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Moderatore: Moderatori

da willyfan
#1208640
Ieri ho visto "Birdman", film che recentemente ha vinto alcuni oscar, miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior fotografia.
Nonostante ciò, ho notato che non ci sono 3D aperti sull'argomento.
Eppure, il film, a mio parere, stacca i vari "interstellar" e "grande bellezza" di molte lunghezze, se non altro per la tecnica assolutamente innovativa in fase di ripresa.
Il film si presenta come un unica e lunghissima piano-sequenza, tranne alcune scene finali, girato totalmente con stadycam o camera a spalla.
Inoltre, ci sono varie inquadrature dove le riprese si muovono intorno agli attori in barba a molteplici specchi sullo sfondo, che però non mostrano mai la macchina da presa.
La regia di un film, dove ci sono scene che durano anche 10 minuti senza possibilità di montaggio deve essere davvero magistrale, e comprendo perchè merita un oscar.
Inoltre, mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come sono state ricostruite le riflessioni negli specchi, perchè per me è un grande mistero. Su internet si trovano alcune spiegazioni parziali, ma che in realtà non servono a nulla - tipo che le riflessioni negli specchi sono state ottenute tramite una applicazione a 2D 1/2 sviluppata appositamente (e che vuol dire?).
da willyfan
#1208645
Dimenticavo un piccolo dettaglio: per i detrattori del digitale, il film ha vinto l'oscar per la fotografia nonostante sia girato interamente con le Alexa in digitale (il recorder è un codex), e vorrei ben vedere come si sarebbero potute girare scene da 10 minuti tutte in pellicola.
Al primo errore, si butta il rullo, e tanti saluti.

Certo, il grande Hitckock ci era riuscito prima, ma i suoi tagli si vedono di più.
da cannibal
#1208777
A Kubrick mai nessuno si è sognato di dare un premio per la prima, vera, tecnica di ripresa che ha cambiato per sempre il modo di girare (Steadycam in Shining).

A Kubrick mai nessuno si è sognato di dare un premio per la prima ripresa fatta a lume di candela quale unica fonte di luce (Barry Lyndon).

Un "unico" piano sequenza (anche lì con dei "trucchetti", ma come in Birdman d'altra parte) lo realizzò già Hitchcock con Nodo Alla Gola. E si era nel 1948. E si girava ancora con la cara, vecchie e costosissima pellicola.

Ergo, tanti orgasmi (parlo in generale, non di te e del tuo legittimo giudizio) per un film della cui sceneggiatura paracula di quello che "vojo fa' l'europea a Hollywoode", tali orgasmi proprio non li capisco.

ma forse è solo un problema mio.
da willyfan
#1208780
Non sono a digiuno di cinema, e non ho dimenticato di citare Hitchcock prima, se leggi attentamente.
So benissimo che aveva fatto già l'unico pianosequenza con nodo alla gola, ma devo dire che il risultato è decisamente migliore in "birdman". Chiaro che oggi ci sono tecniche molto più sofisticate, in ogni caso mi piacerebbe capire come hanno fatto, ad esempio, ad utilizzare due take diversi di una stessa pianosequenza perchè in una era meglio la recitazione di un attore e nell'altro take era meglio quella dell'altro. O gli specchi.
A me il film è piaciuto anche per i suoi virtuosismi, ma come mi è piaciuto nodo alla gola, come mi è piaciuto Shining, un po' meno ammetto Barry Lindon, perchè ok l'innovazione delle riprese a lume di candela, ma la fotografia di quel film a me non piace proprio, per cui è un virtuosismo sprecato. Ovvio che è un mio giudizio, poi non voglio nemmeno commentare come vengono elargiti gli Oscar, ci sono volte che fatico a capire (ma anche i leoni, le palme e gli orsi d'oro spesso mi lasciano interdetto).

Comunque, io ho detto che stacca Interstellar e la grande bellezza, non i titoli da te citati...
da LordYupa
#1208801
Ciao Willy,

Cerco di spiegare in poche parole la tecnica usata per cancellare l'operatore in birdman! (se ci riesco, visto che sono tecniche più facili da fare che da spiegare!)

Nel caso specifico, in produzione è stata fatta una foto a 360 gradi dell'ambiente senza attori.
In post produzione è stata ricreata una camera 3d virtuale con software specifici come può essere PfTrack per esempio.(3D Tracking)
Sono stati sostituiti quindi tutti i riflessi con il matte painting dell'ambiente (ecco il perchè del 2.5D , in pratica si muovono in un ambiente track 3d ma inseriscono immagini piatte per non ricostruire tutto l'ambiente in 3 dimensioni).

A questo punto è bastato un sano scontorno a mano degli attori in primo piano e dei loro riflessi sullo specchio per ri inserire solo loro (rotoscoping).


http://www.fxguide.com/featured/rodeo-h ... isible-fx/
da willyfan
#1208805
A questo punto è bastato un sano scontorno a mano degli attori in primo piano e dei loro riflessi sullo specchio per ri inserire solo loro (rotoscoping).
Tutta la prima parte me la ero immaginata, è lo scontorno a mano degli attori, e soprattutto dei riflessi che sono pure fuori fuoco, che mi pareva un lavoro immenso e difficile, ma se mi dici che è stato fatto così, prendo atto.
da LordYupa
#1208807
Più che dirlo io, lo spiegano su fxguide!

"The only thing we kept from the plates for those were the rotoscoped foreground actors and their reflections.”

Ed infatti non mi vengono in mente molte altre strade.
Più che un lavoro difficile, è un lavoro lungo... in produzioni con budget enormi, più che lungo è un lavoro fatto da tantissime persone!
da Koroshiya
#1210127
Secondo me Birdman ha meritato di vincere quello che ha vinto ma il paragone con Interstellar e La Grande Bellezza è improprio. Sebbene Interstellar non mi sia piaciuto, La Grande Bellezza lo trovi un film quasi perfetto e Birdman uno dei migliori di quest'anno. Sono film di generi diversi, storie diverse, stili completamente diversi.
Non credo sia importante chi ha fatto prima il piano sequenza, o quanto sia lungo il piano sequenza, o quanti tecnicismi e virtuosismi siano presenti in un film. Quello che è importante è che il linguaggio utilizzato sia al servizio della storia raccontata e si sposi con essa, e secondo me Birdman riesce bene in questo. La scelta del piano sequenza è azzeccata e supporta bene il ritmo sincopato sia delle scene (basti pensare alle lunghe camminate nel teatro che servono a raccordare scene diverse e a sottolineare la tensione del personaggio principale) che della colonna sonora.
Riguardo alla fotografia sarà anche stato più facile realizzare questi piani sequenza in digitale, ma non credo che con un tale pool di professionisti non si sarebbe potuto fare lo stesso in pellicola. La fotografia ne avrebbe sicuramente guadagnato, anche perché secondo me esteticamente con tutti quei fluorescenti diegetici non è che ci fa una gran figura l'Alexa, in molte scene. Ricordiamo che spesso chi vota agli oscar non è propriamente un esperto di fotografia, un anno l'Academy premiò Vita di Pi che è un film meraviglioso ma dove la fotografia si limitava a compitino al servizio degli effetti speciali, e non era nulla di straordinario.
da willyfan
#1210130
D'accordo su tutto, il paragone con Interstellar non voleva essere di genere ma solo per il fatto che su queste pagine se ne è parlato un sacco e di questo film nulla, eppure a me questo è piaciuto e interstellar no.
Trovo comunque grave l'affermazione "Ricordiamo che spesso chi vota agli oscar non è propriamente un esperto di fotografia" che ci può stare per un film premiato come miglior film, ma per la migliore fotografia occorrerebbe almeno gente competente a giudicare.
da Koroshiya
#1210135
Magari mi sbaglio ma mi pare che non ci siano tanti direttori della fotografia nella giuria degli oscar, forse nessuno. La maggior parte sono produttori, giornalisti, critici e accademici. A questo mi riferivo, non volevo dire che fossero degli incompetenti totali, sicuramente ne capiranno più di me.
da maredinemo1
#1266116
Salve, ho scavato un pò tra i post e questo mi è sembrato quello più interessante per farvi una domanda e chiedervi un'aiuto.

Ma sulla sceneggiatura come va segnalato un piano sequenza? Se la camera segue un soggetto in vari ambienti mi salta per forza la regola di intestare le scene.

Ho letto la sceneggiatura di Pulp Fiction edita da Bompiani ( secondo me non è vero che quelle pubblicate da una casa editrice non sono attendibili) e Tarantino risolve la camminata di Vincent e Jules, dall'apertura dell'ascensore, per il corridoio fino alla porta della stanza dove devono entrare a commettere degli omicidi, sempre mentre parlano tra loro.....con una nota di regia....scrive proprio di seguire i personaggi con la steadycam. Ovviamente Tarantino era anche il regista e se ne è fregato altamente ( ma le eccezioni alle regole, se fatte al momento giusto, funzionano e danno stile e ritmo allo scritto secondo me ).

Al di là del fatto che non sono Tarantino. Potrei risolvere in questo modo? Sinceramente mi piacerebbe sapere comunque come si risolve formalmente in sceneggiatura la questione. Grazie mille.

Se il post non dovesse essere troppo attinente, fatemelo sapere. Eventualmente ne apro uno apposito.
da Tamarindo
#1268551
L'academy ogni anno rilascia le sceneggiature dei film candidati all'oscar, quindi quella di Birdman è facilmente consultabile, la linko qui

Ad ogni cambio di luogo c'è un'intestazione con "CONTINUOUS" al posto della condizione di luce (che è probabilmente una cosa prettamente per praticità visto che, come dici giustamente, non è un vero cambio scena), e le azioni sono sospese con tre punti di sospensione e riprese nella nuova "pseudo-scena" sempre con i tre puntini di sospensione.

Ricordiamo che spesso chi vota agli oscar non è propriamente un esperto di fotografia, un anno l'Academy premiò Vita di Pi che è un film meraviglioso ma dove la fotografia si limitava a compitino al servizio degli effetti speciali, e non era nulla di straordinario.

Sono d'accordo, ma secondo me la cosa più assurda è stata fatta dando l'oscar per la fotografia ad avatar, film dove la fotografia praticamente neanche esiste essendo per il 99% fatto in cgi e con tecniche di performance capture che poco hanno a che spartire con la fotografia. Fu probabilmente premiata la novità tecnica della stereoscopia, che la fotografia la uccide proprio, a conferma della competenza in materia di chi decide! :lol:
da maredinemo1
#1268552

Ad ogni cambio di luogo c'è un'intestazione con "CONTINUOUS" al posto della condizione di luce (che è probabilmente una cosa prettamente per praticità visto che, come dici giustamente, non è un vero cambio scena), e le azioni sono sospese con tre punti di sospensione e riprese nella nuova "pseudo-scena" sempre con i tre puntini di sospensione.


ti ringrazio per la tua gentilezza. Il tuo consiglio conferma quando già mi aveva spiegato ScripMode in privato: anche lei mi aveva scritto che le scene, fermo restando le indicazioni classiche di int. o ext., della location e delle condizioni di luce, nei titoli devono riportare anche la dicitura di "un momento dopo"............tu aggiungi anche l'uso dei punti sospensivi, che pure aiuta sicuramente. Alla fine però, spero mi perdonerai, visto che scrivo per me stesso, ho preferito risolvere con la nota di regia (la steadycam segue......). Mi è sembrato tutto meno farraginoso.

Come ho scritto sopra ho letto alcune sceneggiature famose e fermo restando il rispetto delle regole formali per scrivere all'americana, nessuno si è preoccupato troppo di trasgredire queste regole qualora lo stile ne guadagnasse.

Grazie ancora :)
da willyfan
#1268554
Sono d'accordo, ma secondo me la cosa più assurda è stata fatta dando l'oscar per la fotografia ad avatar, film dove la fotografia praticamente neanche esiste essendo per il 99% fatto in cgi e con tecniche di performance capture che poco hanno a che spartire con la fotografia. Fu probabilmente premiata la novità tecnica della stereoscopia, che la fotografia la uccide proprio, a conferma della competenza in materia di chi decide! [emoji38]
sarà che ho fatto cgi per molti anni, tra il '90 e il 2000, ma posso assicurare che la fotografia c' è eccome. Certo non si parla di pellicola, ma inquadrature e luci e ottiche e diaframmi si usano in modo simile alla realtà, persino con più libertà (ad esempio, mentre nella realtà la luce decade con l'inverso del quadrato della distanza, in CGI spesso vari e imposti l'inverso della distanza per avere luci più morbide o l'inverso del cubo per avere luci durissima e forti contrasti). Si usano "gelatine", pannelli diffusori, luci punti formi direzionale o no, luce solare a raggi paralleli, e ci sono varie tecniche per gestire le ombre. I diaframmi vengono usati per definire la profondità di campo.
Per cui non trovo per nulla assurdo che un Oscar venga dato ad un film così, anzi, è una apertura mentale. Altrimenti, film di questo tipo non avrebbero nemmeno o un direttore della fotografia, cosa non vera.

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