birra:
Ho visto,costretto lo ammetto, Prometheus...in 3D...per fortuna poco mal di testa che è svanito appena usciti dalla sala...ma questo non importa...non ha nulla a che fare con il film...film...insomma...la dico tutta:

- Una sceneggiatura inesistente;
- Luoghi comuni e autocitazioni manieristiche;
- Pur trattandosi di un film di fantascienza...il che la dice lunga sulla verosimiglianza e su quello che possiamo tollerare...inverosimilmente paradossale nel risolvere i "nodi" della storia;
- Personaggi abbozzati e stereotipati;
- Un finale da Oscar...

Quello che purtroppo penso e che ci toccherà pure un sequel! :lol:

So che ci sono molti fan di Scott e della saga di Alien (che per me termina con il film di Cameron...),non mi massacrate per questo mio commento, ma volevo sapere se ci sia qualcuno che l'ha visto e il suo parere a riguardo. :birra:
#981639
Eh,eh,eh...qui lo proiettano in una sala davvero becera a Bari! Sto aspettando che lo proiettino in altre sale...ma ho i miei dubbi...Prometheus le ha occupate tutte! :lol:
#981760
Ho capito, si tratta di uno di quei film che meritano la stroncatura senza bisogno di essere visti. :dimen:

Andando OT, leggevo qualche giorno fa un rilassato articolo di Curzio Maltese ne "Il Messaggero" sulle solite polemiche a conclusione della recente kermesse veneziana.
Lì si parlava degli italiani indignati per puro patriottismo, ma anche dei critici/personaggi austeri che scribacchiano e starnazzano da Marzullo ("quanto t'ho amato...") o in altri contenitori (per l'umido) dimostrando di aver visto poco o, molto più spesso, nulla di quanto lodano o infamano.

Mi chiedo:
È solo l'ennesima dimostrazione dell'avanzato stato di marcescenza nella critica non solo italiana, o in qualche caso si tratta di una precisa presa di posizione, ad es. contro il trend degli ultrapolpettoni di fantascemenza, oppure verso la ben più grave mancanza di idee, indipendentemente dai generi?
#981768
Io non posso risponderti aranciaidraulica, della critica non me n'è mai importato un beneamato belino. Quando devo andare al cinema compro il giornale, lo apro e scelgo il film in base alla locandina e al titolo che mi ispirano di più :lol: Infatti ti posso citare il curioso caso in cui avendo visto la locandina del film di Bellocchio, l'abbia subito scartato perché l'avevo confuso con Biancaneve e il cacciatore. Ecco che succede a sfruttare l'hype di altri film, la locandina di Bellocchio non c'entra niente con il contenuto :dimen:
#981794
della critica non me n'è mai importato un beneamato belino.
Dal punto di vista delle scelte di cosa andare a vedere, nemmeno a me.
Non più, perlomeno.
Perché dove l'andiamo a pescare una critica seria, men che meno onesta, fintanto che i soliti noti insaccocciano i loro bei cachet per le squallide apparizioni presso questo o quell'altro editore?
Ma è un problema a 360 gradi, una degenerazione agevolata dall'impigrimento quando non dall'atrofizzazione mentale in quanto pubblico, se avessimo un minimo d'orgoglio unito al rispetto per la nostra intelligenza firmeremmo petizioni per cacciare dal broadcaster di stato certi ciarlatani della notte, gaudenti poiché buscanti pubblico soldo.
Senza manco far menzione di taluni autori ministerialmente finanziati...

A me la critica piace, diverte e stimola quando serve a fornire spunti per approfondire, ogni forma espressiva si trascina dietro la magnifica possibilità del dibattito in merito ad essa, dell'analisi condivisa e attenta dell'opera sotto un folto numero di aspetti...
Un critico prezzolato o disonesto boccia o imbroda il frutto dell'ingegno altrui in base al suo tornaconto, economico o meno, mentre un profondo conoscitore dell'ambiente oggetto dei suoi esami e delle sue dissertazioni contribuisce con la sua visione a mettere in moto quei meccanismi intellettivi che possono anche essere alla base della scelta di fruire di una certa rappresentazione, oppure semplicemente fanno seguito all'esperienza diretta riportando a galla elementi magari sfuggiti, o più semplicemente invitando a valutare quanto visto sotto una luce diversa.
#981919
Ciao, l'ho visto giusto ieri sera. Intanto, per mia fortuna, non ho dovuto sopportare mal di testa o altri fastidi dovuti al 3D che ho ben tollerato nonostante portassi gli occhiali da vista sotto quelli attivi. Devo dire che alcune scelte d'inquadrature sono state a mio avviso azzardate perchè mostravano oggetti di quinta in PPP e volutamente sfocati dalla pdc. Li avrei evitati.
E' il secondo 3D che vedo e l'effetto che mi ha fatto è stato meno interessante che in Avatar, ma forse manca solo l'effetto novità.

:slurp: E' bene che io riveli che sono un fan della saga e della fantascienza in genere, quindi il mio giudizio "estetico" è tutto di parte!
Detto questo, il film globalmente lo trovo emozionante, coinvolgente e sbalorditivo. Gli FX sono eccellenti.
I lati negativi espressi da Actioncamstudio, se c'erano, non li ho visti, perchè probabilmente non ho sufficiente cultura cinematografica, e forse perchè tutto il resto è riuscito a farli passare in secondo piano. Di solito noto, anche se non gli do peso visto il contesto, le incongruenze logiche delle storie, però qui...nulla. Mi piacerebbe però che qualcuno li mettesse in evidenza.
8) Un altra cosa che non poteva sfuggirmi è quella magnifica donna che è la Charlize

bye
#981936
Ho capito, si tratta di uno di quei film che meritano la stroncatura senza bisogno di essere visti.


Allora Fausto...per scrupolo "scientifico" direi che andrebbe visto,se non altro per comprendere il motivo della sua realizzazione a tanti anni di distanza dalla saga di Alien.
Quello che dici/pensi a proposito della critica "moderna" lo condivido in pieno, tant'è che anche io come Luca vado a cinema basandomi più che altro sui registi e sui temi affrontati dai film.

@CCD
Mi fa paicere che ci sia un'altra campana! :birra: :birra: :birra:

Mi piacerebbe però che qualcuno li mettesse in evidenza.


Ed hai perfettamente ragione,avrei voluto inserirli, ma il rischio dello spoiler è dietro l'angolo e vista l'uscita ancora "fresca" del film mi trattengo,ma prometto di sottolineare tutto quello che non mi è tornato della sceneggiatura.
Di sicuro posso solo dire che il Ridley Scott che adoravo (I Duellanti,Blade Runner,Alien,Thelma e Louise,Black Rain ed anche il fallimentare Legend) è ormai scomparso. Potrei definire una soglia, da 1492 in poi (tranne Il genio della truffa) ho perso interesse per i suoi film e per il suo stile divenuto troppo simile a quello del suo defunto fratello...

Un altra cosa che non poteva sfuggirmi è quella magnifica donna che è la Charlize


Eeeeee siiii! ;)
#981967
"Meglio dirlo subito, a scanso di equivoci: "Prometheus" è un film da difendere. Nonostante tutto, malgrado i difetti oggettivi a livello di narrazione e non merita il "linciaggio" critico a cui è stato sottoposto soprattutto in Italia. Liquidarlo come un film inferiore a "Alien" e "Blade Runner" è facile, così come è ovvio che Noomi Rapace non possa competere con l'indimenticabile capitano Ripley, interpretato da Sigourney Weaver nel primo capitolo della saga fantascientifica. Ma il discorso va reimpostato su altre basi, se no si rischia di cadere nei preconcetti. Il film ha ambizioni altissime: spiegare l'origine della vita umana sulla Terra e cercare quindi di dare una spiegazione a tutto ciò. Un equipaggio va sino ai confini della galassia per trovare le risposte ma si imbatterà di fronte a qualcosa che non aveva mai osato immaginare. Riflessione filosofica, dubbi esistenziali e interrogativi "totali" si mischiano all'interno di una cornice visiva di impatto dirompente. Ed è questo l'aspetto peculiare di "Prometheus": l'avere due anime che corrono su due binari paralleli, ma che non riescono mai a fondersi in maniera completa.

Il problema sta nella scrittura, curata tra gli altri, da Damon Lindelof, uno degli autori del serial tv di culto "Lost". Capace di creare misteri intriganti, la narrazione procede per accumulo dimenticandosi però di sciogliere tutti i nodi narrativi disseminati lungo il racconto. L'impressione è che Lindelof abbia scordato di trovarsi di fronte ad un prodotto unico e non seriale, non rinnovabile ad ogni puntata o stagione come un telefilm di alta fattura. D'altronde se si va a vedere le ultime grandi produzioni hollywoodiane ci si rende conto che sono o remake e sequel o prequel. Poi ci sono i cosiddetti "reboot", film che riprendono da capo storie già note rivitalizzate da nuove letture e riletture: dal Batman di Nolan, alle recenti Biancaneve, passando per le origini di Wolverine e gli altri X-Men. Sono peraltro già usciti un altro Spiderman e sta per arrivare l'ennesimo Superman. "Prometheus", da questo punto di vista non fa eccezione: racconta gli antefatti di "Alien", ma ha una differenza sostanziale: va addirittura oltre.

Perché a Ridley Scott pare interessi sino ad un certo punto collegarlo con il suo film del 1979, nonostante semini lungo le oltre due ore tutta una serie di richiami di indubbio fascino includendo, grazie alla figura magnetica del robot David (un impressionante Michael Fassbender), un parallelo neanche tanto nascosto anche con i replicanti di "Blade Runner". Ed è la sua mano poderosa a salvare il film. Non è la prima volta che accade: anche ne "Le crociate" la debolezza della scrittura era riscattata da una regia capace di dare carne e sostanza alla traballante impalcatura narrativa. Maestro indiscusso della luce e della capacità di filmare e reinventare gli spazi (siano essi ampi e distesi o stretti), Scott costruisce una messa in scena visivamente imponente capace di reinventarsi ad ogni movimento di macchina e cambio di inquadratura. Se c'è un regista portato per la fantascienza, quello è proprio Scott, perché è il genere per antonomasia in cui lo spazio, inteso come luogo in cui far interagire i personaggi, è tutto. E "Prometheus" lo è alla ennesima potenza. Perché le imperfezioni di cui è costellato non intaccano la sorpresa, la meraviglia mista ad orrore di un viaggio di frontiera che toglie il fiato. Un cammino ai confini dell'universo e del sapere. In attesa di vedere spuntare l'astronave "Nostromo" e i suoi incubi nascosti."

Non è frutto del mio pensiero (non potrebbe esserlo, non ho ancora visto il film e vorrei farlo), lo ha scritto qui tale Francesco Bellu.

Condivisibile?
da ActionCamStudio
#982069
Molto interessante il pensiero di Bellu,condivido le sue osservazioni riguardo la trama,ma purtroppo certa critica,come sottolineava anche Fausto, a volte a mio avviso intravede spiragli "filosofici" peccando di "lungimiranza" e sottolineando aspetti profondi che nella realtà filmica sarebbero potuti esserlo,ma nella realtà da noi percepita non lo sono.
Il dover sottolineare l'aspetto chiave della scengiattura, la creazione dell'uomo, per me rappresenta proprio il limite del fiilm,che non riesce a spiccare il volo e distaccarsi dal cinema di massa e per la massa. Blade Runner all'epoca fu rimanipolato con un finale alternativo,rassicurante, ma quello che si respira per tutto il film è decadenza,morte.La necessità di potersi ribellare al proprio creatore che arbitrariamente decide di "procreare".
In Prometheus al contrario si parla dell'origine della vita, della necessità di voler comunicare con il nostro creatore e scoprire quale sia il motivo della procreazione. Profondo e inquietante. Peccato però che ,secondo me, tutto ciò che circonda questo tema,sia assolutamente fuori contesto. Un grande baraccone che non supporta la sceneggiatura, ma cerca sempre un pretesto per far proseguire la storia e,non trovandolo, si avvinghia a soluzioni inspiegabili, quasi a voler testimoniare un'impossibilità di dare le risposte ai quesiti iniziali.
I personaggi sembrano quasi essere abbandonati a loro stessi,compreso il "replicante" interpretato da Fassbender (davvero molto bravo), che indisturbatamente esegue il suo piano.
Vabbuono vado a dormire! :birra: :birra: :birra:
Ma andatelo a vedere,così continuiamo la discussione! :birra: :birra: :birra:
da Koroshiya
#982295
non ho dovuto sopportare mal di testa o altri fastidi dovuti al 3D che ho ben tollerato nonostante portassi gli occhiali da vista sotto quelli attivi.


:wink: Vorrei sottolineare che eventuali fastidi non sono una caratteristica intrinseca al 3D stereoscopico ma solo ad un cattivo 3D. Fastidi che possono essere dovuti ad errori in fase di ripresa, in fase di proiezione, occhiali difettosi o consumati, se lo schermo sul quale viene proiettato il film è di vecchio tipo e non ottimizzato per il 3D. Inoltre gli occhiali che danno al cinema con il biglietto sono monouso quindi non andrebbero conservati e ri-utilizzati la volta dopo. Io ho visto Hugo Cabret in 3D con occhiali nuovi e in cinema ristrutturato, non ho avuto alcun fastidio di visione o malessere fisico, neanche per un secondo.
da Koroshiya
#982296
Il film ha ambizioni altissime: spiegare l'origine della vita umana sulla Terra e cercare quindi di dare una spiegazione a tutto ciò. Un equipaggio va sino ai confini della galassia per trovare le risposte ma si imbatterà di fronte a qualcosa che non aveva mai osato immaginare. Riflessione filosofica, dubbi esistenziali e interrogativi "totali" si mischiano all'interno di una cornice visiva di impatto dirompente.


Solo che l'aveva già fatto Kubrick ;)
da Clicknclips
#982328
Il film ha ambizioni altissime: spiegare l'origine della vita umana sulla Terra e cercare quindi di dare una spiegazione a tutto ciò. Un equipaggio va sino ai confini della galassia per trovare le risposte ma si imbatterà di fronte a qualcosa che non aveva mai osato immaginare. Riflessione filosofica, dubbi esistenziali e interrogativi "totali" si mischiano all'interno di una cornice visiva di impatto dirompente.


Solo che l'aveva già fatto Kubrick ;)

Pensa, sono vecchio abbastanza per averlo visto quando è uscito. All'epoca, forse lo sai, si svolgeva al palazzo dei Congressi qui a Roma la c.d. "Fiera dell'elettronica" dove sia la mattina che il pomeriggio proiettavano film scientifici o fantascientifici. Ero troppo piccolo (11 anni) per apprezzarlo a pieno e sono uscito frastornato da mille dubbi (qualcuno ce l'ho ancora adesso), però mi ricordo di essere rimasto fino alla fine assolutamente affascinato dalle scenografie, dalle musiche e dal mitico Hall 9000. :wink: :wink: :wink:
da ethristo71
#1047151
Salve a tutti,proprio ieri ho visto Prometheus(ho una sala di proiezione cinema 7.1 dedicata, per passione)in Bluray 2d(non amo per nulla il 3d,non ce la faccio, è più forte di me, perdonatemi!) e senza avere ancora letto questo thread avevo espresso alla fine della proiezione le mie lamentele (con gli amici) più o meno come scritto da ACS.La sensazione di irritazione verso i personaggi "stereotipo" che sarebbero potuti saltare fuori da un qualsiasi film all "americana" è sconcertante.I dialoghi banali.La sceneggiatura spesso forzata (difetti ahimè di gran parte dei film hollywodiani).Devo dare atto che il film non era di semplice svolgimento e il buon Ridley doveva portare a casa la "pagnotta" dopo un investimento mica da ridere.Il genere comunque non è confrontabile col film di Kubrick(concettuale,simbolico,non action),e sarebbe ingeneroso considerando il target di Prometheus ossia quello del grande pubblico con timida(e direi scadente) invasione nel campo filosofico-esistenzialista :wacko: .
Personalmente non mi ha coinvolto neppure dal primo minuto( e di film piacevoli senza tante pretese ne ho visti e mi hanno pure divertito,consapevole della scelta,però.) ,comunque non tutto penso sia da buttare:
Effetti speciali,Fotografia,Interpretazione(Rapace,Fassbender- bravo anche in "shame",quello sì un film che ho adorato-,Theron sono una garanzia,quest'ultima anche di una bellezza che come il buon vino migliora col tempo :love: ),il sonoro nella media...
E' passato il tempo del poetico "Blade Runner"(con cut finale del regista)...
Ora aspetterò da Nolan (vediamo se ne è all'altezza come i suoi precedenti) "interstellar" che dovrebbe uscire nel 2014,conoscendolo...sono speranzoso.Bye.

:uffy:

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