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Soltanto di recente sono venuto a sapere che grandi registi come Nolan registrano i loro film in pellicola. Perchè lo fanno ? ci sono ancora vantaggi che il digitale non ha ancora eguagliato?

Certo, sono mezzi espressivi differenti e il digitale non può replicare l'estetica tipica della pellicola.

A mio parere non si tratta di vantaggi nel senso stretto del termine, ma di scelte parallele ugualmente valide nella differenza della loro resa filmica. Ognuno fa le scelte che ritiene più opportune, chiedersi che vantaggio abbia girare ancora in pellicola piuttosto che in digitale per me equivale a chiedersi che vantaggio abbia scrivere ancora poesie in rima piuttosto che libere, o dipingere ancora alla maniera degli impressionisti piuttosto che degli astrattisti.

P.S. = Io ovviamente giro in digitale, quello che ho detto non va inteso come un'offesa a chi gira in digitale e men che mai all'utente che ha posto la domanda [MOD CUT] argomenti OT

Il topic è stato riaperto dopo aver tolto argomenti e post OT che non saranno ulteriormente tollerati.
Grazie.

Ciao a tutti,
da qualche anno Kodak e Fuji hanno chiuso i loro uffici a Roma e Milano quindi per reperire qualche stock 16mm e 35mm bisogna rivolgersi in Panalight a Roma.
Per quanto riguarda lo sviluppo, attualmente in Italia abbiamo un solo laboratorio ancora a regime di nome Augustus Color, in Via Tivoli, a Roma che ancora oggi sviluppa e stampa i negativi. Tutti gli altri laboratori lavorano con i files della Arri Alexa e RED in digitale.

Crauch93 ha scritto: ↑mer, 13 dic 2017 - 13:43 Soltanto di recente sono venuto a sapere che grandi registi come Nolan registrano i loro film in pellicola. Perchè lo fanno ?

Per tirarsela.

Ci sono ancora vantaggi che il digitale non ha ancora eguagliato?

No. Basta guardare "Cold War" (2019, Paweł Pawlikowski) girato in Bianco e Nero con l'Alexa per rendersene conto.
Guarda anche "Roma", 2018 – di Alfonso Cuarón; o "El abrazo de la serpiente", 2015 – di ‎Ciro Guerra. Anche questi, entrambi in Bianco e Nero.

Certo che – per rimanere nel campo del Bianco e Nero – se prendi come riferimento "Razzabastarda" (2013) di Gassmann, allora si: la pellicola ha ancora dei vantaggi. Sempre che la sappiano esporre e sviluppare.