Benvenuto su VideoMakers.net
Iscriviti per condividere la tua passione sul principale sito web italiano dedicato al VideoMaking!

Gli eventuali inserti pubblicitari all'interno delle discussioni sono visibili solo se non hai eseguito l'accesso al forum; ricordati di eseguire l'accesso o, se non sei ancora registrato, fallo QUI

Clicca qui per leggere le regole del forum
Discussioni relative a tutte le opere cinematografiche indipendenti e non su pellicola, dvd o etere/satellite.

Moderatore: Moderatori

#1138342
http://www.film.it/speciali/cannes-2014 ... too-40316/

http://www.badtaste.it/articoli/cannes- ... del-cinema

''Per quel che mi riguarda, le proiezioni digitali e le riprese in
digitale sono la morte del cinema che conosco io. Non si tratta più
neanche di scegliere se girare il tuo film in digitale o su pellicola.
Il fatto che ormai la maggior parte dei lungometraggi non siano neanche
presentati in 35mm significa che si ratta di una guerra persa. E i
proiettori digitali... e come guardare la televisione in pubblico.
Apparentemente al mondo va bene, ma il cinema per come lo conosco io è
morto.''

“Oggi il cinema, almeno come lo intendevo io, è morto. Il digitale è la morte del cinema.
Serve una ragione per fare in modo che la gente voglia tornare in sala e
non vedere i film nei loro home theatre in altissima risoluzione. Tutti
hanno l'home theatre, nessuno ha più i 35mm. Ecco dunque cosa fa la
differenza. La guerra è persa oggi. Questa generazione di spettatori,
dipendenti da TV e da digitale, è senza speranze. Mi auguro che ci sia
una nuova ondata di romanticismo con le prossime generazioni e che la
pellicola torni a essere apprezzata, un po' come oggi i vecchi album di
fotografie tornano di moda a poco a poco”.

:scusa:
#1138343
Immagino che si possa anche non essere d'accordo...
Possibile che tutte le sante volte che c'è una innovazione, i registi, i DOP ecc vecchio stampo siano sempre a sparare a zero?
Capirei succedesse qualche volta, ma che barba con questi conservatori a tutti i costi.
Siete vecchi, ragazzi. Quando è arrivato il sonoro è successo lo stesso (avete visto "the artist"?), e anche con il colore.
Ora tocca al digitale... Va che torniamo ai film in bianco e nero, muti a 16 fotogrammi al secondo, quello era cinema.
#1138371
I soliti fondamentalisti.

Quando riusciremo a parlare di cinema senza fossilizzarci sugli aspetti tecnici ma valutare solamente i veri elementi del cinema (storia, fotografia e recitazione)?
#1138445
Capisco il romanticismo di Tarantino ma... la tecnologia evolve... il digitale abbatte i costi...
Piuttosto che lamentare la morte del cinema nel mancato utilizzo della pellicola... protestasse contro il mancato utilizzo di idee (non nel suo caso) che ha portato a una morte del cinema molto più atroce...
#1138465
Tarantino è un feticista del cinema. Il suo genio deriva anche da quello.
È assolutamente normale sentire certe dichiarazioni da lui che è un artista senza se e senza ma.

Che poi anche lui ha girato in digitale la scena di sin city, ad esempio ;)
#1139115
Io non sono contro il digitale...ma la grande verità che si cela dietro le parole di Tarantino penso sia che si sta perdendo il gusto di andare al cinema, la sua dimensione sociale. Il rischio è che il cinema venga considerato semplicemente come youtube, solo con qualche effetto speciale in più...
#1139117
Io non sono contro il digitale...ma la grande verità che si cela dietro le parole di Tarantino penso sia che si sta perdendo il gusto di andare al cinema, la sua dimensione sociale. Il rischio è che il cinema venga considerato semplicemente come youtube, solo con qualche effetto speciale in più...
Per quale motivo?
Il fatto che il film sia proiettato in digitale cosa cambia per il fruitore? Nel 99% dei casi nessuno è in grado di accorgersi della differenza... Che poi ci possa essere una crisi del cinema in se e per se ok, ma poco c'entra con il digitale.
#1139130
Beh, io la vedo sostanzialmente come willyfan e quoto l'intervento di helmutgraf.
Certo è che Tarantino (che non apprezzo particolarmente ma di cui riconosco l'innegabile talento di storyteller) quando anche solo bisbiglia genera eco, risonanze, feedback, Larsen... ;)
E vai con lo schierarsi a favore o contro in mezzo ai polveroni che il web inevitabilmente alimenta a dismisura.

Però scusate, mica sarà rimasto solo Tarantino a fare Cinema, tanto da poter decretare vita o morte della settima arte con quattro chiacchiere in conferenza stampa!
In base a cosa, poi? Al fatto che venga realizzata/proiettata in digitale piuttosto che in pellicola?
Nel 99% dei casi nessuno è in grado di accorgersi della differenza...
Su questo non c'è dubbio, anche grazie al fatto che dopo più di 17 anni di fruizione domestica dei film su dvd (in seguito anche su Blu-Ray), la maggior parte dei quali proposti in versioni restaurate e ripulite partendo da nuove scansioni e dai relativi Digital Intermediate, chi mai delle nuove generazioni va a cercare il pelo nell'uovo quando si tratta di vedere uno spettacolo al cinema?
Il problema semmai è proprio (sempre) questo: alzare i glutei per poi adagiarli in una vera sala cinematografica per apprezzare le emozioni che un film deve saper trasmettere indipendentemente dalla tecnica usata.
Il resto (e parlo da possessore di una marea di dvd e Blu-Ray) è splendido e comodo, ma è pura brama di possesso, puro gusto di collezionare/archiviare, oltre all'innegabile utilità della libera e dettagliata analisi delle opere che più amiamo.

Però io dico anche questo: se in sala mi tocca vedere il banding o i neri grigiastri o gli highlight compressi in chiazze balorde, allora mi arrabbio sul serio.

Questa settimana ho visto tre film di cui due realizzati in digitale ed uno realizzato in pellicola 16mm.
Tutti e tre, neanche a dirlo, proiettati in digitale.
Si tratta rispettivamente di "Maps to the Stars" (David Cronenberg), "Maleficent" (Robert Stromberg), "Le Meraviglie" (Alice Rohrwacher).

Quello in 16mm ("Le Meraviglie" - assolutamente da non perdere! - ) ovviamente l'avrebbe riconosciuto anche un cieco, a parte la grana, anche per via di pelucchi e puntinature che il formato digitale ha rifotografato così com'erano, il problema è che molti dettagli del girato e i passaggi di tonalità più critici sono andati a farsi benedire.
I neri erano acciaccati brutalmente quando una proiezione in pellicola ne avrebbe mostrato elementi che purtroppo rimarranno sconosciuti.
Pelo nell'uovo?
Forse, secondo me è un problema di come le tecnologie vengono applicate e non delle tecnologie in sé.
Lasciando perdere il disneyano "Maleficent", tecnicamente perfetto vista la provenienza prevalentemente virtuale di ciò che viene mostrato, se penso a "Maps to the Stars" di Cronenberg e al dop Peter Suschitzky che qui ha pure fatto una fotografia a mio avviso veramente orrenda, allora posso comprendere in parte ciò che Tarantino intende esternare.
La pura nostalgia per un modo di produrre e fruire che, se non sparirà del tutto, certamente resterà relegato nello scrigno dei ricordi, giusto per saltar fuori di tanto in tanto budget permettendo, comunque inevitabilmente digitalizzato per le proiezioni da dcp.

Proiezioni che mi auguro vivamente che migliorino, e di molto.

Quello che trovo veramente interessante e condivisibile di quanto Tarantino ha detto, invece, è quanto segue:
"...Come fai a fare un lavoro come questo se pensi di creare mèrda? Se fosse doloroso riguardare i miei film, non ne farei degli altri! Lascerei perdere. Mi dispiace davvero per questi. Mi pare che le loro vite non siano ricche come dovrebbero essere."

Qui m'inchino. :scusa:
#1139163
Già, c'è da dire che il Blu-Ray però ti mostra nulla più di una "foto" digitale della pellicola.
Spesso te ne rivela anche la grana (nei limiti di ciò che puoi vedere in FullHD, ovviamente), ma cosa ti lascia delle accortezze più raffinate della fotografia originale?
Il variare dei livelli di luminosità fra una sequenza e l'altra in molti casi arriva quasi ad annullarsi a causa dell'ovvia compressione dinamica necessaria per la fruizione sugli schermi domestici.

Ricordo come fosse ieri, al cinema la sequenza iniziale de "La Passione di Cristo" di Gibson era realmente come il dop l'aveva concepita, un pelino appena sopra l'oscurità totale della sala schiarita solo da una tenue luce lunare, eppure risultava ricchissima di dettagli e sfumature nonostante il viraggio blu, avevi veramente la sensazione di qualcosa di estremamente delicato e calcolato che solo un grande dop poteva realizzare, si sentiva quasi freddo in sala.
Rivista in dvd qualche mese dopo (poi anche in Blu-Ray), la sequenza dell'orto degli Ulivi è stata talmente pompata in luminanza da sembrare quasi un dietro le quinte del set, rivelando un artificio che la proiezione in pellicola teneva sapientemente sotto chiave.

Pellicola... certo che è un incanto, a patto che sia proiettata in sala e... da pellicola.
Con tutti i pregi ma anche con tutti gli innegabili difetti dovuti ai suoi troppi limiti fisici.
Io resto fiducioso.
Spetta alla filiera digitale di migliorare sensibilmente, la celluloide oggi non offre più margini di miglioramento sotto nessun profilo.
#1139174
Per quale motivo?
Il fatto che il film sia proiettato in digitale cosa cambia per il fruitore? Nel 99% dei casi nessuno è in grado di accorgersi della differenza... Che poi ci possa essere una crisi del cinema in se e per se ok, ma poco c'entra con il digitale.

Forse mi sono spiegato male, io personalmente non sono contro il digitale, penso che un regista, a seconda di ciò che vuole esprimere sia liberissimo di scegliere come girare il proprio film, senza diventare un killer.
Ciò su cui volevo porre l'attenzione è questo:
Serve una ragione per fare in modo che la gente voglia tornare in sala

e non penso che sia il digitale la causa della crisi del cinema (a dir la verità la causa non la so proprio), Quentin però ci azzecca a parer mio quando dice che bisogna convincere la gente a tornare nei cinema (anche se poi sono io il primo ipocrita)
Il problema semmai è proprio (sempre) questo: alzare i glutei per poi adagiarli in una vera sala cinematografica per apprezzare le emozioni che un film deve saper trasmettere indipendentemente dalla tecnica usata.
Il resto (e parlo da possessore di una marea di dvd e Blu-Ray) è splendido e comodo, ma è pura brama di possesso, puro gusto di collezionare/archiviare, oltre all'innegabile utilità della libera e dettagliata analisi delle opere che più amiamo.

è proprio questo che intendo!
#1139176
Io non sono contro il digitale...ma la grande verità che si cela dietro le parole di Tarantino penso sia che si sta perdendo il gusto di andare al cinema, la sua dimensione sociale. Il rischio è che il cinema venga considerato semplicemente come youtube, solo con qualche effetto speciale in più...
:appl: Ecco, un punto potrebbe essere proprio questo: non tanto il fatto che il pubblico non riesca a distinguere una proiezione digitale da una tradizionale (questo già presupporrebbe l'assistere ad una proiezione), ma che preferisca 6 volte su 10 lo streaming/downloading su pc/tablet/smartphone ad una "impegnativa" sala cinematografica.
Il problema è la sempre maggiore dipendenza dal web ed il ricorso inarrestabile ai sistemi "facili" per ottenere senza sforzo alcuno il contenuto che più ci garba.
La qualità fa vomitare?
Vabbe', chi se ne cruccia quando c'è tutto a portata di mouse? :cran:
#1139184
Cari amici, il discorso si fa molto complesso.
Cerchiamo però di scollegare delle cose: se un film in bluray in edizione Criterion non fa rimpiangere la pellicola, vuol dire che il digitale, perlomeno nella parte proiezione, non è da buttar via.
La proiezione digitale è' studiata proprio per mantenere spazio colore e dinamica proprie della pellicola.
Inoltre, devo dire che con la pellicola mi è capitato troppo spesso di vedere materiale abbruttito anche semplicemente dal fatto di essere già passato 3-4volte, per non parlare del fatto che in sala la pellicola che arrivava non è certo di prima generazione.
Su questi argomenti invito a leggere il testo "Color and mastering for digital cinema", dove è chiaramente spiegato come e perchè sia possibile da una proiezione digitale ottenere la qualità di una proiezione in pellicola, almeno sotto l'aspetto tecnico.

Dall'altra parte però non è detto che la ripresa fatta in digitale sia all'altezza della pellicola. Per me, con i dovuti accorgimenti lo può essere, ma è certamente in questo campo dove ci sono ancora dei passi da fare.
Ultimo ma non meno importante, è la qualità del lavoro che viene fatto per mettere un film originariamente in pellicola su DCP per la proiezione digitale.
Di questo settore ne so qualcosa visto che fa parte delle cose che faccio giornalmente: non è detto che tutta la filiera faccia le cose seriamente, anche per via dei costi.
Per primo, la digitalizzazione della pellicola: se la pellicola è vecchia, non è il negativo originale, se è un positivo o un interpositivo, se viene o non viene lavata, se viene usato un telecinema piuttosto di uno scanner sono tutte cose che influiscono pesantemente sull'operazione.
E in seconda fase, se chi fa il DCP non fa le cose per bene, e dal che sorgente lo fa, ecc ecc sono altre cose che possono rovinare la qualità di un prodotto.

In fondo alla tiritera, quello che voglio dire è che come sempre il mezzo c'è (il digitale) e non è poi così male, ma come tutte le cose va usato con intelligenza.
Non è il digitale il problema, è il risparmio a tutti i costi, la carenza di idee.
E comunque, con il digitale bisogna fare i conti, piaccia o non piaccia, proprio come è successo con il sonoro o con il colore. Ci si adegua, il cinema non è morto con il sonoro.
#1139199
A dir la verità ho un sacco di libri arretrati ancora da leggere...ma nel fortuito caso in cui riuscissi a trovarmi del tempo, c'è anche la versione in italiano di "Color and mastering for digital cinema"? Mannaggia a me e al mio inglese :dimen:
[CORTOMETRAGGIO]L'Opportunita'

Congratulazioni!!!! come avete gestito i canali de[…]

ringrazio chi mi ha risposto!!! Funziona sia con […]

[Vegas Pro 21] Update 4 (Build 314)

Ciao, Disponibile a brevissimo per il download, i[…]

Multi Compound

Ciao a tutti, è un po' che non mi faccio se[…]