Ahhhh...Martino, domenica scorsa proiezione de "Il boss" e a seguire concertone dei Calibro 35. Serata magnifica. Io sono uno che ama tutto il cinema, quello di serie C, di serie B e di serie A. Quello che riuscivano a combinare con quattro lire negli anni settanta era incredibile per me. Quelli della nostra generazione (suppongo siamo più o meno coetanei...di Fausto lo so per certo!) hanno visto e amato/odiato quelle pellicole a prescindere e non hanno avuto bisogno di Tarantino per apprezzarne i meriti o criticarne i difetti. Certo è che le testate di Mario Adorf sul parabrezza per sfondare il vetro ne "La mala ordina" sono per me un gioiello di ingegno pecoreccio irraggiungibile!
Beh, bella seratina. Direi che ve la siete spassata, no?
Eh, Il Boss, La mala ordina... Grandissimo Di Leo! Sapere scegliere gli attori, le facce giuste per i ruoli giusti, da Silva a Adorf, metterci in sottofondo Bacalov: ecco, questo significa saperci fare sul serio, però mi sembra che oggi tutto cià venga sottovalutato. Che si fa oggi? Si utilizzano sempre gli stessi, da Accorsi a Santamaria per passare attraverso Garko, sia che si debba incarnare il ruolo del malavitoso sia che si debba ripercorrere l'agiografia della sterminata collezione di 'santi' italioti. Nel loro genere questi invece erano film assolutamente di serie A (per me un film viene declassato solo quando fallisce l'obiettivo per cui è nato), pergiunta realizzati con quattro soldi, come giustamente rilevavi l'ingegno pecoreccio non è cosa da poco, è anzi qualcosa che ormai non si riesce più a riprodurre a quel modo e non credo sia qualcosa di cui dovremmo andare particolarmente fieri.
... però per quel che mi riguarda mi piacerebbe avere delle risposte un po' più sensate dai miei interlocutori quando mi ritrovo a parlare con cinefili piuttosto "pecoroni" (cosa avrebbe detto Lilli Carati a proposito delle pecore da me citate?), nel senso che per partito preso o per moda mi scodellano frasi insensate e pure offensive!
Sai cosa avrebbe detto loro la Carati? "Se cambiate idea vi faccio un pomp... Posso insistere??" Non erano personaggi artefatti, ecco, quello no.
"Eh...se li potessi fare pure tu quei movimenti di macchina li faresti eccome! E' solo invidia!". Ma invidia "de che"?
Ma che invidia e invidia: perché utilizzare un linguaggio che in quel momento non è funzionale a ciò che stai raccontando? Perché? Perchééé???